domenica 14 novembre 2021

IN AUMENTO I CASI DI BRONCHIOLITE: cosa è, come si contrae e come si cura


IN AUMENTO I CASI DI BRONCHIOLITE: cosa è, come si contrae e come si cura

La bronchiolite è una affezione delle vie respiratorie del bambino di età inferiore a 1-2 anni causata da vari virus respiratori, soprattutto il VRS (Virus respiratorio sinciziale) e virus parainfluenzali per i quali non esiste una vaccinazione. Anche altri virus possono causare la bronchiolite come l’influenza e sono descritti casi anche secondari al virus SARS-CoV-2 (responsabile della COVID-19).

Il periodo dell’anno in cui è più frequente va, in genere da novembre a dicembre. Casi isolati descritti cmq anche in altri periodi dell’anno.

NON ESISTE cura specifica *e l'unica è non prendere  il virus evitando contatti con soggetti affetti...magari bambini grandi o adulti che hanno poco o solo un raffreddore.

* alcune categorie di bambini a rischio di sviluppare decorsi gravi della bronchiolite vengono sottoposti a terapia preventiva con un farmaco con Palivizumab (es: Synagis) che è un anticorpo monoclonale che neutralizza in modo significativo il virus . Le categorie sono ad esempio: ex prematuri, bambini cardiopatici, bambini immunodeficienti o con infezioni croniche.

 

SE avete bambini nei primi mesi di vita non fateli stare in contatto con tante persone , e se in casa qualcuno ha raffreddore è utile mettersi la mascherina (e lavare accuratamente le mani).

Al piccolino/a non interessa stare in braccio e essere sbaciucchiato da tanta gente. Tenetevelo in braccio voi e quando dorme...di là in camera lontano da ospiti e vicini.  E arieggiate la stanza e non fatelo sbaciucchiare da tutti.

ALTRA COSA USCITE, USCITE, USCITE. Fa male stare in locali chiusi con tanta gente e non andare all'aria aperta, ovviamente,  coprendosi adeguatamente. 

Nelle infezioni virali (rafreddore, tosse, catarro, bronchiolite), l'antibiotico NON SERVE A NULLA e NON si debbono dare prodotti per la tosse (mucolitici) sotto ai 2 – 3 anni. 

COME SI MANIFESTA??

Dopo pochi giorni di rinite e poca tosse si manifesta con difficoltà respiratoria (affanno e frequenza respiratoria aumentata), con respirazione difficoltosa (rientramenti al giugulo e movimenti dell'addome).

Si manifesta polipnea: respirazione più frequente per aumentare l’ossigenazione 

nei primi 2 mesi di vita: più di 60 atti respiratori al minuto

dai 2 ai 12 mesi: più di 50 atti respiratori al minuto

dai 1 a 5 anni: più di 40 atti respiratori al minuto

Contate quante volte respira in un minuto per orientarvi e comunicarlo al vostro pediatra.

CONSIGLIO, SE AVETE DUBBI DI VIDEOREGISTRARE PER ALMENO 30 SECONDI IL BAMBINIO RIPORENDENDO ADDOME TORACE E VOLTO da inviare, se lo richiede, al pediatra.

Oltre alla polipnea si manifesta “difficoltà respiratoria” o dispnea che si può manifestare con

-       rientramenti cutanei alla base del collo (al giugulo), tra le costole e sotto di esse

-       alitamento delle narici 

-       Difficoltà alla alimentazione

NB: se ha una difficoltà respiratoria tale da non riuscire ad alimentarsi al seno o al biberon, allora potrebbe addirittura essere necessario un ricovero per aiutarlo con ossigeno

Ma non sempre però il ricovero è necessario.

 

COME SI DIAGNOSTICA???? Difficoltà respiratoria (affanno), febbre  (spesso però assente), tosse variabile (potrebbe essere anche assente), condizioni generali scadenti. Il criterio principale per il ricovero è, lo stato generale, la riduzione della saturazione di ossigeno ottenuta con il saturimetro da parte del pediatra. 

Bronchiolite: si può curare a casa o va sempre a ricovero?

 

Sarà il pediatra, in base ai sintomi riferiti, all’età alla presenza di alcune situazioni (come malattite preesistenti) a stabilire se il piccolo necessita di ricovero o se può avvalersi di una gestione domiciliare.

Il ricovero ospedaliero diventanecessario soprattutto in presenza di difficoltà respiratoria importante associata a difficoltà di alimentarsi e a un comportamento anomalo del bambino.

