Abuso: come aiutare nostro figlio a prevenire e noi a capire
LIBRO “Le Parole
non dette” – Alberto Pellai. Recensione di Chiara Evelli
Cari genitori
Oltre a consigliarvi il mio libro cosa di cui mi scuso ma
tante mamme mi hanno sgridato dper acerlo pubblicato….così tardi..sarebbe stato
utile molto prima J,
ogni tanto vi segnalo utili letture. Oggi Vi consiglio un libro che mi sto
apprestando a leggere anche io che è stato recensito da CHIARA EVELLI. E’ un
libro che come genitori (e pediatri, insegnanti, educatori) dobbiamo trovare il
tempo di leggere e poi…ci sono schede
per i bambini da 5 a 8 anni….
Il libro è nato da un progetto decennale condotto Alberto
Pellai insieme a educatori, ricercatori, pedagogisti e insegnanti di tutta
Italia, "Le parole non dette" è la risposta reale alla costante
richiesta di risorse per aiutare i bambini a prevenire l'abuso sessuale. La
situazione della vittimizzazione sessuale nei confronti dell'infanzia si è
complicata negli anni, soprattutto in seguito all'enorme esplorazione che i
minori fanno della rete web, dei social network e grazie alle piattaforme
digitali e virtuali, ma questo curriculum preventivo rimane assolutamente
moderno e attuale e di straordinaria importanza in particolar modo per i nativi
digitali. L'opera si compone di tre parti: la prima descrive le basi teoriche e
gli obiettivi del progetto, la definizione, l'epidemiologia, le conseguenze
dell'abuso sessuale all'infanzia, le caratteristiche del pedofilo; la seconda
si occupa della prevenzione in famiglia, fornendo una valida guida ai genitori
con suggerimenti pratici per l'utilizzo delle schede a colori rivolte
direttamente ai bambini dai 5 agli 8 anni; la terza presenta un percorso
educativo in 5 incontri da effettuare a scuola con bambini del secondo ciclo
della primaria.
“Le Parole non
dette” – Alberto Pellai Pellai. Recensione di Chiara Evelli
Pellai, dopo un lungo progetto condotto insieme a educatori,
ricercatori, pedagogisti e insegnanti di tutta Italia, ha deciso di scrivere
questo libro, in cui parla dell'importantissimo problema dell' ABUSO SESSUALE
nei confronti dei bambini.
Molti adulti durante la loro infanzia, hanno subito molestie
e si sono tenuti dentro questo segreto per vari motivi.
Un tempo la prevenzione si poteva riassumere con le frase :
"Non accettare caramelle da uno sconosciuto", in queste poche
parole erano racchiuse mille raccomandazioni riguardo alla prevenzione delle
tossicodipendenze, del tabagismo e dell'abuso sessuale.
(Nota di Ferrando: il maltrattamento è quasi sempre
perpetrato da un “conosciuto” spesso molto vicino alla famiglia, se non della
famiglia)
Siamo noi adulti, educatori e genitori, che dobbiamo aiutare
i nostri figli a prevenire questi comportamenti e a parlare con loro in maniera
tranquilla e serena, senza dimostrarci ritrosi nell'affrontare certi argomenti,
in modo da permettere di fare uscire quelle "parole mai dette".
Il bambino che subisce un abuso non riesce a dare un senso a
ciò che gli è successo. Vorrei riportare le parole dell'autore : "sospeso
tra la paura,il disorientamento e talvolta il piacere provato, si affida alla forza
del segreto e, così facendo, spesso implicitamente, autorizza la ripetizione
dell'abuso sessuale che si cronicizza e intrappola sempre più la vittima
e il suo carnefice all'interno del gioco che ha le caratteristiche del circolo
vizioso".
(L’abuso e il maltrattamento nn si esauriscono da soli:
serve un intervento dall’esterno: “nota di Ferrando”).
Solitamente il molestatore, poi, non è uno sconosciuto, ma è una persona di
famiglia, un caro amico, un parente stretto che si è conquistato la fiducia del
bambino, ricoprendolo di mille attenzioni ed instaurando con lui un rapporto
speciale.
