Uno studio recente suggerisce che l'esposizione al Wi-Fi è più pericoloso per i bambini di quanto si pensasse ( http://www.forbes.com/sites/robertszczerba/2015/01/13/study-suggests-wi-fi-exposure-more-dangerous-to-kids-than-previously-thought/ - Aggiornato il 14 gennaio 2015)
La maggior parte dei genitori si preoccupano se i loro figli hanno una significativa esposizione al piombo, cloroformio, vapori di benzina, o il pesticida DDT. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IRIC), parte della Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite '(OMS), classifica questi e più di 250 altri agenti come Classe 2B cancerogeni - possibilmente cancerogeni per l'uomo. Un'altra voce che lo stesso elenco è campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF / EMF). Le principali fonti di RF / EMF sono radio, televisori, forni a microonde, telefoni cellulari e dispositivi Wi-Fi.
Purtroppo anche se vogliamo, non possiamo eliminare la nostra esposizione, o dei nostri figli, ai campi elettromagnetici. Ma, potremmo aver bisogno di limitare l'esposizione, quando possibile.
Queste sono le conclusioni di un articolo pubblicato sul Journal of Microscopy e Ultrastruttura dal titolo "Perché i bambini assorbono più radiazioni a microonde rispetto agli adulti. Le conseguenze" Dall'analisi di altri studi, gli autori sostengono che i bambini e gli adolescenti sono a rischio considerevole da dispositivi che irradiano le microonde (e che gli adulti sono a un più basso, ma comunque significativo rischio,).
Più in generale, gli studi citati nel documento mirano a collegare l'esposizione RF / EMF a diversi tipi di cancro, a basso numero di spermatozoi, e altri disturbi. Dobbiamo notare che gli articoli come questi devono essere attentamente valutati.
Questo articolo si basa su un set di dati limitati. Essi hanno inoltre notare che il tempo medio tra l'esposizione ad una sostanza cancerogena e un tumore risultante è di tre o più anni, rendendo così difficile giungere a conclusioni definitive.
Vi lascio a questa lettura e intanto iniziamo a pensare che potrebbe essere un problema
La maggior parte dei genitori si preoccupano se i loro figli hanno una significativa esposizione al piombo, cloroformio, vapori di benzina, o il pesticida DDT. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IRIC), parte della Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite '(OMS), classifica questi e più di 250 altri agenti come Classe 2B cancerogeni - possibilmente cancerogeni per l'uomo. Un'altra voce che lo stesso elenco è campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF / EMF). Le principali fonti di RF / EMF sono radio, televisori, forni a microonde, telefoni cellulari e dispositivi Wi-Fi.
Purtroppo anche se vogliamo, non possiamo eliminare la nostra esposizione, o dei nostri figli, ai campi elettromagnetici. Ma, potremmo aver bisogno di limitare l'esposizione, quando possibile.
Queste sono le conclusioni di un articolo pubblicato sul Journal of Microscopy e Ultrastruttura dal titolo "Perché i bambini assorbono più radiazioni a microonde rispetto agli adulti. Le conseguenze" Dall'analisi di altri studi, gli autori sostengono che i bambini e gli adolescenti sono a rischio considerevole da dispositivi che irradiano le microonde (e che gli adulti sono a un più basso, ma comunque significativo rischio,).
- Bambini assorbono una maggiore quantità di radiazione degli adulti.
- I feti sono ancora più vulnerabili rispetto ai bambini. Pertanto le donne incinte dovrebbero evitare di esporre il loro feto alle radiazioni microonde.
- Ragazze e donne adolescenti non dovrebbero mettere cellulari nei loro reggiseni o hijab (velo).
- Avvertimenti governativi sono stati rilasciati, ma la maggior parte del pubblico non è a conoscenza di queste avvertenze.
- I limiti di esposizione attuali sono insufficienti e devono essere rivisti.
- I dispositivi wireless sono trasmettitori radio, non sono giocattoli. I giocattoli cheli utilizzano devono essere monitorati più attentamente.
- Bambini e feti assorbono più radiazioni a microonde, secondo gli autori, perché i loro corpi sono relativamente più piccole, i loro crani sono più sottili, e il loro tessuto cerebrale è più assorbente.
Più in generale, gli studi citati nel documento mirano a collegare l'esposizione RF / EMF a diversi tipi di cancro, a basso numero di spermatozoi, e altri disturbi. Dobbiamo notare che gli articoli come questi devono essere attentamente valutati.
