La genitorialità responsiva: teoria, pratica e... ......! 😅
Passiamo la vita, noi pediatri, a spiegare che la genitorialità è una danza armoniosa, un balletto di sguardi, un ascolto costante. 🎧
Ci battiamo per un’educazione basata sulla comunicazione, sull'empatia, sull'importanza di leggere ad alta voce per stimolare il cervello dei nostri piccoli.
📚 Spieghiamo come coltivare le loro emozioni, come sintonizzarci sui loro bisogni, come creare un nido sicuro e accogliente. 🐦
Però, ogni tanto, la realtà decide di fare un colpo di scena. E allora ci ritroviamo a leggere certi titoli di giornale che… beh, ci lasciano un po' così: 🤯
Tipo quando scopri che un papà ha dimenticato le figlie di 8 e 10 anni in un autogrill e se n’è accorta dopo 100 chilometri. 🚗💨 E la giustificazione? "Pensavo dormissero sui sedili posteriori". 😴
A noi che raccomandiamo di coltivare la "presenza mentale", questa è una lezione di "assenza mentale" di livello superiore. 🤦♂️
Per fortuna i figli conoscevano il numero di telefono📱 del padre…..
O quando leggi che una bambina di 8 anni, tornando dalla sua festa di compleanno 🎉 (alle 2 di notte!!!! 😫), si ritrova in ospedale perché la mamma alla guida dello scooter era... positiva all'alcol test. 🍹
In teoria, dovremmo insegnare l’importanza della sicurezza e della protezione. In pratica, forse dovremmo iniziare a distribuire caschi e alcol test insieme alle prime pappe. 🤷♀️
E allora, dopo ore passate a parlare di neuroscienze, di empatia e di attaccamento sicuro, ti ritrovi davanti a queste notizie e capisci che, forse, prima di tutto dovremmo ripartire dalle basi.
Tipo, non dimenticare i tuoi figli. Non guidare ubriaco. E magari, se pensi che stiano dormendo, controlla almeno una volta se sono con te. 😇
A me, a volte, cadono le braccia. Ma le rialzo subito per un motivo: continuare a parlare, a scrivere, a lottare. Perché non si sa mai, magari i nostri consigli arrivano anche a qualcuno che ne ha davvero bisogno. 💪



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