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giovedì 9 aprile 2015

SOLE: CONSIGLI PER BUON USO

Cari Genitori
Finalmente sembra sia arrivato il bel tempo. Quindi nel week end usciremo tutti ma...attenti al sole. E' sempre più "cattivo" e soprattutto i bambini, ma anche chi ha la pelle delicata, rischiano scottature. Le ustioni solari in età pediatrica possono dare conseguenze in età adulta per cui attenzione e Vi invio alcuni consigli generali per i Vostri figli e per Voi non solo per il sole ma anche per il caldo. Prossimi articoli su iperemie, mare, montagna ecc.

I lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle temperature elevate, per questo, quando fa molto caldo, bisogna evitare di portarli in locali chiusi surriscaldati e scarsamente ventilati (rischio di colpo di calore) o, peggio ancora, lasciarli incustoditi nell’automobile parcheggiata al sole: la temperatura all’interno di un’automobile può salire rapidamente e l’ipertermia nel bambino può verificarsi in soli 20 minuti.
La maggior parte delle vittime di ipertermia ha un’età compresa tra 0 e 4 anni. Se si portano i bambini all’aperto bisogna pensare a proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata), utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapi e crema solare. (rischio anche di colpo di sole).
Una protezione ancora più efficace la si ottiene lasciando i bambini all'ombra, soprattutto durante le ore 11. 00 - 18.00. I danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi per i lattanti e i bambini piccoli. 
Durante le ondate di caldo, inoltre, occorre dedicare particolare attenzione ai bambini che hanno già qualche problema di salute: malattie cardiache, circolatorie, respiratorie e asma, perché sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo e ai valori elevati di ozono. 
Ricordarsi infine che diarrea e patologie del sistema nervoso aumentano il pericolo di ipertermia e di disidratazion (Dal Ministero della Salute)

10 REGOLE DA SEGUIRE PER UN SOLE SICURO

1. Proteggere il neonato. Evitare l'esposizione diretta nei primi 6 mesi e limitarla il più possibile nei mesi successivi. La carrozzina piò essere all'ombra in modo che gli occhi non guardino in direzione del sole. La testa va sempre coperta con un cappellino di cotone e gli indumenti vanno regolati a seconda della temperatura. Attenzione: anche all'ombra il bambino, per il riverbero del sole, corre il rischio di scottature, quindi non tenetelo a lungo sotto l'ombrellone e mai nelle ore più calde.

2. Curare l'alimentazione. con il caldo il bambino perde molti liquidi, attraverso il sudore, che vanno reintegrati per evitare i rischi di disidratazione. Bisogna quindi offrire al piccolo un'alimentazione ricca di liquidi e di sali minerali.

3. Scegliere l'ora migliore. Le ore indicate per l'esposizione al sole del bambino sono quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio.  Evitare le ore dalle 11 alle 17-18. Occorre, poi, proteggere sempre il bimbo indipendentemente dal tempo atmosferico, si può ustionare anche sotto un cielo coperto di nuvole.

4. Non dimenticare gli occhi. Se il bimbo è piccolo deve indossare un capellino con visiera. Se, invece, ha già un età per portare gli occhiali da sole, questi devono avere un filtro solare di ottima qualità (marchio CE). per evitare che i raggi ultravioletti possono provocare dei danni alla retin. La cosa migliore è quella di abituarli di indossare degli occhialini da sole, proprio come mamma e papà. È importante utilizzare un prodotto di qualità e non acquistare i primi che capitano su una bancarella.

Quali sono le lenti più adatte? 
Gli occhiali da sole devono avere delle lenti scure che garantiscano la massima protezione dei raggi ultravioletti. I colori consigliati sono marrone grigio o verde, mentre quelli gialli o rossi o fucsia a non sono in grado di proteggere l'occhio. Le lenti devono essere leggere ed infrangibili, di materiale plastico. La montatura deve essere leggera robusta e confortevole e ben centrata rispetto agli occhi. Per avere tutte queste caratteristiche è sempre meglio rivolgersi ad un ottico.
4.  