Spesso il bambino/vittima si trova in una posizione di
soggezione psicologica, determinata anche dalla differenza di età.
Da sottolineare come l'abuso non sia determinato solo ed esclusivamente
dalle azioni sul bambino , ma anche da comportamenti come l'esibizionismo,
mostrare materiali, scene o situazioni sessualmente espliciti.
Molte volte si creano degli aspetti ambivalenti causati
dalle premure che l'adulto abusante rivolge alla sua vittima, ricoprendolo di
attenzioni e di regali, facendolo sentire "speciale".
Questo meccanismo fa sì che il bambino da una parte vorrebbe
che questo tipo di rapporto malato terminasse, dall'altra vorrebbe che non finisse
per paura di perdere questi "vantaggi".
Il molestatore assume un atteggiamento di negazione,
sostenendo convinto che ciò che fa è un modo per dimostrare il suo affetto alla
vittima e anche quando non può negare di fronte ai fatti , riesce a pronunciare
frasi del genere :"In realtà al bambino non è successo
niente", oppure " Non è stata poi una cosa
seria".
Purtroppo le conseguenze di un abuso sono molteplici e
dipendono da molti
fattori; ne cito solo alcuni:
- L'ETA' DELLA VITTIMA: più elevata è l'età
della vittima e più serie possono essere le conseguenza derivanti
dall'abuso.
- L'ETA' DELL'ABUSANTE: più ampia è la
differenza d'età tra vittima e abusante, quindi più anziano è l'abusante,
maggiori saranno le conseguenze dell'abuso subito.
- IL SESSO DELL'ABUSANTE: i bambini vittime di
uomini sperimentano conseguenze più gravi.
- RICORSO ALLA FORZA FISICA DURANTE L'ABUSO.
- DURATA DELL'ABUSO: più l'abuso interessa un
lungo periodo della vita della vittima, più gravi saranno le conseguenze.
- RELAZIONE ESISTENTE TRA VITTIMA E ABUSANTE:
più vicino e conosciuto
è l'aggressore e più gravi saranno le
conseguenze per la vittima.
Le conseguenze
di questi comportamenti sono molteplici :
- Bassi livelli di autostima.
- Difficoltà emotive.
- Incubi e disturbi del sonno.
- Ostilità,rabbia repressa,depressione.
- Disinteresse delle normali attività, oltre a
problemi scolastici.
- Disturbi dell'attenzione, della memoria,
della concentrazione, ansia di piacere sempre agli altri, comportamenti
aggressivi e regressivi.
Purtroppo viviamo in una società che favorisce il fenomeno
della pedofilia. Basti pensare agli uomini occidentali che si recano nei
Paesi più poveri del Centro/Sud America e nell'Estremo Oriente per avere rapporti
con bambine a pagamento, favorendo il "turismo sessuale".
Pellai cita anche i media, che sfruttano per campagne
pubblicitarie, delle bambine in posizioni già "erotiche", e
Internet, che permette a dei ragazzini immaturi di accedere a delle immagini
pornografiche troppo forti per loro e di entrare in contatto con persone
sconosciute e pericolose.
Segnali di
sospetto abuso:
A scuola, soprattutto, manifestano dei comportamenti
sessuali che lasciano perplessi gli insegnanti.
Fenomeni come precoci esplorazioni del proprio corpo e
altrui, avvengono molto spesso in contesti al di fuori dell'ambiente
famigliare, in presenza di coetanei.
Pellai elenca alcuni comportamenti che rientrano nella
normalità e quelli, invece, che possono destare preoccupazione.
Riporto ciò che ha elencato l'autore e che a mio avviso è di
estrema importanza!
- COMPORTAMENTI NORMALI/EVOLUTIVAMENTE APPROPRIATI
. Conversazioni relative ai genitali o alla
riproduzione con i propri pari o persone vicine per età.
. "Fammi vedere il tuo che io ti mostro il
mio ", riferito agli organi genitali coni propri pari.
. Giocare al dottore.
