Come spiegare la guerra (e le pandemie e le catstrofi) ai bambini
- E’ necessario innanzitutto comunicare correttamente in base all’età in famiglia e a scuola (con la parola, il tono e il linguaggio del corpo)
- Evitare l’ascolto o la visione di trasmissioni «ansiogene»
- Dire la verità e non evitare di affrontare il tema in quanto è impossibile evitare in assoluto che i bambini vedano immagini del conflitto,
POCA TV , VIA LA TV DALLA CUCINA E EVITATE TRASMISSIONI OVE PER FARE NOTIZIA SI URLA O SI POLEMIZZA.
Le reazioni emotive dei bambini più piccoli sono prevalentemente quelli di ansia e paura, e cercano negli adulti rassicurazione e protezione.
Evitiamo di farli assistere, anche in nostra presenza a trasmissioni in TV, soprattutto quelle trasmissioni ove la gente urla e litiga.
Poi ogni bambino ha la sua sensibilità e modalità di reagire a quanto avviene e, se avete dubbi, o siete in crisi parlatene con il vostro pediatra per avere consigli personalizzati,
Non possiamo censurare quello che sta accadendo e dobbiamo essere noi i primi ad informarli a non lasciare che ne vengano a conoscenza da altri 8asilo, scuola, estranei).
Ne ho parlato in altri articoli che trovate in altri articoli sul mio blog su altri temi come il lutto e catastrofi di vario tipo: dobbiamo aiutare il bambino ad elaborare la paura e non dire frasi come questa per dare rassicurazioni “Non ti preoccupare da noi la guerra non arriverà mai”.
Stiamo già uscendo, causa Covid-19, da un periodo molto stressante, per tutti, dal punto di vista psicologico. Spiegare al bambino che è normale avere paura e che al momento questa situazione non ci coinvolge direttamente, ma che è molto importante cercare di aiutare quei bambini e quei genitori. Dobbiamo evitare di cadere nell’errore di essere fatalisti o pessimisti o, al contrario, essere toppo ottimisti e sminuire quanto sta accadendo. Dobbiamo far capire al bambini che in tanti si stanno attivando per cercare di fare qualcosa e che se c’è qualcosa che possiamo fare anche noi lo faremo.
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