sabato 24 settembre 2016

FERMENTI LATTICI, PROBIOTICI E BELINDIBIOTICI Quando il marketing precede la scienza

FERMENTI LATTICI, PROBIOTICI E BELINDIBIOTICI
Quando il marketing precede la scienza
I fermenti lattici sono sicuramente utili...nell'ordine a chi li produce, ai grossisti e a chi li vende...poi magari aumentando i consumi possono incrementare il PIL.... E a chi li prende per pochi giorni di antibiotico??? Forse non fanno male ma è ancora da verificare.
D'altronde a volte è difficile non consigliare medicine visto che "Il desiderio di prendere medicine è forse la grande caratteristica che differenzia l’uomo dagli altri animali.
(William Osler)".
Ma anche alla Tv dicono che vanno bene per: andare di corpo se si è stitici, di ridurre di andare di corpo se avete la diarrea, di ridurre gonfiore e flatulenze, di ridurre il colesterolo, di ridurre le allergie se assunti per tutta la vita per 6 generazioni precedenti (questa poi è bellissima: si ipotizza che forse, potrebbe essere, non si sa mai …e si manda il messaggio di darli per anni senza avere la dimostrazione di una efficacia: è uno dei meccanismi promozionali e di pubblicità più subdoli), di far migliorare dermatiti…. Vengono,inutilmente, consigliati per cicli diterapie antibiotiche. Per qualsiasi cosa c’è un probiotico. Non c’è cada farmaceutica che non ne produca a botte di miliardi di microrganismi. Cosa c’è di vero??? Esistono interessanti studi in atto sul cosìdett "microbiota" e sul trapianto di feci ma per ora si può dire che"I microrganismi non hanno effetto sulle persone sane".
Ovviamente qualche  studio che dica che funzionano esiste….ma anche la ricerca scientifica è suscettibile di avere degli influssi da parte del marketing. Anche opinion leader sostengono l’utilità di cose poco utili, se non inutili, per la salute (ma utili per altri motivi). ( Il termine usato per alcuni opinion leader che scrivono è “pennivendoli” e per quelli che parlano “Juke box” L , fate voi).
Ssecondo alcuni scienziati il marketing che promuove l’uso di probiotici anche nelle persone sane potrebbe aver superato di gran lunga le conoscenze scientifiche al riguardo.
 Una revisione sulla Rivista “Genome Medicine” sembra concludere che l’efficacia nei soggetti sani non esiste. L’articolo ha indagato la relazione tra il consumo di probiotici e le condizioni del microbiota fecale, l’insieme di microorganismi simbionti che ospitiamo nel nostro tratto intestinale (più famosi come “flora intestinale”). Qui trovate una breve recensione: https://oggiscienza.it/2016/05/13/probiotici-flora-intestinale-microbiota/.
Qualche beneficio, per alcuni nelle gastroenteriti è stato dimostrato….ma parliamo di benefici marginali  (ricordo che la terapia fondamentale nelle gastrenteriti è quella di bere acqua con sali minerali) o di interessanti ipotesi di studio ancora da dimostrare.

Per ora, nei soggetti sani si può dire che è stato ottenuto quanto oltre 30 anni fa diceva un tale Henry Gadsen, direttore di una importante casa farmaceutica : “non vedo l’ora di inventare un farmaco da dare a tutti i sani”….ci sono riusciti

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