. Masturbazione occasionale.
. Imitazione di comportamenti seduttivi, quali
baciarsi o corteggiarsi.
- COMPORTAMENTI CHE NECESSITANO DI UNA RISPOSTA
DELL'ADULTO
. Mostrare preoccupazione rispetto a temi di
natura sessuale ( specialmente legati alle violenze sessuali.)
. Cercare di vedere i genitali degli altri, per
esempio abbassando i pantaloni o alzando la gonna di qualcun altro.
. Promuovere o tenere conversazioni
sessualmente espliciti all'interno del proprio gruppo di pari.
. Fare scherzi o proferire insulti a sfondo
sessuale rivolti ad altre persone.
. Evidenza di eccessiva precocità nelle
conoscenze sessuali rivolti ad altre persone.
. Evidenziare manifestazioni isolate di
esibizionismo dei genitali, interesse in materiale pornografico o
"strusciamento" e “palpeggiamento"
diretto ad altri soggetti.
. Simulare azioni a sfondo sessuale ( ma non
l'atto sessuale) con
amici o con bambole e oggetti.
- COMPORTAMENTI CHE RICHIEDONO UN INTERVENTO
CORRETTIVO DA PARTE
DELL'ADULTO.
. Promuovere o tenere conversazioni
sessualmente esplicite con persone di età significativamente diversa.
. Toccare i genitali di altre persone senza
alcun permesso o autorizzazione.
. Insultare o umiliare gli altri o se stessi
attraverso temi legati alla sessualità.
. Minacciare o impaurire ricorrendo alla forza.
. Fare proposte o minacce sessualmente
esplicite, anche attraverso messaggi scritti.
. Frequenti episodi di esibizionismo dei
genitali, interesse in materiale pornografico o " strusciamento" e "palpeggiamento"
diretto ad altri soggetti.
. Presentare masturbazione compulsiva o
interrompere altre azioni per masturbarsi.
. Simulare l'atto sessuale con amici o con
bambole e oggetti, tenendosi
addosso i vestiti.
- COMPORTAMENTI PROBLEMATICI CHE RICHIEDONO UN
INTERVENTO IMMEDIATO
DELL'ADULTO.
. Penetrazione orale, vaginale, anale di
bambole ( è necessario preoccuparsi dei comportamenti agiti sulle bambole, perchè,
nel gioco, il bambino "agisce" molti dei suoi vissuti profondi e
inconsci).
. Penetrazione orale, vaginale, anale di altri
bambini o di animali.
. Obbligare altri compagni ad esibire i propri
genitali.
. Simulare l'atto sessuale con gli amici dopo
essersi tolti i vestiti.
. Evidenza di qualsiasi lesione o sanguinamento
dai genitali senza alcuna chiara spiegazione della stessa.
Molto interessanti sono le schede che si trovano in fondo a
questo libro, attraverso le quali i genitori possono, giocando e comunicando
con i propri figli, aiutarli a prevenire e a difendersi da eventuali abusi.
Queste schede potranno diventare un libro divertente , dal
titolo "Niente segreti con me", che il bambino si è costruito con
l'aiuto di mamma e papà e che potrà rivederlo come e quando vuole.
La compilazione di questo libricino, aiuta il bambino a
conoscere come è fatto il suo corpo, le regole della famiglia, ad imparare il
proprio nome, cognome, l'indirizzo ed il numero telefonico della propria abitazione,
il numero delle persone "speciali" che può chiamare in caso abbia
bisogno di aiuto, cosa fare se è da solo in casa e suona il campanello, la
conoscenza delle persone con cui si può confidare a casa, a scuola
,l'importanza di confidare i segreti che lo fanno stare male e soprattutto
insegna a dire "NO" , "STOP" o a gridare aiuto, nel
caso in
cui il bambino si trovasse in pericolo.
Senza dubbio è un libro dai contenuti forti ed
affronta problematiche poco piacevoli, ma ogni genitore dovrebbe essere pronto
ad affrontare situazioni che mettono a rischio la serenità del proprio bambino.
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