venerdì 14 febbraio 2025

Il bambino ha spesso mal di pancia.....psicosomatica

Su Il Secolo XIX del 14 febbraio 2025

Mio figlio ha spesso mal di pancia. L’ho già fatto visitare da diversi pediatri, ma non hanno trovato nulla. Cosa potrebbe essere? Potrebbe trattarsi di un problema psicosomatico?
Lettera firmata, e-mail

Quella della lettrice è una domanda molto comune tra i genitori, perché il dolore addominale è uno dei disturbi più frequenti nei bambini. Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi passeggeri, legati magari a un’influenza intestinale, in tal caso associati a diarrea e/o a vomito. Quando il bambino continua a lamentarsi e gli accertamenti medici non evidenziano alcuna causa organica, è comprensibile che i genitori si preoccupino e si chiedano cosa stia realmente accadendo. In questi casi, una possibilità da considerare è che il mal di pancia possa avere un’origine psicosomatica. Ciò significa che il dolore è reale, ma non dipende da un problema fisico, bensì da un disagio emotivo che il bambino non riesce a esprimere in altro modo. I bambini, infatti, comunicano le loro emozioni attraverso il corpo in misura maggiore degli adulti e, quando provano ansia, paura o stress, possono manifestare sintomi fisici come dolori addominali o mal di testa. Non è raro che questi episodi si presentino in situazioni specifiche: al mattino, prima di andare a scuola, nei periodi di cambiamento come un trasloco o la nascita di un fratellino, oppure in momenti di tensione familiare. Il dolore, quindi, diventa un segnale di un disagio interiore che non sa come esprimere a parole. È fondamentale comunque intervenire precocemente ed evitare che il disturbo si cronicizzi e diventi un meccanismo abituale di risposta allo stress. Continuare a sottoporre il bambino a visite e accertamenti senza trovare una causa rischia di rafforzare il problema, perché lo porta a concentrarsi ancora di più sul dolore. Cosa fare, allora? Innanzitutto, è importante ascoltare il bambino con attenzione, senza sminuire il suo malessere (ma dire non hai niente perché anche se non c’è una causa organica il bambino sta davvero male). È bene rassicurarlo, spiegandogli che il corpo può reagire in questo modo quando si è preoccupati o stressati, e aiutarlo a esprimere le sue emozioni con il dialogo o con attività rilassanti. Creare un ambiente sereno e privo di pressioni eccessive può favorire un miglioramento spontaneo. Se il problema persiste e interferisce con la sua vita quotidiana, può essere utile parlarne con il pediatra, che potrà valutare insieme alla famiglia il percorso più adatto per aiutare il bambino a superare il suo disagio. Ed un eventuale aiuto al bambino, e alla famiglia, di tipo pedagogico o psicologico (o entrambi). Riconoscere e accettare l’origine psicosomatica del dolore rappresenta il modo giusto per garantire il benessere del bambino e prevenire difficoltà future.


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