Olio di Palma: fa male?
Cari genitori
La mia risposta attuale è “NON LO SO”: facendo una rapida
ricerca su Internet trovo, al solito, tutto e il contrario di tutto.
Viene qualunquisticamente da dire che nel dubbio cerchiamo
prodotti senza olio di palma…ma è possibile??? Qualcuno esperto in
alimentazione industriale magari ci può aiutare tutti???
Qui sotto una sintesi tratta da “Il fatto alimentare” ma la
Fondazione Veronesi dice che è un olio meno dannoso di altri prodotti che
contengono grassi saturi (???!!!!!) . Vedete https://www.fondazioneveronesi.it/articoli/alimentazione/olio-di-palma-fa-davvero-cosi-male-alla-salute/.
Nel sito autosvezzamento.it si fornisce un criterio quantitativo: quanto fa
male? Ribalterei la domanda in: ma anche poco fa bene??? Articolo completo qui:
http://www.autosvezzamento.it/quanto-olio-di-palma-fa-male/
L’olio di palma per anni è rimasto un ingrediente nascosto
dietro al termine “oli vegetali”? Da dicembre 2014 compare su tutte le
etichette
Grandi utilizzatori di olio di palma da qualche tempo
descrivono sui loro siti le qualità di questo grasso, la cui presenza sulle
etichette è stata per anni occultata dietro la frase “oli vegetali”. In Italia
si è parlato pochissimo di questo ingrediente che probabilmente rappresenta la
materia grassa più consumata da una parte importante della popolazione?
Scorrendo le pagine del sito Ferrero fa un certo
effetto scoprire che l’ingrediente principale della Nutella, dopo lo zucchero,
è l’olio di palma la cui presenza supera il 35%. La stessa cosa accade leggendo
il sito del Mulino Bianco
da cui emerge che la quasi totalità dei prodotti impiega olio di palma,
classificata come “materia prima eccellente“. Secondo un elenco creato in base
delle segnalazioni dei lettori de “Il Fatto alimentare” (www.ilfattoalimentare.it”)
, in Italia solo 100 tipi di biscotti,
30 merendine
e 40 snack salati
possono rientrare nella categoria “palma free”.
L’olio di palma è sempre stato considerato un prodotto di
qualità mediocre da evitare nella dieta di tutti i giorni. Questo sostenevano
10 anni fa due tra i migliori nutrizionisti italiani come Carlo Cannella,
presiente dell’Inran, e Oliviero Sculati. Rispetto ad allora è cambiato qualche
cosa? L’olio di palma è stato riabilitato? Ci piacerebbe avere risposte precise
sulla base di ricerche condotte da strutture indipendenti come il Cra Nut
o istituti universitari.
Ci sono altre domande irrisolte. Se il palma è un grasso
valido perché nei supermercati non si trovano panetti di palma a fianco del
burro? Perché sugli scaffali non ci sono bottiglie di olio di palma frazionato
a fianco dell’olio di girasole, arachide o mais? Se si tratta di un prodotto
“eccellente” perché mancano imprenditori pronti a proporre questo condimento
per la cucina di tutti i giorni? Forse perché si tratta di un grasso mediocre
“da assumere con moderazione”
Elementi sintetici presi dal sito: www.melarossa.it (http://melarossa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4392:l-olio-di-palma-sul-banco-degli-imputati&catid=38&Itemid=310) qui sotto:
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