martedì 8 luglio 2014

VACCINI E ASILI E SCUOLE: La sicurezza dei nostri figli dipende da noi e dagli altri:

CARI GENITORI
Purtroppo  le teorie "complottistiche" sui vaccini stanno dando risultati tanto che si è avuto un calo delle vaccinazioni con punte , in alcune zone, del 25%.  LEGGETE QUI SOTTO LA LETTERA DI UN PAPA' CHE ERA STATO MESSO IN CRISI DALLA DISINFORMAZIONE E UN COMUNICATO STAMPA DEL MINISTRO DELLA SALUTE. 
La cosa desta preoccupazione non solo per chi non è vaccinato (ed è già tanto ma se un genitore sceglie consapevolmente di non adottare una qualche misura di sicurezza per suo figlio dispiace ma la caduta dellA PERCENTUALE DI vaccinazioni mette a rischio la sicurezza anche degli altri bambini).  
Esistono, e non sono rare, le situazioni di immunodefcienza (congenita o acquisita causata da tumori, leucemie o temporanea nei bambini nati prematuramente) ove una semplice influenza o una malattia virale, prevenibile con i vaccini, possa mettere a serio rischio la salute dei bambini. Una proposta che si può discutere è quella di  INIZIARE A CHIEDERE NELLE SCUOLE, ASILI, COMUNITA' IN GENERALE, per trasparenza e sicurezza, la percentuale di vaccinati. 
Poi vediamo dove mandano i figli. Non obblighiamo ma per trasparenza chiediamo le vaccinazioni nel curriculum e così come si pubblicano i guadagni si pubblichi anche lo stato vaccinale di cui si terrà conto anche in ogni eventualità. Trasparenza, sicurezza nei confronti di tutti anche dei deboli. Proposta fatta altrove su Facebook e che ha già visto il parere favorevole di tanti. una mamma ad esempio: "Mio marito è presidente di una scuola materna parrocchiale (quindi privata) che ha il nido integrato, dove si accolgono bambini a partire dall'anno di età. È sempre argomento di discussione tra noi proprio il punto che riguarda i bambini eventualmente non vaccinati al nido. Io sono per la non accoglienza, a tutela degli altri. In particolar modo in quei nidi dove vi sono anche bambini di pochi mesi. Perché esporli all'irresponsabilità altrui? Sicuramente inserire la percentuale dei bambini vaccinati nel curriculum sarebbe un bel passo in avanti"

Lettera di un papà: ATTENTI AI COMPLOTTISTI
Come ti scrissi caro Alberto, io mi sono scontrato con colleghi ed amici laureati di "buona famiglia" e culturalmente elevati nonché ricchi e non poveri, che non fanno vaccinare i loro pargoli. A quel punto mi sono fermato e ho passato tre mesi a leggere tutto. mi sono "cacato addosso" perché non sapevo cosa fare. avevo tra le braccia una vita nuova innocente e avevo letto che i Vostri vaccini gli avrebbero distrutto le cellule celebrali, reso autistico, o peggio causa di tumori sui 40 anni, non vi ho dormito di notte. avevo in mano la responsabilità della salute del mio bambino. Poi ho capito, abbiamo capito, che voi siete gli angeli e altri sono i demoni. Ma soprattutto il fatto che i vostri figli sono vaccinati a me ha tranquilizzato e tranquillizza molto. Certo puoi incorrere nella partita di vaccini fallata? certo uno su 10 mila muore perché é intollerante ai vaccini? poteva essere il mio? certo. ma io mi fido di Voi !!!!!!! e mi spiace che così tanti italiani si siano fatti abbindolare da ipotesi di complotto globale ordito dai cattivi.


Roma, 8 lug. (TMNews) - Abbassare la guardia in tema di salute pubblica e di igiene sarebbe un errore fatale. Lo ha ribadito il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenendo a una conferenza stampa al ministero sul tema del calo delle vaccinazioni: "Di salute pubblica e di igiene oggi si parla troppo poco - ha detto il ministro - perchè ci siamo abituati all'assenza di alcune malattie. Malattie delle quali ci ricordiamo solo quando sentiamo parlare di epidemie di polmonite in Siria o di nuovi focolai di aviaria in Cina. Ho posto la questione all'attenzione del semestre europeo perchè c'è un enorme problema di disinformazione. L'assenza di alcune malattie è come la libertà ti accorgi di quanto sia importante solo dopo averla persa".

In occasione della presentazione dei risultati del portale internet VaccinarSì (vaccinarsi.org) - nato proprio per fornire un'informazione attendibile e puntuale sui vaccini, in un momento in cui attraverso il web e i mezzi di comunicazione "la disinformazione impera", come hanno denunciato gli esperti - è emerso come è sempre più evidente la diffidenza della popolazione verso le vaccinazioni, che in alcune regioni arriva anche a picchi del 25%. E ciò a fronte di 38.500 morti a stagione in Europa provocate dai virus dell'influenza, di una spesa diretta per il morbillo fra il 2002 e il 2003 di circa 22 milioni di euro per il Servizio Sanitario Nazionale e di 5.154 ricoveri costati circa 9 milioni di euro.

Per Michele Conversano, presidente nazionale della Società Italiana di Igiene e direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl di Taranto, "troppo spesso in questi anni anche sulla rete abbiamo visto diffuse dicerie e posizioni antiscientifiche riguardo ai vaccini. Una tutte, la 'presunta' ma in realtà inesistente secondo la comunita scientifica e secondo l'Oms, correlazione fra vaccino mpr e autismo, che tanto ha impegnato e impegna anche alcune Procure della Repubblica".


"Registriamo milioni di visite all'anno a portali e siti contro i vaccini - ha ricordato Antonio Ferro, responsabile progetto VaccinarSì della Società Italiana di Igiene - ma non bisogna mai dimenticare che poliomelite, pertosse, tetano, difterite, rosolia, morbillo, parotite hanno fatto registrare una diminuzione complessiva di circa il 98% dei casi dall'introduzione del vaccino ad oggi. I movimenti anti vaccini sono sempre più organizzati ed efficienti, fanno proseliti porta a porta e lavorano su rete e social network, facendo leva sulle poche conoscenze".

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