5. Schermare la pelle.  Nei primi giorni di vacanza, quando la pelle ancora molto chiara e non è ancora pronta a difendersi, è utile coprire i bambini con una maglietta di cotone e anche un cappellino. Questo per evitare che i raggi colpiscono direttamente la pelle.   Occorre applicare sulla pelle del bimbo un prodotto solare con filtro che protegga dall'azione dei raggi Uva e Uvb. Nei prodotti per l'infanzia il fattore di protezione dagli Uvb è in genere molto alto. Il prodotto solare va applicato con abbondanza su tutte le parti esposte, prima dell'esposizione al sole, almeno 30 minuti prima

6. Il prodotto di protezione va applicato più volte al giorno, si consiglia ogni 2 ore, specie se il bimbo entra ed esce continuamente dall'acqua. Non bisogna, inoltre, dimenticarsi di adottare altre precauzioni: la sera dopo il bagnetto occorre spalmare su tutto il corpo del piccolo un prodotto idratante doposole specifico per l'infanzia.

7. Non trascurare l'abbigliamento. Non coprire troppo il bambino. 

8. Esposizione graduale. I pericoli maggiori di scottatura e di accumulo delle radiazioni sono legati alla vacanza breve, soprattutto al fine settimana. L'organismo, infatti, ha bisogno di tempo per adattarsi al cambiamento di clima e alla pelle servono parecchie ore per mettere in attoi meccanismi di difesa, cosa che in uno ,due giorni, non è possibile; a maggior ragione in un bambino piccolo le cui difese sono ancora imperfette.

9. Mettere il bimbo spesso all'ombra (sotto i 12 mesi sempre). Quando si sceglie il luogo delle vacanze, occorre valutaresempre che ci sia la possibilità di mettere spesso il bimbo all'ombra. per questo il luogo ideale dove trascorrere le vacanze è la pineta, ma va bene pure la spiaggia purchè attrezzata con spazi d'ombra idonei.

10.          Scottature. Malgrado tutte le precauzioni, il bimbo può scottarsi e addirittura avere la febbre. In questo caso bisogna portarlo subito dal medico. In caso di colpo di sole e colpo di calore bisogna portarlo in un luogo fresco e dargli da bere acqua a piccoli sorsi, tenendolo sdraiato.
Alberto Ferrando

domenica 13 luglio 2014

PRINCIPALI CAUSE DI MORTE E PREVENIRE CON I NOSTRI COMPORTAMENTI

PRINCIPALI CAUSE DI MORTE E COME PREVENIRE CON I NOSTRI COMPORTAMENTI
Qui sotto, segnalato dall'amico Michele Fiore le prime 5 cause di morte negli USA  da 1 a 41 anni (ma da noi non cambia molto).  Sotto l'anno prevalgono anomalie congenite, problemi alla nascita, SIDS e il soffocamento da corpo estraneo è la PRIMA causa di morte per incidenti leggete articolo comunque che trovate qui: http://www.listosaur.com/miscellaneous/top-5-causes-of-accidental-death-in-the-united-states/
1) Incidenti da traffico
2) Avvelenamento (ricordo il tel del Centro antigeni di Pavia 038224444)
3) Cadute
4) Incendi/Ustioni
5) Soffocamento da corpo estraneo
6) Annegamento (ma non perché hanno fatto il bagno dopo ager mangiato ehh :-) )

In età pediatrica la classifica è
1) Incidenti da traffico
2) Annegamento
3) Soffocamento da corpo estraneo
4) Ustioni

COME PREVENIRE?
- INIZIATE AD INSEGNARE AI BAMBINI i rischi da traffico, come si attraversa la strada, l'importanza delle cinture di sicurezza, una guida attenta, non aggressiva e rispettosa
- INIZIATE A SPIEGARE AI BAMBINI CHE L'ALCOL (una delle principali cause di incidenti) iE' UN VELENO E DATE L'ESEMPIO (così come per la guida) non bevendo )i bambini faranno quello che vedono fare da voi)
- ATTENTI AL MARE CONTROLLATE SEMPRE I BAMBINI (e la piscina, fiumi, laghi ecc.) e dopo i 4 anni cercate di insegnare a nuotare, spiegate i rischi (ma non tormentateli con le 2-3 ore di attesa dopo mangiato)
- Imparate ma Manovra antisoffocamento. Filmato qui e sul sito www.apel-pediatri.org
Buone vacanze


TOP 5 CAUSES OF ACCIDENTAL DEATH IN THE UNITED STATES
Accidents happen — and they also kill enough people to rank as the No. 1 cause of death for those ages 1 to 42, according to the National Safety Council. Accidents are the fifth-leading cause of death across all age groups, topped only by a spate of illnesses that include heart disease and cancer. And it’s not the heavy-machinery operators, high-rise window washers or electricians who most frequently succumb to fatal accidents. The vast majority of accidental deaths happen at home or in the community — not at work — with the top five causes often stemming from routine activities.

