FERMENTI LATTICI, PROBIOTICI E
BELINDIBIOTICI
Quando il marketing precede la scienza
I fermenti lattici sono sicuramente
utili...nell'ordine a chi li produce, ai grossisti e a chi li vende...poi
magari aumentando i consumi possono incrementare il PIL.... E a chi li prende
per pochi giorni di antibiotico??? Forse non fanno male ma è ancora da
verificare.
D'altronde a volte è difficile non consigliare medicine visto che "Il desiderio di prendere medicine è forse la grande caratteristica che differenzia l’uomo dagli altri animali.
(William Osler)".
Ma anche alla Tv dicono che vanno bene
per: andare di corpo se si è stitici, di ridurre di andare di corpo se avete la
diarrea, di ridurre gonfiore e flatulenze, di ridurre il colesterolo, di ridurre
le allergie se assunti per tutta la vita per 6 generazioni precedenti (questa
poi è bellissima: si ipotizza che forse, potrebbe essere, non si sa mai …e si
manda il messaggio di darli per anni senza avere la dimostrazione di una
efficacia: è uno dei meccanismi promozionali e di pubblicità più subdoli), di
far migliorare dermatiti…. Vengono,inutilmente, consigliati per cicli diterapie
antibiotiche. Per qualsiasi cosa c’è un probiotico. Non c’è cada farmaceutica
che non ne produca a botte di miliardi di microrganismi. Cosa c’è di vero??? Esistono interessanti studi in atto sul cosìdett "microbiota" e sul trapianto di feci ma per ora si può dire che"I microrganismi non hanno effetto sulle persone sane".
Ovviamente qualche studio
che dica che funzionano esiste….ma anche la ricerca scientifica è suscettibile
di avere degli influssi da parte del marketing. Anche opinion leader sostengono
l’utilità di cose poco utili, se non inutili, per la salute (ma utili per altri
motivi). ( Il termine usato per alcuni opinion leader che scrivono è
“pennivendoli” e per quelli che parlano “Juke box” L , fate voi).
Ssecondo alcuni scienziati il marketing che promuove l’uso
di probiotici anche nelle persone sane potrebbe aver superato di gran lunga le
conoscenze scientifiche al riguardo.
Una revisione sulla
Rivista “Genome Medicine” sembra concludere che l’efficacia nei soggetti sani
non esiste. L’articolo ha indagato la relazione tra il consumo di probiotici e
le condizioni del microbiota fecale, l’insieme di microorganismi simbionti che
ospitiamo nel nostro tratto intestinale (più famosi come “flora intestinale”).
Qui trovate una breve recensione: https://oggiscienza.it/2016/05/13/probiotici-flora-intestinale-microbiota/.
Qualche beneficio, per alcuni nelle gastroenteriti è stato
dimostrato….ma parliamo di benefici marginali
(ricordo che la terapia fondamentale nelle gastrenteriti è quella di
bere acqua con sali minerali) o di interessanti ipotesi di studio ancora da
dimostrare.
Per ora, nei soggetti sani si può dire che è stato ottenuto
quanto oltre 30 anni fa diceva un tale Henry Gadsen, direttore di una
importante casa farmaceutica : “non vedo l’ora di inventare un farmaco da dare
a tutti i sani”….ci sono riusciti
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