venerdì 13 ottobre 2023

Telegiornali, guerre, tragedie, calamità e bambini e ragazzi/e

Telegiornali, guerre, tragedie, calamità e bambini e ragazzi/e

Buongiorno Dott. Ferrando ,da un fatto personale forse uno spunto di ,ahimè attualità.

Mia figlia ha 14 anni ,non 4 . Alla sera mentre ceniamo guardiamo il telegiornale . So che da " manuale " mi passi il termine non si dovrebbe ma è l ' unica cosa che guardo ormai alla TV.
La TV oscura le immagini della guerra ,del massacro in Israele ,non ci sono bambini decapitati né donne stuprate ,ma quando i militari entrano nei kibuz con i fucili spianati e radono al suolo tutto si vede ed intravede ,si capisce il tragico epilogo.
Ieri sera ho visto gli occhi di mia figlia sconvolti e con una scusa ho cambiato canale .
Le chiedo se dobbiamo proteggere sempre e comunque dei ragazzini da questa amara realtà, o se invece esiste un' età in cui bisogna lasciare che vedano coi loro occhi.
Sulla questione delle immagini mi ero già interrogata : al tempo della pandemia i morti nelle bare e gli ospedali con i caschi avevano toccato ,eccome , anche mia figlia ma l' età e il contesto era diverso.
Grazie se mi risponderà ,seguo sempre con interesse i suoi pensieri.

Risposta sintetica: non guardate i TG ma informatevi sui giornali o su siti affidabili.

I TG fanno male anche a noi adulti

*MAMMA LA TV MI FA STAR MALE!!!  perché urlano o sono tutti arrabbiati o molto tristi?
Cari genitori
Già in passato ho parlato dei rischi psicofisici a cui vanno incontro i nostri bambini esposti a informazioni, soprattutto alla TV, tragiche. Non mi riferisco, ovviamente, ai programmi per l’infanzia che, seguiti in maniera limitata, sono anche rilassanti per il bambino ma a tutti i tg, o ai vari talkshow dove le notizie vengono date in toni allarmistici, urlate, sopratono e dove qualsiasi cosa fa spettacolo, comprese  la sofferenza e il dolore della gente.
Situazioni tristi e dolorose fanno parte della vita di ogni essere umano e anche i bambini debbono purtroppo affrontarle, elaborarle e ..superarle. Affinchè i bambini possano farlo è necessario che le notizie non siano artatamente esagerate, amplificate e reiteratamente ripetute per evitare di creare ed alimentare ansie, timori e paure.
Questo vale per le informazioni che tra Tv, Internet, social network e le varie tecnologie piovono addosso a noi e, inevitabilmente, ai nostri bambini.
Purtroppo le notizie tragiche sono molte e i vari TG,  anziché utilizzare modalità di comunicazione pacate, “aggrediscono” il telespettatore con toni fatti apposta per coinvolgere emotivamente e creare “emozioni” (non certo positive) in tutti coloro che sono davanti ai teleschermi.
Cosa succede a noi e ai bambini? Si hanno reazioni, quali ansia, paura, depressione, precarietà, instabilità, insicurezza, angoscia dovute più alla modalità comunicativa che alla notizia in se stessa.

Cosa fare?? Usare il telecomando che permette di chiudere l’intrusione casalinga :-) .  Informarsi sui fatti e spiegare ai bambini cosa accade con pacatezza. Informarli su notizie anche dolorose ma senza enfatizzazioni. Bisogna spiegar loro, con parole semplici, quanto avviene.
Bisogna cercare, inoltre, di evitare  di riguardare gli stessi servizi perché  i più piccoli potrebbero capire che le stesse tragedie continuano a ripetersi.
Chiedere consigli al pediatra se il bambino presentasse comportamenti anomali quali reazioni di paura, rifiuto, irritabilità o patologie dette “somatoformi” equivalenti di stati d’ansia quali dolori addominali, cefalea, irritabilità, disturbi del sonno, enuresi ecc.

La TV, come tutti gli strumenti, va utilizzata con moderazione  e non proibita completamente…ma i TG forse si, soprattutto quelli urlati, meglio evitarli.




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