NANNA NEL LETTONE: OCCHIO ALLA SICUREZZA
RICORDO CHE la posizione più sicura per il vostro bambino è in una culla vicino al letto. Ma può succedere o essere una scelta quella di far dormire il bambino nel proprio lettone. In tal caso consiglio di leggere attentamente quanto segue
Sette punti del sonno sicuro (La Leche League)
RICORDO CHE la posizione più sicura per il vostro bambino è in una culla vicino al letto. Ma può succedere o essere una scelta quella di far dormire il bambino nel proprio lettone. In tal caso consiglio di leggere attentamente quanto segue
Sette punti del sonno sicuro (La Leche League)
Qualora i genitori decidano inizialmente di far dormire il bambino nel lettino, potrebbe capitare che, per vari motivi, il bambino dorma “in emergenza” nel lettone: infatti, secondo studi fatti una percentuale, intorno al 60-75%, di mamme che avevano deciso di far dormire il bambino nel suo lettino “crolli” per stanchezza e mancanza di sonno e condivida il lettone con il bambino almeno per una parte della notte.
Per evitare che tale soluzione possa comportare dei problemi per il bimbo si riportano di seguito i “Sette punti del sonno sicuro” elaborati da LA LECHE LEGUE per la mamma che allatta al seno che possono valere anche per le “emergenze” nel lettone.
I requisiti riguardano la mamma, il bambino e la sede del sonno:
la mamma
1. non deve essere fumatrice
Se la mamma ha fumato in gravidanza, il rischio SIDS è più alto e ciò rimane inalterato indipendentemente da dove si mette a dormire il bambino. Maggiore è il numero dei fumatori in casa, maggiore è il rischio. Per quanto riguarda la sigaretta elettronica non si hanno dati certi per cui, nonostante le rassicurazioni da parte delle Ditte produttrici è meglio non utilizzarle o limitarne l’uso. Altri “fumi” dannosi sono quello della cannabis sia per i fumi sia perché esiste la possibilità di schiacciare il bambino a causa della coscienza alterata che può provocare questa sostanza;
2. deve essere sobria(niente droghe, alcol o farmaci che causano sonnolenza)
L’alterazione più frequente è data dall’alcol che può comportare un sonno innaturalmente profondo e tale da porre a rischio (per rotolamento, per schiacciamento) il neonato/lattante. Il rischio aumenta notevolmente se si condivide una superficie non sicura come un divano o una poltrona.
L’uso dell’alcol va evitato assolutamente anche se alcuni detti popolari invitano a bere un po’ di vino o a bere la birra per aiutare il bambino a dormire meglio o ad aumentare la produzione del latte materno.
Per metabolizzare l’alcol sono necessarie 2 ore ma potrebbero essere di più in base alla costituzione fisica, alimentazione e tolleranza della mamma. Lo stesso discorso vale anche per i farmaci che causano sonnolenza o per altre droghe. Essere sobria significa essere in uno stato che non ostacoli la normale “capacità di veglia”, quindi dormire sufficientemente. Qualora ciò non fosse possibile è utile far dormire il bambino in un lettino attaccato al letto;
3. deve allattare
Una mamma che allatta adotta una “posizione a guscio” che mette al sicuro il bambino. Stessa posizione viene adottata anche in caso di integrazione con alcune poppate di latte artificiale mentre se l’alimentazione è esclusivamente artificiale non si assume la posizione di sicurezza e i rischi della condivisione del letto possono aumentare. In questo ultimo caso è bene che la mamma pensi a come tiene il bambino quando si sdraia e adotti la posizione del sonno di protezione a guscio;
il bambino:
4. deve essere sano e nato a termine (tra la 37° e la 41°settimana)
Sano e a termine significa che il bambino non ha seri problemi di salute ed è nato a termine.
In caso di prematurità sarebbe opportuno trovare una alternativa alla condivisione del letto che non è consigliata in quanto a rischio di morte improvvisa. In questi casi è utile chiedere consiglio ai pediatri del centro nascita o al vostro pediatra curante sulla cosiddetta marsupio terapia o Kangaroo Care che si basa sul contatto pelle a pelle del neonato prematuro con la madre 24 ore su 24, con alimentazione esclusiva con latte materno che può rappresentare una valida alternativa alla condivisione occasionale del lettone;
5. deve essere posizionato sulla schiena quando non è allattato
Dormire a pancia in su, non sul fianco. Da quando è stata adottata negli anni ’90, questa campagna del “Dormire sulla schiena” (“Back to sleep”) si sono ridotti drasticamente i casi di morte in culla. Nonostante i risultati soddisfacenti, questa tecnica ha trovato tanti ostacoli da parte di vari operatori sanitari. Per convincere i pediatri ad abbracciare questa pratica nel 1998 sulla nota Rivista pediatrica “Medico e bambino” era stata pubblicata una pagina, a pagamento invitando i pediatri ad adottare la posizione a pancia in sù nel sonno e ad evitare la posizione sul fianco;
Da “Medico e Bambino” gennaio 1998 https://www.medicoebambino.com/?id=9801_7.pdf
6. non deve essere fasciato ma vestito con una tutina o un pigiama leggero
Una volta, temendo che i neonati potessero prendere freddo si coprivano fino all’inverosimile e, siccome le loro manine sono quasi sempre fredde, a volte, venivano sottoposti a delle vere e proprie saune.
Come si deve coprire un neonato e un lattante? Cercare di coprirlo come è coperta la mamma. Soprattutto se avviene la condivisione del letto la mamma stessa diventa una fonte di calore. Evitare di vestirlo come per una missione sull’Himalaya (NO a berettini e guantini in casa, please). Al massimo un lenzuolino e una copertina leggera cercando di tenerla sotto al collo per evitare che il bambino non se la avvolga intorno al collo;
La sede del sonno
7. deve avere una superficie sicura
- Evitare superfici infossate o troppo morbide;
- evitare superfici con spazi ove il bambino potrebbe rischiare di rimanere incastrato tra materasso e testiera, sponde o pareti;
- evitare che animali possano infilarsi tra la mamma e il bambino;
- evitare divani e sedie a dondolo;
- evitare di dormire con animali domestici;
- liberare il letto da cuscini, peluche, piumoni, coperte pesanti e evitare lacci e cordini (laccio per ciuccio, collanine di vario tipo);
- verificare se il letto presenta dei rischi (altezza troppo elevata da terra, presenza di spigoli e fessure o punti affilati;
- prevedere un tappeto o superficie morbida in caso di caduta dal letto.
n.d.a.: Raccomandazioni:
· la mamma non deve indossare gioielli, pigiami e camicie da notte, che abbiano nastri o lacci lunghi, e se la mamma ha i capelli lunghi è meglio che li raccolga (descritti strangolamenti da capelli lunghi).
· Non dormire con il bambino se i genitori sono di corporatura robusta poiché è dimostrato che l’eccesso di peso di un genitore costituisce un rischio per il bambino quando si condivide il letto.
· Non affidare il controllo del neonato a un fratello o sorella maggiore.
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