Alimentazione e sport.....cosa deve mangiare? (Poco, sano e bere tanto)
Caro dott.
Quale alimentazione deve fare mio figlio
quando praticherà attività sportiva?
E’ indispensaboile che faccia sport o
può fare solo attività fisica?
Una
sana alimentazione e l’attività fisica sono
le basi per un buono stato di salute. Spesso i bambini fanno poca attività
fisica ma praticano uno o più sport,
soprattutto nelle grandi città, per supplire alle scarse possibilità di fare
movimento e attività motoria all’aperto.
L’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS), nel rapporto sulla attività fisica 2016- 2025, raccomanda
che i bambini e gli adolescenti, da 5 a 17 anni, pratichino ogni giorno almeno
60 minuti di attività aerobica, da moderata a intensa, (mentre per gli adulti e
gli anziani, indica almeno 150 minuti a settimana di attività fisica, di
intensità moderata).
L’UISP
(Unione Italiana Sport per tutti) segnala che “gli italiani sono tra i più
sedentari in Europa, con il 60% che dichiara di non fare mai sport o attività
fisica, contro una media europea del 42% e un primato, quello della Svezia, che
si attesta al 9%”.
La
prima e più importante regola per l’alimentazione dei bambini che fanno sport
in palestre, campi di calcio o altri sport all’aperto, è evitare che al termine
dell’allenamento o delle competizioni agonistiche, genitori o nonni, appena
vedono il bambino “tirino fuori dai borsoni” merendine, snack, sacchetti pieni di alimenti
di origine non ben identificata, barrette di cioccolata, succhi di frutta, bibite
zuccherate o gassate (tipico cibo pattumiera o junk food).
Le
conseguenze di queste “cattive” abitudini si notano dopo qualche mese,
soprattutto nei bambini iscritti a 2-3 sport, perché anziché rimanere “in
forma”, iniziano a diventare “cicciotti”, con tutte le conseguenze del caso.
Inevitabile
quindi il ricorso da parte della famiglia al pediatra e/o al nutrizionista e/o
all’esperto d’intolleranze alimentari e/o all’endocrinologo per valutare
possibili disfunzioni ormonali nel bambino che tende a ingrassare perché si
sottovaluta il “potere” obesogeno di questi alimenti.
Ben
venga che la famiglia si allerti subito per evitare che il bambino sovrappeso
diventi un adolescente obeso ma, cerchiamo, ancora prima, di prevenire il
sovrappeso attraverso un’alimentazione salutare e attività fisica regolare quotidiana
(almeno 1 ora al giorno).
E
se il bambino fa capricci e predilige solo “cibo spazzatura” a scapito di una
alimentazione sana? Dovrà farsene una ragione.
Il bambino che fa sport
deve mangiare di più?
Innanzitutto
è bene precisare che per coloro che svolgono una normale attività fisica non è
necessaria alcuna supplementazione alimentare, come non è indispensabile neanche
in caso di attività sportiva effettuata 2 o 3 volte a settimana.
Le
raccomandazioni alimentari vanno adattate al movimento e la maggior parte di
bambini sono in grado di autoregolarsi.
Quindi,
per chi pratica un’attività sportiva a livello “dilettantistico” allenandosi
regolarmente per 1-2 ore al giorno, 3-4 volte a settimana, è ampiamente
sufficiente incrementare l’apporto energetico proporzionalmente all’intensità
dell’allenamento e attenersi, per quanto riguarda la ripartizione degli apporti
dei macronutrienti, a quanto indicato dai LARN (Livelli di Assunzione di
riferimento di Nutrienti e di Energia)”. (SINU – Soc. Italiana di Nutrizione
Umana) su indicazione del pediatra o dell’allenatore.
E’
comunque necessario porre più attenzione a quei bambini che praticano poca
attività fisica e sono “golosi” e attratti da cibi ipercalorici (dolciumi,
merendine, prodotti preconfezionati, bibite dolcificate). Il problema del cibo
al giorno d’oggi, nei paesi industrializzati, non è il poco ma il “troppo”.
Nel
caso in cui il bambino pratichi attività agonistica, sarà indispensabile assumere
una quota di calorie da 200 calorie in su per volta, in base alla attività
svolta.
Acqua
I
bambini sono a maggior rischio di colpi di calore e disidratazione. E’ pertanto
fondamentale offrire da bere sia prima sia durante e dopo l’attività fisica.
Salvo
situazioni particolari (impegno prolungato caldo eccessivo) non sono necessarie
integrazioni particolari con sali minerali ed è sufficiente l’acqua. Durante la
giornata anche frutta fresca, evitando bevande zuccherate gassate o meno.
LUOGO
COMUNE ERRATO: Non deve bere subito dopo
l’attività fisica. Si deve bere sia prima, durante e dopo l’attività
fisica. Soprattutto se il caldo è intenso, il clima è secco e gli sforzi sono intensi
e prolungati. Da 100 a 250 cc di acqua ogni 15-20 minuti per non sovraccaricare lo stomaco. La
quantità dipende molto da età, peso e tipo di sforzo e ci si affida alla
richiesta del singolo bambino. Da “sorvegliare” i bambini che bevono poco e stimolarli
a bere. Salvo casi particolari (sforzi eccessivi e prolungati, clima molto
caldo) offrire da bere solo acqua e non integratori.
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