Questo articolo si basa su un set di dati limitati. Essi hanno inoltre notare che il tempo medio tra l'esposizione ad una sostanza cancerogena e un tumore risultante è di tre o più anni, rendendo così difficile giungere a conclusioni definitive.
Vi lascio a questa lettura e intanto iniziamo a pensare che potrebbe essere un problema
sabato 16 novembre 2013
CELLULARI, RETI WI FI E BAMBINI
Un amico (ex mio paziente..) mi ha inviato un articolo sui danni da campi elettromagnetici e chiesto un parere. (INCOLLATO QUI IN FONDO ALL'ARTICOLO)
Sono andato a vedere bibliografia (ovviamente connesso wi fi e rispondendo al telefono :-( ) controllata a livello internazionale e ho trovato un numero intero della Rivista Electromagnetic Biology and Medicine che parlava dei danni dei campi elettromagnetici e un articolo sui wi-fi e cellulari.
Cosa concludono? Che non dovremmo dire che le radiazioni sono prive di pericoli, soprattutto che i bambini sono più a rischio degli adulti.
Direte che ci possiamo fare? Anche se uno non ha il wi fi in casa altri lo hanno. Basta vedere quante reti ci sono quando si cerca una connessione. Per questo l'azione del singolo non serve ma....non comprare il cellulare al figlio a 3-4-6-7 anni dipende da noi (scusate a che gli serve??). E RIDURRE L'ESPOSIZIONE. Trovate un articolo qui in italiano: http://www.key4biz.it/News/2013/10/15/Tecnologie/cellulari_salute_onde_elettromagnetiche_anses_220508.html
Uno studio in Inghilterra riportato dal Corriere della Sera: http://www.corriere.it/salute/10_aprile_23/telefonino-no-sotto-12-anni_aa768b42-4ec8-11df-83f9-00144f02aabe.shtml
RUOLO DEI GENITORI - «Penso sia meglio che gli under 12 non usino i telefonini perché il loro sistema immunitario è ancora in via di formazione e sappiamo che a quell’età si è più sensibili e recettivi, basti pensare ai raggi ultravioletti: se un bambino viene esposto troppo al sole, ha più probabilità di ammalarsi di tumore alla pelle rispetto ad una adulto. Logico che tocchi ai genitori essere più duri su questo punto, ovvero non dare ai figli il cellulare, a meno che non vi siano specifiche ragioni di sicurezza che obblighino a comportarsi diversamente>. Stando all’ultima ricerca Eurispes-Telefono Azzurro 2009, il 53,7% dei bambini italiani fra i 7 e gli 11 anni possiede un cellulare, il 5,4% un videofonino e l’1,8 uno smartphone e se l’88,2% sostiene di usarlo solo per essere chiamati dai genitori, il 72,6 lo utilizza anche per fotografare, mentre il 69,6% lo vede come un mezzo per tenersi in contatto con gli amici.
Attacco le conclusioni originali del lavoro del 2013:
Electromagnetic Biology and Medicine, June 2013; 32(2): 121–122 Q Informa UK Ltd ISSN 1536-8378 print/ISSN 1536-8386 online DOI: 10.3109/15368378.2013.776333
EDITORIAL
Effects of electromagnetic fields on biological systems
Marko S. Markov
Research International, Williamsville, NY, USA
In conclusion, we would like to point out the following:
1. For a number of reasons, the evaluation and prevention of hazard from ionizing radiation have been developed during the last 60 years.
2. The problem of potential hazard of nonionizing radiation is studied for significantly shorter period of time and significant differences in standards in different countries can be seen. It is due to the fact that in North America the standards are based on engineering computation, while in former Soviet Union and Easter Europe the standards are biologically based. Despite all efforts of the WHO for harmonization of standards, today standards do not consider the real pollution of the environment with nonionizing radiation.
3. The comparison of both sources of radiation leads to conclusion that the continuous noncontrolled exposure of the entire civilization to low-intensity EMFs represents now more serious problem for the mankind than ionizing radiation where the sources of radiation are under strict control and are well localized.
4. For the first time in the history of mankind, because of aggressive use of mobile phones children are exposed to harmful nonionizing radiation and potentially are subject of larger risk than adults. Even if the dose received by the children’s brain is the same as for adults, due to the specificity of the body size and physiological development, children are in greater danger. It might be compared to the hazard of EMF for professional groups.
5. In early 2012, the European Parliament voted by 512 to 16 to urge member countries to impose stricter limits for exposure to radiation from mobile phone and Wi-Fi technologies, especially taking care for the most sensitive population of children.
