giovedì 4 luglio 2019

Sindrome da Iperventilazione (dispnea psicogena)

Sindrome da Iperventilazione (dispnea psicogena)
COSA E’?: Comparsa improvvisa di “fame di aria”, in assenza di patologia cardiaca o respiratoria, con aumento della frequenza e della profondità del respiro con malessere e stato di ansia che può portare anche a svenimento. Descritta per la prima volta nei soldati in periodi di guerra*
Si associa a situazioni ansiogene ma si manifesta non solo in soggetti ansiosi o depressi, ma anche in persone apparentemente  calme in quanto abituati a dissimulare o bloccare l’espressione emozionale. 
L’iperventilazione determina un circolo vizioso perché l’ansia aumenta la frequenza del respiro e l'iperventilazione alimenta l’ansia.
Talvolta questa sindrome si manifesta in momenti di tranquillità e di apparente, relax: ad esempio alla sera, mentre si guarda la TV.  
Si può manifestare ad ogni età ed è particolarmente frequente nell’adolescente e nel giovane adulto e, in particolare, nel sesso femminile. 
Con l’iperventilazione (respirazione frequente e/o con inspirazione profonda) i livelli di anidride carbonica nel sangue diminuiscono e questo crea una sintomatologia varia caratterizzata da confusione, dolori al petto, gonfiore addominale, bocca secca, vertigini e debolezza sino ad arrivare allo svenimento.
Da ricordare che l'iperventilazione può essere associata all'assunzione di alcuni farmaci o essere il sintomo di malattie.
Caratteristiche: La fame d’aria è il sintomo comune fondamentale descritto come l’incapacità ad inspirare profondamente in maniera soddisfacente. Può manifestarsi come respiri profondi soprattutto di tipo toracico, sospiri e sbadigli. La difficoltà respiratoria (dispnea), solo all’inspirazione e accompagnata da sospiri è caratteristica.
Quali sono i rimedi contro l'iperventilazione?
Dopo aver accertato che l'iperventilazione è dovuta a problemi di ansia, stress o panico sono diverse le strategie che si possono mettere in atto per far fronte al problema. 
E’ necessario cercare di calmare la persona, oppure cercare di ridurre l'ossigeno introdotto nei polmoni:  può essere utile far respirare con naso e bocca in un sacchetto oppure far respirare con una sola narice, chiudendo l'altra e la bocca.
Se il disturbo persiste sono utili tecniche di respirazione e di rilassamento, praticare attività fisica e, in alcuni casi, una terapia psicologica.
Consigli: Necessaria comunque una visita medica per escludere altre patologie

* I medici militari, durante la Guerra Civile Americana ( 1860 – 65 ), hanno descritto una sindrome, comparsa nei soldati, caratterizzata da fame d’aria o senso di soffocamento, confusione o stordimento, affaticamento importante, intolleranza all’esercizio fisico, intorpidimento, parestesie e dolori toracici.
In seguito alla sindrome sono stati dati altri nomi, tra cui “cuore irritabile”, “cuore del soldato”, “sindrome di Da Costa”, “sindrome da sforzo”, “astenia neurocircolatoria” e, più di recente, sindrome da iperventilazione.



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