lunedì 27 giugno 2022

Cosa dobbiamo aspettarci dall'evoluzione del virus della Covid-19

Cosa dobbiamo aspettarci dall'evoluzione del virus della  Covid-19

Avrete letto che sono in aumento i casi di Covid-19 e avrete già letto dichiarazioni da parte delle star della TV, coloro che chiamo “infodemiologi” (infodemia: epidemia di informazioni difformi e che cambiano, spesso, rapidamente da parte dello stesso esperto) , che oscillano come al solito tra il catastrofico e il pseudotranquillizzante (tipo “è solo un’influenza”, come se l’influenza non creasse dei problemi L ).

In questi giorni ricevo chiamate frequenti, sempre di più, pur essendo in ferie, di bambini febbricitanti in cui la positività al test per il coronavirus è in costante aumento.

Alcuni non fanno il test per vari motivi, non molto edificanti tipo: “dobbiamo andare in vacanza”, “poi debbo stare in isolamento” ignorando che con questa variante, seppur meno “invasiva” rispetto alle precedenti le complicazioni ci sono, i ricoveri stanno aumentando e potrebbero contagiare persone fragili e più a rischio di complicazioni/ricoveri/morti.

Ricordo quindi che il virus SARS-CoV-2 è ancora pericoloso, ma soprattutto (e non voglio fare l’uccello del malaugurio )ad esso seguiranno altre pandemie ed è avvilente constatare che si vive alla giornata e non si mettono in atto strategie e non si investe non  solo a proteggerci da un virus, ma a poter migliorare lo stato generale dell’igiene e della salute pubblica: rafforzamento del sistema sanitario, miglioramento della struttura delle scuole, sistemi di purificazione dell’aria negli ambienti chiusi, ad esempio.

Varianti anche molto pericolose, come la delta, sono state tenute sotto controllo con i vaccini, che   hanno salvato letteralmente milioni di vite (20.000.000, venti milioni secondo una stima della Rivista Lancet) ed evitato in scala ancora maggiore malattia e danni seri. 

Il motivo di preoccupazione è che il virus si è evoluto varianti fortemente in forme molto contagiose (BA4 e BA5) per cui anche chi si è ammalato in precedenza con altre varianti (Omicron BA 1 e 2) è protetto nei confronti di queste nuove varianti

Non solo la protezione contro la malattia grave conferita da tre dosi di vaccino sta, purtroppo,  calando: in uno studio in cui si è paragonato l’effetto protettivo nei confronti di delta a quello contro Omicron BA.1/BA.2, si è misurato in 21 ospedali USA un decrescita dal 95 % di protezione al 77%. 

La notizia buona è che questa nuova variante, Omicron BA5,  causa circa un decimo delle ospedalizzazioni rispetto alla precedente variante delta, ma la differenza fra vaccinati con tre dosi e non vaccinati, per quel che riguarda questa variante, si è sensibilmente assottigliata.

E purtroppo pochi soggetti a rischio hanno fatto la 4 dose.

Alcuni pensano di essere tranquilli perché hanno già avuto più infezioni da COVID-19: non è così!!!! Ogni reinfezione aumenta il rischio di conseguenze severe. E’ stato dimostrato che coloro che hanno avuto infezioni multiple, indipendentemente dallo stato vaccinale, hanno un rischio crescente di malattia e morte a breve e medio termine e proporzionale al numero di infezioni; non è quindi una buona idea accumulare infezioni.

BEH DIRETE MA LA MALATTIA E’ PIU’ CONTAGIOSA MA MENO GRAVE: il numero assoluto di pazienti, però,  che finiranno in terapia intensiva e di persone che moriranno dipende dal numero di infezioni, che aumentano essendo il virus molto contagioso: in sintesi un virus poco virulento ma che circola molto provocherà alla fine più morti e ospedalizzati di una variante più virulenta, ma meno trasmissibile. 

Individualmente si rischia di meno con le varianti attuali, ma senza la protezione dei vaccini la collettività rischia comunque, e con le prossime varianti, ove si verificasse un crollo di questa barriera, il rischio potrebbe essere davvero complessivamente alto, se lasceremo semplicemente fare al fato.

ALLORA COSA FARE?

Negare non serve a nulla in quanto il pericolo non è per nulla terminato ma è  gestibile e affrontabile: Come?

-       Con i vaccini 

-       Utilizzando le  mascherine ffp2 al chiuso, 

-       Areazione nei locali chiusi, non solo aprendo le finestre (è già qualcosa)  ma filtrando e migliorando la qualità del flusso di aria negli edifici pubblici, in primis le scuole, attraverso l’impiego per esempio di purificatori con filtr in grado di abbattere la trasmissione dell’infezione.

-       Facendo test per il rilevamento del virus e isolando i positivi  (magari valutando un isolamento più limitato)

Evito qualsiasi critica alle Istituzioni perché già fatto da troppi altri. Ma ricordo che è necessaria unaa riorganizzazione del sistema sanitario regionale (fatta con i sanitari e non contro i sanitari)  oltre che sulla necessità di intervento tanto sulla sua amministrazione e sulla connessa burocrazia che porta via tempo a fare i medici o qualsiasi attività professionale sanitaria. 

CONCLUDO RICORDANDO CHE ABBIAMO UN PROBLEMA: IL VIRUS!!!! Una delle sluzioni sono i vaccini che alcuni vedono come il problema. Ricordo questa massima ”C’è chi cerca di trovare soluzioni ai problemi e chi cerca i problemi nelle soluzioni!!”. 

 

Tratto da Enrico Bucci www.ilfoglio.it/salute/2022/06/25/news/cosa-dobbiamo-aspettarci-dall-evoluzione-del-covid-4154485/?fbclid=IwAR1trw0J_EZHXvXpn565-6J6XlAdwsRMXEoI6bnxCtk2PfpfYX2JzXBaJjc



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