6. The scientific and medical communities are obliged to ring the bell – the health and standardization institutions must urgently develop recommendations and actions for protection of the civilization and especially children.
7. We should stop telling the science, politicians and general population that Wi-Fi is harmless.
8. We should better be honest and say that “we do not know what long-term effects might be.”
Who else if not we? When if not now?
Sono andato a vedere bibliografia (ovviamente connesso wi fi e rispondendo al telefono :-( ) controllata a livello internazionale e ho trovato un numero intero della Rivista Electromagnetic Biology and Medicine che parlava dei danni dei campi elettromagnetici e un articolo sui wi-fi e cellulari.
Cosa concludono? Che non dovremmo dire che le radiazioni sono prive di pericoli, soprattutto che i bambini sono più a rischio degli adulti.
Direte che ci possiamo fare? Anche se uno non ha il wi fi in casa altri lo hanno. Basta vedere quante reti ci sono quando si cerca una connessione. Per questo l'azione del singolo non serve ma....non comprare il cellulare al figlio a 3-4-6-7 anni dipende da noi (scusate a che gli serve??). E RIDURRE L'ESPOSIZIONE. Trovate un articolo qui in italiano: http://www.key4biz.it/News/2013/10/15/Tecnologie/cellulari_salute_onde_elettromagnetiche_anses_220508.html
Uno studio in Inghilterra riportato dal Corriere della Sera: http://www.corriere.it/salute/10_aprile_23/telefonino-no-sotto-12-anni_aa768b42-4ec8-11df-83f9-00144f02aabe.shtml
RUOLO DEI GENITORI - «Penso sia meglio che gli under 12 non usino i telefonini perché il loro sistema immunitario è ancora in via di formazione e sappiamo che a quell’età si è più sensibili e recettivi, basti pensare ai raggi ultravioletti: se un bambino viene esposto troppo al sole, ha più probabilità di ammalarsi di tumore alla pelle rispetto ad una adulto. Logico che tocchi ai genitori essere più duri su questo punto, ovvero non dare ai figli il cellulare, a meno che non vi siano specifiche ragioni di sicurezza che obblighino a comportarsi diversamente>. Stando all’ultima ricerca Eurispes-Telefono Azzurro 2009, il 53,7% dei bambini italiani fra i 7 e gli 11 anni possiede un cellulare, il 5,4% un videofonino e l’1,8 uno smartphone e se l’88,2% sostiene di usarlo solo per essere chiamati dai genitori, il 72,6 lo utilizza anche per fotografare, mentre il 69,6% lo vede come un mezzo per tenersi in contatto con gli amici.
Attacco le conclusioni originali del lavoro del 2013:
Electromagnetic Biology and Medicine, June 2013; 32(2): 121–122 Q Informa UK Ltd ISSN 1536-8378 print/ISSN 1536-8386 online DOI: 10.3109/15368378.2013.776333
EDITORIAL
Effects of electromagnetic fields on biological systems
Marko S. Markov
Research International, Williamsville, NY, USA
In conclusion, we would like to point out the following:
1. For a number of reasons, the evaluation and prevention of hazard from ionizing radiation have been developed during the last 60 years.
2. The problem of potential hazard of nonionizing radiation is studied for significantly shorter period of time and significant differences in standards in different countries can be seen. It is due to the fact that in North America the standards are based on engineering computation, while in former Soviet Union and Easter Europe the standards are biologically based. Despite all efforts of the WHO for harmonization of standards, today standards do not consider the real pollution of the environment with nonionizing radiation.
3. The comparison of both sources of radiation leads to conclusion that the continuous noncontrolled exposure of the entire civilization to low-intensity EMFs represents now more serious problem for the mankind than ionizing radiation where the sources of radiation are under strict control and are well localized.
4. For the first time in the history of mankind, because of aggressive use of mobile phones children are exposed to harmful nonionizing radiation and potentially are subject of larger risk than adults. Even if the dose received by the children’s brain is the same as for adults, due to the specificity of the body size and physiological development, children are in greater danger. It might be compared to the hazard of EMF for professional groups.
5. In early 2012, the European Parliament voted by 512 to 16 to urge member countries to impose stricter limits for exposure to radiation from mobile phone and Wi-Fi technologies, especially taking care for the most sensitive population of children.
6. The scientific and medical communities are obliged to ring the bell – the health and standardization institutions must urgently develop recommendations and actions for protection of the civilization and especially children.
7. We should stop telling the science, politicians and general population that Wi-Fi is harmless.
8. We should better be honest and say that “we do not know what long-term effects might be.”
Who else if not we? When if not now?
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