5. Choking (Approximately 2,500 deaths per year)

Choking poses a serious health risk to children under the age of 3.
Photo credit: Jovan Nikolic/Shutterstock.com

Hot dogs can be a quick, easy — and deadly — meal. Hot dogs are the perfect size, shape and consistency to block a child’s airway, and a WebMd report rates hot dogs as the top choking hazard for children. Choking killed about 2,500 people in 2009, according to the National Safety Council, and kids ages 3 and under are at the highest risk. Potential choking hazards include balloons, marshmallows, gooey gel candies, grapes, nuts, chewing gum, carrots, chunks of meat and peanut butter, apples, hard, round candies and small toys kids like to put in their mouths. Reduce your child’s risk of choking by cutting up foods into very small pieces and closely monitoring your children while eating, especially if they are eating while walking, laughing or fooling around.

4. Fires (2,700 annual deaths)

Fires kill an estimated 2,700 people in the U.S. each year.
Photo credit: Ronald Caswell/Shutterstock.com

A smoking gun isn’t the only thing that can kill — smoking, flaming and burning homes typically kill thousands of folks each year. Deaths from residential fires in the United States dropped to a five-year low in 2009, with 2,480, but a good chunk of them probably could have been avoided. Smoking is the cause behind some 450 of the fire deaths annually, according to the U.S. Fire Administration, while other “careless” causes result in another 400 deaths each year. So blow out that candle. Another 80 or so yearly deaths are the result of fires in non-residential buildings. Public safety initiatives to get fire alarms installed and regularly checked in all residential dwellings has cut the number of deaths from fires by roughly one-third in the past 20 years.

3. Falls (25,000 annual deaths)

Falls kill an estimated 25,000 people in the U.S. each year.
Forbis/Shutterstock.com

Falls into the Grand Canyon may make the headlines, but falls around the home are the ones killing people at an alarming rate. Falls killed about 25,000 people in 2009, according to the National Safety Council, with those over age 65 making up the vast majority of the victims. In fact, falls are the leading cause of injury death for folks age 65 and older, the Centers for Disease Control reports, as well as their most common cause of nonfatal injuries and hospitalization for trauma. Death rates from falls among those 65 and older have also skyrocketed in the past decade, although the CDC does not say why. Kids fall, too, but they usually don’t die from it. Home and playground falls are the leading cause of nonfatal injuries for children up to age 19. Supervising kids, reducing home tripping risks and regular exercise for older adults can lower the fall risk.

2. Poisoning (39,000 annual deaths)

Poisonings, mainly drug overdoses, kill almost 40,000 in the U.S. each year.
Photo credit: Monkey Business Images/Shutterstock.com

There’s a reason people warn against abusing drugs — it kills you. Poisoning killed nearly 40,000 people in 2009, according to the National Safety Council, with most of the deaths associated with the accidental ingestion of illegal drugs. The number of deaths is up almost 400 percent in the past 20 years. Perhaps surprisingly, children getting into kitchen solvents or grandma’s well-stocked medicine cabinets are not the ones dying at alarming rates. Adults ages 25 to 44 are subject to the highest poisoning death rates, followed closely by those in the 45 to 64 age group. Drugs account for more than 10 times the amount of poisoning deaths of all other substances, according to the Centers for Disease Control. Top culprits are opioid pain medications, such as oxycodone, hydrocodone and methadone, with cocaine and heroin ranked second and third. Alcohol poisoning exists, but its numbers are so comparatively low it barely makes a blip on the National Safety Council’s poisoning death chart.

