👨👩👧👦 Affido familiare: cosa è, come si ottiene, aspetti positive e qualche riflessione:
📍 Segnalo con piacere un’iniziativa promossa dal Comune di Genova sul tema dell’affido familiare, un’occasione utile per conoscere meglio questo percorso delicato ma profondamente umano.
📍 Per informazioni:
📅 Evento del Comune di Genova – Palazzo Tursi
📧 agenziaperlafamiglia@comune.genova.it 📞 010 5575340
🖱️ www.comune.genova.it – Sezione Politiche per la Famiglia
Notizie sull'affido del Comune di Genova
🌟 Gli aspetti positivi
L’affido familiare è un’opportunità preziosa, sia per il bambino o la bambina accolti, sia per chi accoglie.
👶 Per il minore, significa avere una nuova possibilità: sentirsi accolto, vivere in un contesto affettivo stabile, ristabilire fiducia negli adulti.
👨👩👧 Per la famiglia affidataria, è un’esperienza di grande valore educativo ed emotivo. Aiuta ad aprire la mente, a vivere la genitorialità in modo più ampio, a offrire tempo e ascolto autentico.
Nei casi ben accompagnati dai servizi e affrontati con preparazione, può rafforzare i legami familiari esistenti, stimolare la crescita personale e arricchire la visione della vita.
Qualche riflessione:
🧠 È importante sapere che ogni bambino o ragazzo accolto porta con sé un vissuto, talvolta difficile, fatto di abbandoni, incertezze, traumi. Non si può pensare che basti l’affetto per “sistemare tutto”.
⚠️ Inoltre, non va affrontato per colmare vuoti personali o familiari, per compensare crisi di coppia o desideri di genitorialità non risolti.
Una scelta simile può diventare dolorosa o addirittura dannosa, per tutte le persone coinvolte.
💬 Per questo serve maturità, stabilità, dialogo familiare sincero, confronto con i servizi e un’attenta preparazione.
Il distacco finale, inevitabile nella maggior parte dei casi, può essere molto doloroso: per i genitori affidatari, per i figli biologici, per il bambino o ragazzo accolto.
📌 In conclusione
L’affido è un gesto generoso e importante, ma va scelto con consapevolezza.
Chi lo affronta con onestà e preparazione ne uscirà comunque trasformato, anche quando l’esperienza si rivela faticosa.
👂 È un’occasione per ascoltare, per crescere, per educare alla vita. Ma non è una favola.
✅ REQUISITI PER ESSERE FAMIGLIA AFFIDATARIA
Non esiste un modello unico: possono essere affidatari coniugi, single, conviventi, con o senza figli. Non serve essere sposati né avere requisiti economici particolari, ma serve maturità emotiva, disponibilità educativa e stabilità relazionale.
Requisiti principali:
- Età adulta.
- Stato di salute compatibile con la cura del minore.
- Assenza di condanne penali gravi.
- Stabilità affettiva e relazionale (anche per i single).
- Capacità di accogliere un minore senza pretendere di “sostituirsi” ai genitori biologici.
- Consapevolezza del carattere temporaneo dell’affido.
- Disponibilità a collaborare con i servizi sociali e a partecipare alla formazione.
⚠️ Non è necessario essere genitori biologici o avere figli per diventare affidatari, ma è fondamentale avere una forte consapevolezza del ruolo educativo e accogliente.
👦👧 REQUISITI DEI MINORI AFFIDABILI
L’affido è rivolto a minori che:
- provengono da famiglie in temporanea difficoltà educativa, sociale, economica o relazionale;
- non possono, in quel momento, essere adeguatamente accuditi dalla propria famiglia d’origine;
- sono oggetto di provvedimenti del Tribunale per i Minorenni o di accordi con i servizi sociali.
I minori affidati non sono adottabili al momento dell’affido: la finalità è sempre il rientro in famiglia, ove possibile.
🕒 TEMPI E DURATA DELL’AFFIDO
📝 Come si attiva l’affido?
- Contatto con i servizi sociali del Comune o tramite associazioni/famiglie affidatarie.
- Colloqui individuali e familiari con assistenti sociali e psicologi.
- Percorso di formazione e valutazione (incontri di gruppo, visite domiciliari).
- Inserimento in lista di disponibilità per eventuali abbinamenti.
- Proposta di affido da parte del servizio o su disposizione del Tribunale.
- Avvio graduale dell’inserimento del minore (incontri preparatori, conoscenza reciproca).
⏳ Quanto tempo ci vuole?
Da pochi mesi a un anno per completare la valutazione e la formazione. I tempi possono variare in base alla disponibilità e al territorio.
📆 Durata dell’affido:
- Ordinario: massimo 24 mesi, prorogabile solo se necessario per il benessere del minore.
- Consensuale: attivato con il consenso dei genitori naturali, anche senza decisione del Tribunale.
- Giudiziale: deciso dal Tribunale per i Minorenni, anche senza consenso della famiglia d’origine.
- Residenziale: se il minore vive stabilmente con la famiglia affidataria.
- Diurno o part-time: il minore resta nella famiglia d’origine ma trascorre tempo (pomeriggi, weekend) con la famiglia affidataria.
❓ L’affido può diventare adozione?
In linea generale no.
Affido e adozione sono istituti distinti:
- l’adozione presuppone la dichiarazione di adottabilità, cioè la definitiva impossibilità per i genitori naturali di prendersi cura del minore;
- l’affido è temporaneo e finalizzato al rientro del minore nella propria famiglia.
Tuttavia, in casi eccezionali, può accadere che un minore in affido venga dichiarato adottabile. In tali situazioni, la famiglia affidataria può fare richiesta di adozione, soprattutto se il legame affettivo consolidato è riconosciuto dal Tribunale (Legge 173/2015).
📚 LE PRINCIPALI LEGGI DI RIFERIMENTO
- Legge 184/1983 – Norme sull’adozione e l’affidamento dei minori
- Legge 149/2001 – Modifiche alla 184/1983: centralità del minore e della sua famiglia d’origine
- Legge 173/2015 – Diritto del minore in affido a mantenere rapporti affettivi con la famiglia affidataria
- Codice Civile, art. 403 – Intervento della pubblica autorità a tutela dei minori
- Legge 328/2000 – Legge quadro sui servizi sociali
- Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – recepita in Italia con Legge 176/1991
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