sabato 1 aprile 2017

AUTISMO: 2 APRILE GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA: CRITICITA' - Screening

AUTISMO: 2 APRILE GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA: CRITICITA', screening.
Cari genitori e ragazzi
Domani è la giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo. Qui sotto qualcosa di esplicativo  tratto dal sito della Associazione dei Genitori (ANGSA).
Qualche considerazione personale:
1) Situazione purtroppo in aumento
2) Forte base genetica con fattori favorenti: soprattutto l'INQUINAMENTO durante la gravidanza e nei primi periodi di vita
3) NESSUN RAPPORTO CON LE VACCINAZIONI
4)Generale ritardo della diagnosi precoce utile per iniziare terapie adeguate spesso non ottenibili per:
5) carenza di strutture e di personale sul territorio per cui spesso le cure sono tardive
6) SPESSO I GENITORI SI DEBBONO sobbarcare spese per mancanza di tempestivi servizi pubblici
7) SPESSO CADONO nelle trame di persone o associazione che lucrano sulla malattia.
IN FONDO ALLEGO ANCHE LO SCHEMA per uno screening che molti pediatri fanno fare ai genitori dopo 1 anno di età del bambino (M-CHAT)

"L’Autismo è una disabilità dello sviluppo che dura tutta la vita. Si parla di Disturbi dello Spettro Autistico perché i sintomi variano molto tra i diversi individui, tra il lieve ed il grave. Molto spesso le persone con autismo richiedono un livello elevato di supporto per la loro formazione e vita quotidiana, mentre altre persone richiedono un livello inferiore di aiuto.
L’autismo influisce sul modo in cui una persona comunica e si rapporta con le altre persone. Colpisce anche il modo in cui si ha esperienza del mondo che la circonda erappresenta una delle sindromi più complesse e, nelle forme più gravi, difficilmente gestibili che emergono nell’età evolutiva. (Storia dell’autismo: http://angsa.it/autismo-cose/la-storia-dellautismo/)
Le manifestazioni dell’autismo sono molto varie, per questo si parla di spettro autistico. Esistono vari livelli di gravità, da forme più sfumate ad altre molto acute cui spesso si accompagna un quadro di ritardo mentale. Ancora oggi, non potendoci riferire alle cause, nella maggior parte dei casi ignote, l’autismo viene definito in base a comportamenti osservabili, descritti nei due manuali diagnostici disponibili e a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Salute e negli Stati Uniti d’America (ICD-9 e DSM 5). Si riconoscono:
-       deficit nell’area della comunicazione sociale, che comprende il deficit nella comunicazione (sia linguaggio verbale che non verbale) e il deficit sociale (capacità di interagire socialmente con gli altri);
-       deficit di immaginazione, ovvero un repertorio ristretto di attività ed interessi e comportamenti ripetitivi e stereotipati.
(Per approfondimenti: http://angsa.it/autismo-cose/spettro-autistico/ )
FREQUENZA: 1 caso su 100-150. Per alcuni ancora meno
CAUSE: l’autismo è una sindrome (un insieme di sintomi) determinata da fattori biologici che influiscono sullo sviluppo cerebrale in epoca precoce, cioè durante io sviluppo fetale o nei primi tre anni di vita.
-       Fattori  genetici. La frequenza dell’autismo in fratelli di soggetti autistici è intorno ai 3%, con un rischio relativo nei fratelli circa 10-30 volte maggiore rispetto alla frequenza nella popolazione generale.
-       INQUINAMENTO durante la gravidanza e nei primi periodi di vita
-       Sembra età paterna
-       NESSUNA CORRELAZIONE CON I VACCINI: CONSIDERAZIONI SU COSAIl sito ANGSA.it pubblica notizie dettagliate sull’autismo e su convegni scientifici, iniziative e incontri sull’autismo".



M-CHAT (screening)
Per favore compili il seguente questionario su come è di solito vostro figlio.
Cerchi per favore di rispondere a ogni domanda.
Se il comportamento è raro (per esempio lo ha visto una o due volte), per favore risponda come se il bambino non lo facesse.

  1. 1  Vostro figlio si diverte ad essere dondolato o a saltare sulle vostre ginocchia? Si No
  2. 2  Vostro figlio si interessa agli altri bambini? Si No
  3. 3  A vostro figlio piace arrampicarsi sulle cose, come per esempio sulle scale? Si No
  4. 4  Vostro figlio si diverte a giocare al gioco del CU-CU o a nascondino? Si No
  5. 5  Vostro figlio gioca mai a far finta? Per esempio fa finta di parlare al telefono Si No o di accudire una bambola o altro?
  6. 6  Vostro figlio usa mai l’indicare col dito indice per chiedere qualcosa? Si No
  7. 7  Vostro figlio usa mai l’indicare col dito indice per segnalare interesse in Si No qualcosa?
    Vostro figlio riesce a giocare in modo appropriato con piccoli giocattoli (ad Si No esempio macchinine o cubi) senza soltanto metterli in bocca, o
    giocherellarci, o farli cadere?

  1. 9  Vostro figlio vi porta mai degli oggetti per mostrarvi qualcosa? Si No
  2. 10  Vostro figlio vi guarda negli occhi per più di un secondo o due? Si No
  3. 11  Vostro figlio sembra mai ipersensibile ai rumori (ad es. si tappa le orecchie)? Si No
  4. 12  Vostro figlio sorride in risposta alla vostra faccia o al vostro sorriso? Si No
  5. 13  Vostro figlio vi imita? (Ad esempio se fate una faccia cerca di imitarla?) Si No
  6. 14  Vostro figlio risponde al suo nome quando lo chiamate? Si No
  7. 15  Se indicate con il dito indice un giocattolo dalla parte opposta della stanza, Si No vostro figlio lo guarda?
  8. 16  V ostro figlio cammina? Si No
  9. 17  Vostro figlio guarda le cose che voi state guardando? Si No
  10. 18  Vostro figlio fa movimenti insoliti con le dita vicino alla faccia? Si No
  11. 19  Vostro figlio cerca di attirare la vostra attenzione su una sua attività? Si No
  12. 20  Vi siete mai chiesti se vostro figlio potesse essere sordo? Si No
  13. 21  Vostro figlio capisce ciò che dicono le persone? Si No
  14. 22  Vostro figlio qualche volta fissa lo sguardo nel vuoto o girovaga senza Si No scopo?
  15. 23  Quando vostro figlio è di fronte a qualcosa di non familiare, vi guarda in Si No faccia per controllare quale è la vostra reazione?
© 1999 Diana Robins, Deborah Fein, & Marianne Barton
2009 Traduzione italiana di Erica Salomone
1, Antonio Narzisi2, Filippo Muratori2, Enrique Ortega1
1 Dipartimento di Psicologia, Università di Torino, Italia
2 Divisione di Neuropsichiatria Infantile, IRCCS Stella Maris e Università di Pisa, Italia 


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