1. Motor Vehicle Incidents (42,000 annual deaths)

Motor-vehicle incidents claim some 42,000 lives in the United States each year.
Photo credit: Jeff Thrower/Shutterstock.com

If motorists would stop texting, cell-phone yakking, applying makeup and eating while driving, we’d surely have fewer than the 36,000 deaths associated with motor vehicle crashes the National Safety Council reported for 2009. Distracted driving is the No. 1 offender and young adults are the No. 1 offenders, with their fatal crash rate three times higher than any other age group. But don’t think you can breathe easy just because you are over age 21.While vehicle crashes are the leading cause of death for 15- to 20-year-olds, the crashes young drivers cause kill people in all age groups. So hang up that cell-phone call, stop texting in the intersection and buckle that seat belt, all of which can reduce your death risk considerably. Oh, and don’t drink and drive. Alcohol is involved in about 32 percent of fatal crashes across the board.
The 42,000 annual deaths noted above include some 5,000 annual pedestrian fatalities — most the result of motor-vehicle incidents — and several hundred fatalities attributed to vehicle/bicycle collisions, according to the Centers For Disease Control.

One More: Drowning (2,000 annual deaths)

Drownings result in some 2,000 annual deaths in the United States.
Photo credit: Pics 721/Shutterstock.com

The adage is true: children can, in fact, drown in as little as 1 inch of water. Add an unmanned, unfenced and much deeper swimming pool into the equation and you have yourself a very deadly mix. Approximately 2,000 people drowned in 2009, the National Safety Council reports, with the Centers for Disease Control noting that drowning is the leading cause of injury death for children ages 1 to 4. Life jackets, pool fences and knowing CPR can help save lives, as can taking a gander around the home for other drowning hazards. Bathtubs — even those with baby seats or supportive devices — pose a huge risk, as do buckets, hot tubs, ice chests containing melted ice and toilets. That childproof toilet lid latch is not a joke. Drowning hazards outside the home include irrigation ditches, wells, fountains, fish ponds and even a small and shallow post hole, provided it has at least 1 inch of water.

Postscript: Accidental Shootings (600 annual deaths)

Accidental shootings cause some 600 deaths each year in the U.S.
Photo credit: Gualberto Becerra/Shutterstock.com

Kids and guns don’t mix, especially when those guns are carelessly left in unlocked cabinets or even in plain view. Accidental shootings resulted in 642 deaths in 2009, placing them seventh on this list. Firearms are the second-leading cause of non-natural deaths for kids, typically from a gun the kid finds somewhere around the house, according to a University of Utah report that mentioned additional horrific statistics. About two-thirds of accidental shooting deaths happen in the home, with the kid shooting himself to death in 45 percent of the cases and friends or family members pulling the trigger in the remainder. More than 50 percent of American households have a gun in the house, and, in one survey of evidently careless families, 10 percent said they had loaded firearms in unlocked locations that were easily accessible to kids. There is obviously a need to keep guns in locked, inaccessible and child-resistant locations and store them unloaded.

lunedì 16 giugno 2014

SOLE E BAMBINI:DECALOGO CI VEDIAMO IL 18 GIUGNO? TEATRO DELLA GIOVENTU'

IL giorno 18 giugno alle ore 18 presso il Teatro della Gioventù in Via Cesarea 16 incontro: SCEGLI IL SOLE PER AMICO (vedi locandina)
I lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle temperature elevate, per questo, quando fa molto caldo, bisogna evitare di portarli in locali chiusi surriscaldati e scarsamente ventilati (rischio di colpo di calore) o, peggio ancora, lasciarli incustoditi nell’automobile parcheggiata al sole: la temperatura all’interno di un’automobile può salire rapidamente e l’ipertermia nel bambino può verificarsi in soli 20 minuti.
La maggior parte delle vittime di ipertermia ha un’età compresa tra 0 e 4 anni. Se si portano i bambini all’aperto bisogna pensare a proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata), utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapi e crema solare. (rischio anche di colpo di sole).
Una protezione ancora più efficace la si ottiene lasciando i bambini all'ombra, soprattutto durante le ore 11. 00 - 18.00. I danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi per i lattanti e i bambini piccoli.
Durante le ondate di caldo, inoltre, occorre dedicare particolare attenzione ai bambini che hanno già qualche problema di salute: malattie cardiache, circolatorie, respiratorie e asma, perché sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo e ai valori elevati di ozono.
Ricordarsi infine che diarrea e patologie del sistema nervoso aumentano il pericolo di ipertermia e di disidratazion (Dal Ministero della Salute)



