martedì 15 ottobre 2019

Giochi, doni e giocattoli; quali e quanti?

Giochi, doni e giocattoli: quali e quanti?
Caro dottore
Sono la nonna i 4 bellissimi nipotini. Volevo un suo parere sui giochi e in particolare di quali e quanti perché temo che, per vari motivi, i nostri bambini, almeno quelli i cui genitori se lo possono permettere, siano un po’ troppo carichi di giochi (e anche di impegni).
Cara nonna
Il gioco è una delle attività più importanti per lo sviluppo dei bambini.  Attraverso il gioco i bambini conoscono il mondo e crescono. Giocare è il modo con cui i bambini scoprono tutto quello che li circonda.
Non hanno bisogno di tanti giocattoli che spesso sono regalati da genitori, amici e parenti, a volte anche per supplire a sensi di colpa per  impegni di lavoro. A volte per fare a gara a chi regala quello più bello, più grosso o più costoso.
Dobbiamo fare una distinzione tra gioco e giocattolo. Per giocare non è indispensabile avere un giocattolo: i bambini, infatti, cominciano a giocare dai primi mesi con il proprio corpo e esplorando l’ambiente, fissano e cercano le cose e ,  nei primi anni, per conoscerle se le portano in bocca.
Quanti giocattoli? Pochi! si gioca anche senza tanti giocattoli. I bambini (i cui genitori se lo possono permettere) vivono dentro un'abbuffata di giocattoli  mentre si dovrebbe preferire il gioco anche con oggetti comuni. Fare a gara a chi fa più regali al piccolo non serve, anzi non permette a loro di apprezzarli, desiderarli. E se li richiedono ossessivamente è molto utile ed educativo dire di no.  Dobbiamo educarli e soddisfare ogni desiderio è dannoso e diseducativo.
Nelle case  la maggior parte dei regali, passato l’effetto novità, viene ammucchiata  e inutilizzata in cameretta.  E il bambino ne vuole altri nuovi e per i genitori e i nonni la tentazione di tornare dal piccolo con la sorpresina è sempre forte. 
Si possono fare doni anche senza fare regali materiali: si può donare attenzione, tempo, sorriso. Cose che arricchiscono il bambino e che ricorderà nella vita più di un gioco materiale.
Un bimbo non dovrebbe muoversi in un ambiente saturo di giocattoli. Quel che conta, per lo sviluppo cognitivo e sensoriale del bambino, non sono i giocattoli ma il gioco ed un bimbo, per giocare, non ha necessariamente bisogno di tanti balocchi. 
Anche in occasione di festività, quali Natale e i compleanni, il consiglio è quello di offrire al bambino pochi giocattoli alla volta. In queste evenienze si potrebbero mettere da parte  da parte tutti i giochi e lasciarne a portata di bimbo soltanto tre o quattro. Dopo qualche giorno offrire qualche altro gioco.
Come genitori e nonni dobbiamo conoscere l’importanza della privazione: non tutti i desideri di giochi dei bambini vanno esauditi. Lasciarsi intenerire dalla richiesta del piccolo, che sgrana gli occhi davanti a un negozio di giocattoli, significherà creare un precedente che porterà a una abitudine e a un circolo vizioso. Non solo si abituerà all’idea di poter avere tutto e subito mentre dobbiamo insegnare ai bambini che non si può avere tutto. Un bimbo abituato ad avere tutto si stancherà rapidamente e facilmente del nuovo gioco. Potrebbe diventare un adulto insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. 
Cosa non fare
- Dire se fai il bravo ti comprerò un giocattolo. Meglio dire: “andremo insieme a giocare al parco”.
- Non concedere sempre e subito un giocattolo
- Regalare libri e il vestiario. Il bimbo deve imparare ad apprezzare quei doni utili, ma che non appartengono alla categoria dei balocchi.

Giochi e giocattoli consigliati:
- Donare la propria presenza
- “cestino dei tesori “utilizzato nel metodo Montessori, stimola la curiosità e favorisce  il coordinamento occhi-mano lo sviluppo dei cinque sensi. In una scatola o in un cestino vengono inseriti oggetti comuni in grado di stimolare le capacità di ogni piccolo, dandogli l'opportunità di sperimentare oggetti e materiali diversi.
 Giochi didattici che stimolano la curiosità e i sensi del bambino aiutandolo a crescere e conoscere. «Il gioco delle quattro forme – cilindro, cubo, triangolo e stella – da inserire all'interno di una casa o di un cubo di legno, può tenere il bambino impegnato anche due mesi. Prima non riesce, poi si mette a tirare le forme, poi ci riprova e poi ci riesce. Il gioco diventa dunque ripetere l'operazione finché non la porterà a compimento».
- più i giochi sono semplici, più stimolano la fantasia e la curiosità dei bambini 
- giocare con i genitori e i nonni è bellissimo e non esistono  regole fisse su come si deve fare. Ma ricordiamo che non bisogna esagerare perché dobbiamo lasciarli anche giocare in autonomia. 
- farli giocare con altri bambini non necessariamente coetanei. E’  un modo per abituarli a stare in situazioni libere, non strutturate, con altre persone e bambini da cui impareranno molto, avendo comunque  l'accortezza di non intervenire sempre per sedare momenti di tensione.
- Regalare e leggere libri (vedi “Nati per leggere”)
- Ascoltare e far ascoltare la musica (vedi “Nati per la musica”)




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