domenica 31 agosto 2014

LIBERTA’ DI CURA E ANCHE DI SPENDERE PER NIENTE: IL CASO "OSCILLOCOCCINUM" E FARMACI ALTERNATIVI

LIBERTA’ DI CURA E ANCHE DI SPENDERE PER NIENTE: IL CASO "OSCILLOCOCCINUM" E FARMACI ALTERNATIVI
Un noto medico, William Osler, affermava che: “Il desiderio di prendere medicine è forse la più grande differenza fra l'uomo e l'animale”. In questo abbiamo “peccato” tutti. Quante medicine date per situazioni che guariscono da sole, quanti effetti collaterali per aver dato farmaci di cui non c’era bisogno (cura fa più male della malattia). Quanti farmaci per star meglio, ricostituenti, immunostimolanti ecc. sono stati venduti..facendo star meglio “chi li vende ma non necessariamente chi li prende”.
La natura umana ha bisogno di farmaci e ha il desiderio di “magia” e in questo si inserisce il “ricco” (in tutti i sensi) filone delle medicine alternative.
Il mio invito? Usare meno medicine possibile di qualsiasi tipo. E se volete usarle valutate due cose:
1)   Il rapporto rischio/beneficio (e cioè i possibili effetti collaterali)
2)   Il rapporto costo/beneficio: ammesso che non facciano male, come i prodotti omeopatici, quanto costano. Anche per non farci prendere “per il naso” (zucchero al costo di 3000 euro al Kg per l'Oscillococcinum...ma non è male anche gli 80 euro/litro per la soluzione fisiologica per i lavaggi nasali !!! di cui parleremo in un altro post=
In questi giorni gira su Facebook la notizia che un tribunale della California ha accolto la "class action" di alcuni cittadini, condannando la multinazionale Boiron in quanto il prodotto Oscillococcinum , famoso per i suoi  granuli di zucchero, ha fatto pubblicità ingannevole
La multinazionale di rimedi omeopatici Boiron è stata condannata a risarcire 12,5 milioni di dollari ai cittadini. (http://ciro.globalist.it/Detail_News_Display?ID=31155&typeb=0 ). Di fatto la notizia èdi alcuni anni fa ma vale la pena fare alcune riflessioni.
Oltre allo zucchero  contengono altro queste palline? No.: sono 85% di puro saccarosio e 15% di puro lattosio. Niente altro.
Queste palline sono preparate con la tecnica chiamata 200K, come indica la confezione. È ovviamente tutto automatizzato ma in pratica funziona così: si parte da una goccia (immaginate 1 millilitro) della sostanza che si vuole usare per aromatizzare e la si diluisce in un flacone da 100 millilitri con dell’acqua distillata purissima. Il flacone deve essere “scosso” in senso verticale per 100 volte. C’è ovviamente un macchinario apposito. Tecnicamente questa fase si chiama “succussione” o “dinamizzazione” e secondo il produttore delle palline è assolutamente fondamentale per la qualità del prodotto finale. Questi sono i principi della omeopatia: 1) le malattie si curano con i simili (vera, la usiamo per i vaccini); 2) diluizione infinitesimale e dinamizzazione (falsa: si arriva ad u numero della fidica detto numero di Avogadro per cui della sostanza orginaria non c’è più traccia).
Dopo 200 volte cosa rimane nella bottiglia della sostanza iniziale?: Niente. Non rimane nulla, solo l’ombra infinitesima della sostanza iniziale.
Ora si prende l’acqua distillata presente nel flacone 200K e la si spruzza delicatamente sulle palline di saccarosio e lattosio preparate in precedenza e si lascia asciugare l’acqua. L’aroma infinitesimo si trasferisce quasi magicamente dall’acqua pura, che evapora, alle palline di zucchero. Pagate lo zucchero ma a cifre non proprio omeopatiche, anzi: circa 1000 euro al Kg  (http://medbunker.blogspot.it/2011/10/la-vera-storia-delloscillococcinum.html?m=1 ).
La British Medical Association ha definito "stregoneria" l'omeopatia e l'ha denunciata come uno spreco di soldi: 4 milioni di sterline l'anno (4,6 milioni di euro, 6,5 milioni di franchi) per prodotti che sono, in sostanza, acqua fresca. L’ estrema diluizione a cui sono sottoposte le sostanze fa sì che nel "medicinale" omeopatico non c'è neppure una molecola del principio attivo. Pseudofarmaci del genere dovrebbero costare praticamente zero, eppure l'industria del settore vale 40 milioni di sterline solo nel Regno Unito. Il Department of Health precisa, però, che la spesa per i medicinali in sé, a carico del contribuente, ammonta a 152.000 sterline l'anno: il resto va in spese di assistenza e per il personale nei quattro ospedali omeopatici di Londra, Glasgow, Bristol e Liverpool.
La mozione della BMA mira ad eliminare l'omeopatia dai trattamenti pagati dal servizio sanitario nazionale ed entrerà a far parte delle regole dell'associazione se verrà approvata dalla sua conferenza plenaria il mese prossimo. Speriamo in bene, così chi vuole curarsi con il nulla sarà libero di farlo, ma a spese proprie.    (approfondimenti qui: http://attivissimo.blogspot.it/2010/05/medici-gb-omeopatia-stregoneria.html  e qui: http://medbunker.blogspot.it/2011/10/la-vera-storia-delloscillococcinum.html?m=1


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