UN NUOVISSIMO REGALO NON TECNOLOGICO PER I FIGLI: LA NOIA
“Regaliamo ai bambini un po' di noia, un tempo vuoto, senza
impegni, senza richieste, senza scadenze. Senza di noi. Non sapranno cosa fare.
E lì scopriranno se stessi”.
La noia, apparentemente è un vuoto di attività, e molti genitori pensano che debbono
ingegnarsi ad occupare il tempo dei bambini per non farli annoiare. Ma la
nostra mente ha bisogno della noia che va vista come un tempo così prezioso (io rimpiango i lunghi pomeriggi in
campagna da solo e con il caldo e il rumore di cicale e tutta la giornata vuota
davanti a me…ricordate la canzone Azzurro di Celentano? Vorrei tornare
all’infanzia per avere il tempo di …annoiarmi..invece la mia mente mi ricorda
tutte le cose che debbo fare).
Per molti filosofi la noia è alla base del pensiero. Anche
per gli antichi romani il termine “otium” non voleva dire non fare nulla ma
avere del tempo libero dagli impegni per dare spazio alla creatività. Leopardi
la considerava “il più sublime dei sentimenti”.
Ma l’ozio (e la noia di conseguenza) danneggia i bambi e
dobbiamo per forza “intrattenerli” e inventare qualcosa quando dicono che si
annoiano?? Sembra proprio di no: la noia stimola la creatività e aiuta a
coltivare nuove idee, riduce stress e tensioni.
Dobbiamo quindi rivalutare la noia che non va vista con
timore. Per i nostri figli la paura che
la noia crei danni è sbagliata: annoiarsi serve. Fa bene ai bambini che sono
troppo bombardati dagli stimoli educativi (come la mania dell’asilo che
stimola o prepara alla scuola L
).
I bambini hanno anche tanti stimoli tecnologici.
Vari anni fa, mio figlio, ora 40enne, era piccolo e gli
avevo proposto un impegno che pensavo fosse piacevole per lui. La sua risposta
era stata “Ma papà nel mio unico giorno libero” !!! HO capito che qualcosa di
quello che facevamo non andava e avevamo riempito troppo la sua vita di impegni
temendo che si annoiasse.
Vari psicologi e psicoterapeuti invitano a non esagerare a
stimolare i bambini, a non seppellirli
con una fitta agenda di impegni extra scolastici ma di lasciare che nel loro
tempo e nella loro giornata ci siano anche buchi di tempo: spazi vuoti con la
possibilità di annoiarsi.
E quando diranno che si annoiano ignorateli e pensate che lo
fate per il loro bene. Ma non diteglielo, si innervosirebbero J
Spesso vedo genitori che saturano l'agenda dei figli per coltivare la propria, un po' come danno lo smartphone od il tablet al bimbo perché "non rompa"...condivido in pieno il suo articolo. Grazie
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