10 REGOLE DA SEGUIRE PER UN SOLE SICURO

1. Proteggere il neonato. Evitare l'esposizione diretta nei primi 6 mesi e limitarla il più possibile nei mesi successivi. La carrozzina piò essere all'ombra in modo che gli occhi non guardino in direzione del sole. La testa va sempre coperta con un cappellino di cotone e gli indumenti vanno regolati a seconda della temperatura. Attenzione: anche all'ombra il bambino, per il riverbero del sole, corre il rischio di scottature, quindi non tenetelo a lungo sotto l'ombrellone e mai nelle ore più calde.

2. Curare l'alimentazione. con il caldo il bambino perde molti liquidi, attraverso il sudore, che vanno reintegrati per evitare i rischi di disidratazione. Bisogna quindi offrire al piccolo un'alimentazione ricca di liquidi e di sali minerali.

3. Scegliere l'ora migliore. Le ore indicate per l'esposizione al sole del bambino sono quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio.  Evitare le ore dalle 11 alle 17-18. Occorre, poi, proteggere sempre il bimbo indipendentemente dal tempo atmosferico, si può ustionare anche sotto un cielo coperto di nuvole.

4. Non dimenticare gli occhi. Se il bimbo è piccolo deve indossare un capellino con visiera. Se, invece, ha già un età per portare gli occhiali da sole, questi devono avere un filtro solare di ottima qualità (marchio CE). per evitare che i raggi ultravioletti possono provocare dei danni alla retin. La cosa migliore è quella di abituarli di indossare degli occhialini da sole, proprio come mamma e papà. È importante utilizzare un prodotto di qualità e non acquistare i primi che capitano su una bancarella.

Quali sono le lenti più adatte?
Gli occhiali da sole devono avere delle lenti scure che garantiscano la massima protezione dei raggi ultravioletti. I colori consigliati sono marrone grigio o verde, mentre quelli gialli o rossi o fucsia a non sono in grado di proteggere l'occhio. Le lenti devono essere leggere ed infrangibili, di materiale plastico. La montatura deve essere leggera robusta e confortevole e ben centrata rispetto agli occhi. Per avere tutte queste caratteristiche è sempre meglio rivolgersi ad un ottico.
4.  

5. Schermare la pelle.  Nei primi giorni di vacanza, quando la pelle ancora molto chiara e non è ancora pronta a difendersi, è utile coprire i bambini con una maglietta di cotone e anche un cappellino. Questo per evitare che i raggi colpiscono direttamente la pelle.   Occorre applicare sulla pelle del bimbo un prodotto solare con filtro che protegga dall'azione dei raggi Uva e Uvb. Nei prodotti per l'infanzia il fattore di protezione dagli Uvb è in genere molto alto. Il prodotto solare va applicato con abbondanza su tutte le parti esposte, prima dell'esposizione al sole, almeno 30 minuti prima

6. Il prodotto di protezione va applicato più volte al giorno, si consiglia ogni 2 ore, specie se il bimbo entra ed esce continuamente dall'acqua. Non bisogna, inoltre, dimenticarsi di adottare altre precauzioni: la sera dopo il bagnetto occorre spalmare su tutto il corpo del piccolo un prodotto idratante doposole specifico per l'infanzia.

7. Non trascurare l'abbigliamento. Non coprire troppo il bambino.

8. Esposizione graduale. I pericoli maggiori di scottatura e di accumulo delle radiazioni sono legati alla vacanza breve, soprattutto al fine settimana. L'organismo, infatti, ha bisogno di tempo per adattarsi al cambiamento di clima e alla pelle servono parecchie ore per mettere in attoi meccanismi di difesa, cosa che in uno ,due giorni, non è possibile; a maggior ragione in un bambino piccolo le cui difese sono ancora imperfette.

9. Mettere il bimbo spesso all'ombra (sotto i 12 mesi sempre). Quando si sceglie il luogo delle vacanze, occorre valutaresempre che ci sia la possibilità di mettere spesso il bimbo all'ombra. per questo il luogo ideale dove trascorrere le vacanze è la pineta, ma va bene pure la spiaggia purchè attrezzata con spazi d'ombra idonei.

