Latte crudo (e non solo): rischi per i bambini: 🧀 La Sindrome Emolitico Uremica: cosa devono sapere i genitori (a cura di Eva Podeschi e Alberto Ferrando):
Segue formaggi sicuri
La tragica storia di Elia, bimbo di tre anni, di Arenzano, morto quest’anno dopo aver consumato un formaggio a latte crudo contaminato, ci ricorda che anche ciò che appare “genuino” e “naturale” può nascondere rischi seri. Un altro bambino, Mattia, dal 2017 vive in coma vegetativo in seguito all’ingestione di un formaggio a latte crudo contaminato. Casi rari, ma drammatici, che ci insegnano come la prudenza sia fondamentale, soprattutto quando si parla di bambini.
La sindrome emolitico-uremica (SEU) è una malattia grave, causata da alcuni ceppi di Escherichia coli detti STEC, produttori di una potente tossina. Colpisce prevalentemente i bambini piccoli e può avere conseguenze molto gravi.
Si tratta di una patologia a prevalente origine alimentare, spesso associata a:
· consumo di prodotti lattiero-caseari non sottoposti a trattamenti termici adeguati;
· ingestione di carni crude o poco cotte;
· consumo di ortaggi e frutti mal lavati o contaminati.
Altri veicoli di trasmissione possono essere:
· contatto diretto con i ruminanti (che sono serbatoio del batterio, pur senza manifestare malattia);
· esposizione ad ambienti contaminati (ad esempio acque di balneazione);
· trasmissione interumana, soprattutto in contesti comunitari come scuole, centri ricreativi o all’interno della famiglia.
La prevenzione si basa sull’adozione di semplici ma fondamentali norme igieniche:
· evitare cibi crudi o poco cotti;
· prevenire la cross-contamination, ad esempio evitando di utlizzare gli stessi utensili (taglieri, coltelli, piatti) indifferentemente per alimenti crudi e cotti;
· utilizzare sempre acqua potabile di origine sicura (evitando serbatoi o pozzi non controllati);
· escludere temporaneamente dalle comunità (asilo, scuola) i bambini con sintomi gastroenterici, per limitare la diffusione di infezioni.
· lavaggio frequente delle mani
🔎 Latte crudo: che cos’è?
Il latte crudo è latte che non ha subito il processo di pastorizzazione, cioè non è stato riscaldato sufficientemente per eliminare eventuali batteri patogeni . Questi microrganismi, se ingeriti, possono provocare infezioni anche molto gravi, come la sindrome emolitico-uremica (SEU), che colpisce soprattutto i bambini piccoli e può determinare insufficienza renale o conseguenze permanenti.
Nella produzione dei formaggi possono intervenire ulteriori trattamenti, come la cottura della pasta, la salagione o la stagionatura, che contribuiscono a ridurre la presenza di batteri patogeni, senza tuttavia eliminarli completamente.
🚦 Tabella pratica per i genitori
Colore | Categoria | Indicazioni |
🔴 ALTO RISCHIO | Formaggi freschi a latte crudo | Da evitare nei bambini, in gravidanza e negli immunodepressi. |
🟡 RISCHIO MOLTO BASSO | Formaggi stagionati oltre 12 mesi a pasta dura (es formaggi grana), anche se a latte crudo | La lunga stagionatura di oltre 12 mesi riduce significativente ma non elimina del tutto l’eventuale presenza di E. Coli STEC |
🟢 SICURI | Formaggi e latticini con latte pastorizzato e ricotta | Sicuri per i bambini. |
📌 Consigli pratici per i genitori
1. Leggere sempre le etichette: se c’è scritto 'latte crudo' o 'non pastorizzato', il prodotto va evitato nei bambini, tuttavia attualmente tale dicitura non è obbligatoria in etichetta
2. chiedere sempre al produttore se il latte è stato sottoposto ad un trattamento termico .
Scegliere la sicurezza: per i bambini e le persone fragili meglio preferire sempre latte e derivati pastorizzati,
💙 Ricordiamo Elia e Mattia non solo con dolore, ma trasformando la loro storia in un messaggio di prevenzione. Conoscere questi rischi ci permette di proteggere i nostri bambini e di continuare a gustare i formaggi italiani con consapevolezza e serenità.
Per approfondire https://www.epicentro.iss.it/seu/

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