sabato 30 marzo 2019

MORTA NEONATA A CAUSA DI PERTOSSE A BOLOGNA.

TRAGEDIA A BOLOGNA: MORTA NEONATA DI 20 GIORNI PER PERTOSSE.
TRiste :-( Notizia di poche ore fa diramata da ADNKRONOS)).
Oltre alla mortalità la pertosse fa stare tanto male. Guardate il filmato.
Prevedibile se si operasse meglio informando le persone. Si poteva evitare? Forse se...
SE si fossero vaccinati la mamma Tra la 28 e la 36 settimana di gravidanza) e i contatti stretti
SE meno persone fossero venute a contatto con la piccolina
Forse...
La pertosse nei neonati: come prevenirla?
Caro dottore
Aspetto un bambino , sono alla 32 settimana, e il ginecologo mi ha suggerito di fare un richiamo della vaccinazione per la pertosse. Una vaccinazione in gravidanza?? Lei cosa consiglia?
Cara mamma
La pertosse, una malattia infettiva altamente contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis (B. pertussis) ed è una malattia particolarmente rischiosa per i bambini piccoli, soprattutto sotto all’età di 1 anno, con frequenti complicazioni e anche, ahimè, mortalità alta. Si  stima che i più colpiti dalla pertosse sono proprio i bambini sotto i 6 mesi di vita (51.6 casi per 100.000 abitanti), troppo piccoli per aver completato la vaccinazione primaria. Tale fascia di età è anche quella più a rischio per complicanze ed esito infausto. Importante quindi che si protegga il neonato vaccinando le persone a contatto e soprattutto la mamma. (Io consiglio anche fratelli sorelle oltre a genitori, tate ecc.).
Quando insorta non esistono cure efficaci :-( e le complicazioni sono purtroppo frequenti
Nei bambini sotto l’età di 1 anno e soprattutto nei primi mesi di vita la pertosse  si può presentare in forma atipica con  episodi ricorrenti di cianosi o apnee e non con il decorso tipico del soggetto più grande  in cui la malattia si presenta in tre fasi (catarrale, parossistica e di convalescenza) con parossismi di tosse, frequentemente seguiti da episodi di vomito e dal tipico “urlo” (tipo raglio da qui il nome di tosse asinina).
Inoltre può insorgere ,nei bambini piccoli, rapidamente  una polmonite e complicanze neurologiche (“pertosse fulminante”) con un tasso di mortalità dell’80%. 
La prevenzione dell’infezione attraverso la vaccinazione resta ancora  l’obiettivo più importante da raggiungere, per ridurre il rischio di pertosse in età infantile. 
Il vaccino acellulare, attualmente utilizzato, può essere somministrato solo a partire dalle 6 settimane di vita e sono necessarie 3 dosi a distanza di almeno 4 settimane l’una dall’altra per conferire l’immunità . Pertanto, servono strategie preventive per proteggere i bambini nei primi mesi di vita, quando la malattia può essere fatale quali richiami vaccinali negli adolescenti e negli adulti, vaccinazione delle donne in gravidanza, strategia del “cocooning” (vaccinazione dei contatti stretti dei bambini troppo piccoli per essere vaccinati), 
L’intervento di maggior rapporto efficacia e fattibilità è la vaccinazione delle donne in gravidanza. La protezione conferita dalla vaccinazione materna dipende dal passaggio di anticorpi e anche e soprattutto dal fatto che  la madre vaccinata è protetta dall’infezione e non rischia di contrarla in maniera asintomatica e trasmetterla al bambino. 
Gli anticorpi che si sviluppano in seguito a vaccinazione diminuiscono però nel giro di 1 anno, pertanto la somministrazione di TdaP va ripetuta ad ogni gra-vidanza . 
Non sono riportati eventi avversi nella madre nè rischi per il feto associati alla vaccinazione. La vaccinazione è raccomandata a tutte le donne in gravidanza, indipendentemente dallo stato vaccinale, tra le 27 e le 36 settimane di età gestazionale. 
In conclusione, la pertosse è ancora una patologia frequente e pericolosa per i neonati. Attualmente, la strategia più sicura ed efficace è la vaccinazione delle donne in gravidanza. 

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