domenica 23 novembre 2025

🌲 I bambini del bosco e il dubbio che ci resta: basta una casa calda per sentirsi amati? 🏠

🌲 I bambini del bosco e il dubbio che ci resta: basta una casa calda per sentirsi amati? 🏠

La notizia dei bambini di Palmoli (Chieti), allontanati dal casolare nel bosco dove vivevano con i genitori, ha scatenato reazioni opposte: c'è chi si indigna per le condizioni igieniche precarie descritte dai giornali 🗞️ e chi, al contrario, difende il diritto di vivere a contatto con la natura, lontano dagli schemi moderni.

Come pediatra, sento il dovere di sospendere il giudizio

Nessuno di noi era dentro quel rudere. 

Leggiamo di condizioni difficili, ma dobbiamo anche chiederci: e se in quel bosco, pur senza acqua corrente, ci fosse stata più affettività e ascolto rispetto a tante nostre famiglie "modello"? ❤️

È una domanda scomoda, ma necessaria. 

Spesso la povertà materiale non coincide con la povertà d'amore.

🏙️ La vera emergenza, temo, è nelle nostre città:

Prima ancora di puntare il dito contro quel casolare lontano, dovremmo preoccuparci di ciò che vediamo ogni giorno. 

Esiste una povertà educativa silenziosa ma devastante, che non finisce sui giornali:

  • 📱 La solitudine iper-connessa:  bambini in appartamenti riscaldati e pulitissimi, ma "isolati" in una foresta digitale. 
  • Genitori fisicamente presenti, ma mentalmente altrove, persi dietro a uno schermo.
  • 🕰️ La malnutrizione emotiva: Minori con la stanza piena di giochi, ma agende fitte come manager e nessun momento di "vuoto" per parlare davvero con mamma e papà. Hanno i termosifoni accesi, ma sentono il freddo dell'invisibilità.

 Il confine tra scelta e salute: 

l'esempio di Niky Tuttavia, come medico 🩺, non posso ignorare che la libertà finisce dove inizia il rischio per la vita. 

Il rifiuto delle cure preventive (vaccini, screening), emerso dalle carte di Palmoli, è il vero nodo. 

Per capire la differenza, pensiamo a Niky Francisco, il bambino che visse isolato in barca per anni. 

Anche Niky era lontano da scuola, ma il suo isolamento era una terapia salvavita per l'asma, supportata dalla medicina.

 La differenza non la fa il luogo (bosco o condominio), ma la sicurezza che garantiamo ai bambini. 

Se a Palmoli si è intervenuti, è stato, da quanto risulta, per tutelare la salute fisica, al di là dell'affetto che, mi auguro, non sia mai mancato.

🔚 Conclusioni Forse i bambini del bosco avevano le mani sporche di terra, ma avevano lo sguardo dei genitori tutto per loro? 

Non possiamo saperlo. 🤷‍♂️ 

Quello che sappiamo è che noi abbiamo il dovere di fare meglio nelle nostre case "perfette". 

Non basta garantire igiene e scuola per sentirsi a posto. 

La vera cura è esserci. 

Spegniamo i giudizi sui giornali e accendiamo l'ascolto nei nostri salotti. 📵👂


🔎 FACT CHECKING E APPROFONDIMENTI

(Per chi vuole capire meglio i fatti citati)

 Il caso Palmoli (Chieti - Nov 2025): I bambini sono stati collocati in comunità insieme alla madre. L'intervento del Tribunale non è stato punitivo verso lo "stile di vita naturale", ma preventivo per rischi sanitari (precedenti intossicazioni sottovalutate e rifiuto ideologico delle cure mediche da parte dei genitori).

 Il caso Niky (La barca): Niky Francisco ha vissuto sulla goletta "Walkirye" per sfuggire a gravi crisi asmatiche. Il suo isolamento era prescritto dai medici e supportato dalla scuola a distanza. Dimostra che la natura può essere cura se gestita con la scienza.

 Altri casi analoghi (Per contesto):

  • Lauriano, Torino (2024): Due bimbi trovati in un casolare, mai mandati a scuola per le paure del padre verso il "mondo moderno" (5G, ecc.).
  • Aiello del Sabato (2022): Un caso opposto e terribile per riflettere. Una ragazza tenuta segregata in una casa "normale" in paese. Dimostra che a volte i muri di cemento nascondono più insidie degli alberi del bosco.


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