10.          Scottature. Malgrado tutte le precauzioni, il bimbo può scottarsi e addirittura avere la febbre. In questo caso bisogna portarlo subito dal medico. In caso di colpo di sole e colpo di calore bisogna portarlo in un luogo fresco e dargli da bere acqua a piccoli sorsi, tenendolo sdraiato.
Alberto Ferrando

sabato 17 maggio 2014

10 REGOLE PER IL SOLE: ATTENTI ALLE USTIONI E...OCCHIALI

10 REGOLE DA SEGUIRE PER UN SOLE SICURO

  1. Proteggere il neonato. Evitare l'esposizione diretta nei primi 6mesi e limitarla il più possibile nei mesi successivi. La carrozzina piò essere all'ombra in modo che gli occhi non guardino in direzione del sole. La testa va sempre coperta con un cappellino di cotone e gli indumenti vanno regolati a seconda della temperatura. Attenzione: anche all'ombra il bambino, per il riverbero del sole, corre il rischio di scottature, quindi non tenetelo a lungo sotto l'ombrellone e mai nelle ore più calde.

  2. Curare l'alimentazione. con il caldo il bambino perde molti liquidi, attraverso il sudore, che vanno reintegrati per evitare i rischi di disidratazione. Bisogna quindi offrire al piccolo un'alimentazione ricca di liquidi e di sali minerali.

  3. Scegliere l'ora migliore. Le ore indicate per l'esposizione al sole del bambino sono quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio. Occorre, poi, proteggere sempre il bimbo indipendentemente dal tempo atmosferico, si può ustionare anche sotto un cielo coperto di nuvole.

  4. Non dimenticare gli occhi. Se il bimbo è piccolo deve indossare un capellino con visiera. Se, invece, ha già un età per portare gli occhiali da sole, questi devono avere un filtro solare di ottima qualità (marchio CE).

  5. Schermare la pelle. Occorre applicare sulla pelle del bimbo un prodotto solare con filtro che protegga dall'azione dei raggi Uva e Uvb. Nei prodotti per l'infanzia il fattore di protezione dagli Uvb è in genere molto alto. Il prodotto solare va applicato con abbondanza su tutte le parti esposte, prima dell'esposizione al sole

  6. Il prodotto di protezione va applicato più volte al giorno, specie se il bimbo entra ed esce continuamente dall'acqua. Non bisogna, inoltre, dimenticarsi di adottare altre precauzioni: la sera dopo il bagnetto occorre spalmare su tutto il corpo del piccolo un prodotto idratante doposole specifico per l'infanzia.

  7. Non trascurare l'abbigliamento. Non coprire troppo il bambino.

  8. Esposizione graduale. I pericoli maggiori di scottatura e di accumulo delle radiazioni sono legati alla vacanza breve, soprattutto al fine settimana. L'organismo, infatti, ha bisogno di tempo per adattarsi al cambiamento di clima e alla pelle servono parecchie ore per mettere in attoi meccanismi di difesa, cosa che in uno ,due giorni, non è possibile; a maggior ragione in un bambino piccolo le cui difese sono ancora imperfette.

  9. Mettere il bimbo spesso all'ombra (sotto i 12 mesi sempre). Quando si sceglie il luogo delle vacanze, occorre valutaresempre che ci sia la possibilità di mettere spesso il bimbo all'ombra. per questo il luogo ideale dove trascorrere le vacanze è la pineta, ma va bene pure la spiaggia purchè attrezzata con spazi d'ombra idonei.

  10. Scottature. Malgrado tutte le precauzioni, il bimbo può scottarsi e addirittura avere la febbre. In questo caso bisogna portarlo subito dal medico. In caso di colpo di sole e colpo di calore bisogna portarlo in un luogo fresco e dargli da bere acqua a piccoli sorsi, tenendolo sdraiato.
Alberto Ferrando


domenica 27 aprile 2014

Articoli sui giornali: Ustioni, Bici, Non mangia frutta, Non medicalizzate i bambini (Nativity)

Cari genitori

Sul Blog e a questo link http://www.apel-pediatri.org/articoli-giornali.html articoli sui bambini:
- Ustioni
- Bicicletta
- Non mangia la frutta
- Non medicalizzate i bambini. mercato sanitario dei bambini: Nativity