Indicazioni assolute al ricovero in ospedale sono, oltre ad un aumento costante della frequenza respiratoria (valori descritti qui sopra):

-       Incapacità ad alimentarsi

-       Sonnolenza e abbattimento o stato generale marcatamente differente dal solito

-       Difficoltà respiratoria e periodi di apnea (mancanza di respiro)

-       Cianosi (colorito bluastro di cute e mucose)

COME SI CURA?? Come detto sopra: idratazione generale ( bere) e locale ( aerosol). Altre terapie solo su  indicazione del pediatra broncodilatatori e/o adrenalina. Se saturazione bassa: ossigeno (in ospedale).

La terapia domiciliare del lattante con bronchiolite:

-       Lavaggi e aspirazione nasale

-       Assicurarsi che si alimenti e si idrati normalmente

-       Sotto la guida del proprio pediatra aerosolterapia con broncodilatatori (che non sempre sono efficaci, ma può valer la pena tentare soprattutto se il piccolo soffre anche di broncospasmo)

NON serve anche l’antibiotico che è però da considerare in caso di complicanze (broncopolmonite o polmonite).

NON serve il cortisone!!!! Cortisone che è utile in altre situazioni che possono causare tosse come broncospasmo, laringospasmo, laringotracheite

 

Assolutamente no.

 

Il cortisone non è utile quando come nel caso della bronchiolite sono i bronchioli terminali ad essere ostruiti. Il cortisone serve per altri tipi distruzione respiratoria (come laringospasmo o broncospasmo).

La maggior parte dei casi di bronchiolite guarisce completamente senza alcun esito a distanza.

 

Molti di questi bambini potrebbero però avere maggiore tendenza al broncospasmo (cioè asma) in corso di infezioni respiratorie.

E’ una malattia che si può riprendere se avviene un contagio con virus differenti.

 

SCHEDA BRONCHIOLITE:

La bronchiolite è una malattia che colpisce i bimbi più piccoli, soprattutto quelli di pochi mesi, di solito causata da alcuni virus molto diffusi e poco pericolosi per i grandi. Spesso i genitori o i fratellini hanno solo il raffreddore. I sintomi della bronchiolite sono: tosse, febbre e difficoltà a respirare.

1. Come si cura?

Non ci sono cure specifiche per la bronchiolite! Per aiutare il vostro bambino a respirare meglio vi consigliamo di:

- lavare il naso con la soluzione fisiologica;

- eseguire degli aereosol con la soluzione salina;

- offrire pasti più piccoli del solito ma più frequenti.

2. Quando il bambino deve essere ricoverato?

Quando ha difficoltà a respirare e quando non riesce a mangiare a sufficienza. Il ricovero in ospedale può servire a somministrare ossigeno e/o liquidi con una flebo o un sondino. Queste terapie sono dette “di supporto” perché non ci sono cure specifiche per la bronchiolite!

3. Cosa dovete controllare a casa?

La cosa più importante è controllare come il bambino respira: osservate se respira in modo molto veloce e se sono presenti dei “rientramenti” sotto il torace. Il pediatra durante la visita vi spiegherà come fare. Osservate anche il comportamento del vostro bimbo: è normale che sia meno vivace del solito, ma in caso di dubbio contattate il pediatra. Cercate di capire quanto mangia il vostro bambino. Se il bambino è allattato al seno può essere utile controllare il peso al mattino per verificare che non cali. A volte può servire tirare il latte della mamma e proporlo con il biberon per affaticare meno il bambino durante il pasto.

4. Come si contrae il virus della bronchiolite?

Il virus che causa più frequentemente la bronchiolite si chiama virus respiratorio sinciziale, ma può essere causata da vari tipi di virus. Questo virus si diffonde facilmente da persona a persona. Quando una persona affetta dal virus tossisce o starnutisce rilascia in aria delle minuscole particelle che contengono il virus. Se queste particelle vengono respirate o si depositano sulla bocca o sugli occhi si può essere contagiati. La stessa cosa accade se si toccano oggetti sui quali si sono deposte queste particelle e poi ci si tocca la bocca o il naso o gli occhi.

5. Come potete evitare che il vostro bambino prenda la bronchiolite?

- Lavatevi le mani prima di toccare o prendere in braccio il bambino e chiedete agli altri di fare lo stesso.

- Non toccatevi gli occhi, la bocca o il naso mentre accudite il bambino.

- Chiedete a chi starnutisce o ha la tosse di non avvicinarsi al bambino, di mettersi le mani davanti alla bocca e di lavarsi frequentemente le mani e di usare la mascherina

- Pulite le superfici potenzialmente contaminate (seggiolone, giocattoli, maniglie delle porte).

- Non esponete il vostro bambino al fumo passivo.

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