martedì 28 maggio 2019

NANNA NEL LETTONE: OCCHIO ALLA SICUREZZA

NANNA NEL LETTONE: OCCHIO ALLA SICUREZZA
RICORDO CHE la posizione più sicura   per il vostro bambino è in una culla vicino al letto. Ma può succedere o essere una scelta quella di far dormire il bambino nel proprio lettone. In tal caso consiglio di leggere attentamente quanto segue
Sette punti del sonno sicuro (La Leche League)
Qualora i genitori decidano inizialmente di far dormire il bambino nel lettino, potrebbe capitare che, per vari motivi, il bambino dorma “in emergenza” nel lettone: infatti,  secondo studi fatti  una percentuale, intorno  al 60-75%, di mamme che avevano deciso di far dormire il bambino nel suo lettino “crolli” per stanchezza e mancanza di sonno e condivida il lettone con il bambino almeno per una parte della notte.
Per evitare che tale soluzione possa comportare dei problemi per il bimbo si riportano di seguito i  “Sette punti del sonno sicuro” elaborati da LA  LECHE LEGUE per la mamma che allatta al seno che possono valere anche per le “emergenze” nel lettone.
I requisiti riguardano la mamma, il bambino e la sede del sonno:
la mamma
1.     non deve essere  fumatrice
Se la mamma ha fumato in gravidanza, il rischio SIDS è più alto e ciò rimane inalterato indipendentemente da dove si mette a dormire il bambino. Maggiore è il numero dei fumatori in casa, maggiore è il rischio. Per quanto riguarda la sigaretta elettronica non si hanno dati certi per cui, nonostante le rassicurazioni da parte delle Ditte produttrici è meglio non utilizzarle o  limitarne l’uso. Altri “fumi” dannosi sono quello della cannabis sia per i fumi sia perché esiste la possibilità di schiacciare il bambino a causa della coscienza alterata che può provocare questa sostanza;
2.     deve essere sobria(niente droghe, alcol o farmaci che causano sonnolenza) 
L’alterazione più frequente è data dall’alcol che può comportare un sonno innaturalmente profondo e tale da porre a rischio (per rotolamento, per schiacciamento) il neonato/lattante. Il rischio aumenta notevolmente se si condivide una superficie non sicura come un divano o una poltrona.
L’uso dell’alcol va evitato assolutamente anche se alcuni detti popolari invitano a bere un po’ di vino o a bere la birra per aiutare il bambino a dormire meglio o ad aumentare la produzione del latte materno.
Per metabolizzare l’alcol sono necessarie 2 ore ma potrebbero essere di più in base alla costituzione fisica, alimentazione e tolleranza della mamma. Lo stesso discorso vale anche per i farmaci che causano sonnolenza o per altre droghe. Essere sobria significa essere in uno stato che non ostacoli la normale “capacità di veglia”, quindi dormire sufficientemente. Qualora ciò non fosse possibile è utile far dormire il bambino in un lettino attaccato al letto;
3.     deve  allattare
Una mamma che allatta adotta una “posizione a guscio” che mette al sicuro il bambino. Stessa posizione viene adottata anche in caso di integrazione con alcune poppate di latte artificiale mentre se l’alimentazione è esclusivamente artificiale non si assume la posizione di sicurezza e i rischi della condivisione del letto possono aumentare. In questo ultimo caso è bene che la mamma pensi a come tiene il bambino quando si sdraia e adotti la posizione del sonno di protezione a guscio;
il bambino:
4.     deve essere sano e nato a termine (tra la 37° e la 41°settimana)
Sano e a termine significa che il bambino non ha seri problemi di salute ed è nato a termine. 
In caso di prematurità sarebbe opportuno trovare una alternativa alla condivisione del letto che non è consigliata in quanto a rischio di morte improvvisa. In questi casi è utile chiedere consiglio ai pediatri del centro nascita o al vostro pediatra curante sulla cosiddetta marsupio terapia o Kangaroo Care che  si basa  sul contatto pelle a pelle del neonato prematuro con la madre 24 ore su 24, con alimentazione esclusiva con latte materno che può rappresentare una valida alternativa alla condivisione occasionale del lettone;
5.     deve essere posizionato sulla schiena quando non è allattato
Dormire a pancia in su, non sul fianco. Da quando è stata adottata negli anni ’90, questa  campagna del “Dormire sulla schiena” (“Back to sleep”) si sono ridotti  drasticamente i casi di morte in culla. Nonostante i risultati soddisfacenti,  questa tecnica ha trovato tanti ostacoli da parte di vari operatori sanitari. Per convincere i pediatri ad abbracciare questa pratica nel 1998 sulla nota Rivista pediatrica “Medico e bambino” era stata pubblicata una pagina, a pagamento  invitando i pediatri ad adottare la posizione a pancia in sù nel sonno e ad evitare la posizione sul fianco;
Da “Medico e Bambino” gennaio 1998 https://www.medicoebambino.com/?id=9801_7.pdf

6.     non deve essere fasciato ma vestito con una tutina o un pigiama leggero
Una volta, temendo che i neonati potessero prendere freddo si coprivano fino all’inverosimile e,  siccome le loro manine sono quasi sempre fredde, a volte, venivano sottoposti a delle vere e proprie saune.
Come si deve coprire un neonato e un lattante? Cercare di coprirlo come è coperta la mamma. Soprattutto se avviene la condivisione del letto la mamma stessa diventa una fonte di calore. Evitare di vestirlo come per una missione sull’Himalaya (NO a berettini e guantini in casa, please). Al massimo un lenzuolino e una copertina leggera cercando di tenerla sotto al collo per evitare che il bambino non se la avvolga intorno al collo;

La sede del sonno 
7.    deve avere una superficie sicura
-       Evitare superfici infossate o troppo morbide;
-       evitare superfici con spazi ove il bambino potrebbe rischiare di rimanere incastrato tra materasso e testiera, sponde o pareti;
-       evitare che animali possano infilarsi tra la mamma e il bambino;
-       evitare divani e sedie a dondolo;
-       evitare di dormire con animali domestici;
-       liberare il letto da cuscini, peluche, piumoni, coperte pesanti e evitare lacci e cordini (laccio per ciuccio, collanine di vario tipo);
-       verificare se il letto presenta dei rischi (altezza troppo elevata da terra, presenza di spigoli e fessure o punti affilati;
-       prevedere un tappeto o superficie morbida in caso di caduta dal letto.

n.d.a.: Raccomandazioni:
·      la mamma non deve  indossare gioielli, pigiami e camicie da notte, che abbiano nastri o lacci lunghi, e se la mamma ha i capelli lunghi è meglio che li raccolga (descritti strangolamenti da capelli lunghi).
·      Non dormire con il bambino se i genitori sono di corporatura robusta poiché è dimostrato che l’eccesso di peso di un genitore costituisce un rischio per il bambino quando si condivide il letto. 
·      Non affidare il controllo del neonato a un fratello o sorella maggiore.





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