sabato 7 dicembre 2013

Danni da NON vaccinazione

Cari Genitori
Ribadendo che la scelta di vaccinare/non vaccinare è una scelta della famiglia adeguatamente informata e che stanno aumentando i bambini non sottoposti a vaccinazioni spesso per scelte motivate da timori e paure o da movimenti ideologici non posso non segnalarvi come iniziano ad essere segnalati sempre più frequentemente malattie evitabili con i vaccini e che aumenteranno inevitabilmente. Qui sotto: 2 casi di poliomielite in USA, epidemia di morbillo nel savonese, Casi di poliomielite in Camerun (oltre a isolamento del virus selvaggio in Medio Oriente tanto che in Israele hanno fatto vaccinazione supplementare.  E pensate che quanto avviene in qualsiasi punto del mondo può arrivare a casa nostra in un attimo con un volo. Qui sotto alcune notizie:
Alberto Ferrando




Soffocamento

Cari Genitori, 
i bambini piccoli tendono a portare gli oggetti alla bocca perché così fanno conoscenza dell’ambiente, hanno una relazione affettiva e gratificante, oltre che nutritiva, e solo in seguito impareranno altre modalità di esplorazione più “evolute”. Pertanto è indispensabile che queste attitudini del bambino piccolo siano conosciute dai genitori e non inibite ma, al tempo stesso, sia evitato che vengano lasciati a portata di mano del bambino oggetti piccoli o pezzi piccoli di oggetti più grandi che, se ingeriti o inalati possano provocare un soffocamento. Esempi di tali oggetti sono nella figura sottostante (monete, bottoni, biglie, pezzi di cibo specie se rotondi tipo acini d’uva, ecc.)
Oggetti pericolosi disostruzione pediatria soffocamento
Se però, nonostante le vostre attenzioni, il bambino ingoiasse un oggetto tale da provocare un soffocamento (cioè vi accorgete che non riesce a tossire né a piangere e diventa tutto rosso, quindi voi AVETE VISTO che ha ingoiato qualcosa, oppure lo trovate nelle medesime condizioni in un’altra stanza con, ad esempio, la scatola dei bottoni aperta e quindi potete  FORTEMENTE SOSPETTARE che abbia ingoiato qualcosa che gli impedisca di respirare) allora dovrete servirvi della manovra di espulsione del corpo estraneo che proverete a praticare al vostro bambino CHIAMANDO O FACENDO CHIAMARE COMUNQUE IL NUMERO DELL’EMERGENZA 118  per un eventuale urgente trasporto del bambino in Ospedale (imparate a chiamarlo uno-uno-otto e non centodiciotto, perché così, in caso di emergenza, lo potrà comporre anche un bambino che abbia da poco imparato i numeri). Coinvolgete nella prevenzione dell’ingestione o inalazione del corpo estraneo tutti coloro che si occupano del vostro bambino: babysitter, nonni, maestre d’asilo…  
Giorni fa una mamma ha scritto:
Ieri, in occasione del bilancio di salute dei 18 mesi, il papà del piccolo Marco mi ha fatto sapere che una settimana fa suo figlio ha avuto una crisi di soffocamento dopo l’ingestione di un pezzo di pesca. Dopo l’intervento maldestro della zia (dito in bocca..) il papà si è ricordato della manovra che, nel mio piccolo, gli avevo consigliato di fare in situazioni simili. Tutto è andato per il meglio ed i suoi ringraziamenti gli ho detto di farli ad un bravo medico, che lui non conosce e che ci stressa la vita qui e su google+…
Grazie Alberto ma grazie anche al collega Squicciarini

Con Marco Squicciarini abbiamo fatto tante cose insieme per un unico obiettivo: non leggere più di morti prevenibili.
Vi fornisco due numeri sulla mortalità (dati dei CDC del 2010 negli USA. In Italia NON abbiamo dati in quanto probabilmente il soffocamento non è codificato).
  • 0 – 1 anno: 905 morti
  • 1 – 4 anni: 134 morti
  • 5 – 9 anni: 31 morti
  • 10 – 14 anni: 48 morti
  • 45 – 54 anni: 464 morti
  • 55 – 64 anni: 613 morti
  • 65 anni in poi: 3400 morti!
NON CE N’È A SUFFICIENZA PER CREARE IL PROGETTO ANTISOFFOCAMENTO “ILVECCHIO E IL BAMBINO?” e stabilire alleanze tra noi pediatri CON i servizi e i colleghi dell’adulto?
In Italia, in particolare, si stima che ogni anno muoiano in tal modo oltre 50 bambini. È inoltre importante sottolineare come la manovra anti soffocamento insegni a salvare una vita da una morte evitabile e come tutte le persone, non solo i bambini, possano essere salvate.
Sappiamo che il rischio di una inalazione di un corpo estraneo esiste infatti per tutti. 
Alcuni pensano di DELEGARE, di chiamare i soccorsi, il 118 ma, in questi casi, quando arrivano i soccorso è sempre troppo tardi.
Dopo 6 minuti di perdita di coscienza avvengono esiti cerebrali permanenti.BISOGNA SUBITO AGIRE DI PERSONA! L’arrivo dell’ambulanza, in caso di soffocamento è quasi sempre tardivo. 
TUTTI DEBBONO SAPER FARE LA MANOVRA ANTISOFFOCAMENTO. È un dovere verso voi stessi, verso i vostri familiari e i vostri vicini conoscere e capire i semplici provvedimenti che, in caso d’incidente o di malore improvviso, possono essere adottati con prontezza e intelligenza.semaforo rosso antisoffocamento
- COSA NON FARE    
Non serve a nulla infilare le vostre dita nella gola del bambino allo scopo di farlo vomitare, anzi tali manovre possono spingere ancor più in basso l’oggetto e rappresentano comunque una perdita di tempo prezioso Non serve ugualmente a nulla afferrare “per i piedi” il bambino e metterlo a testa in giù come qualche inesperto vi può consigliare .
- COSA FARE Semaforo verde soffocamento
Mettete il bambino sul vostro avambraccio,come nella figura sottostante, appoggiate l’avambraccio sulla coscia e il bambino posizionato con la testa un poco in basso rispetto al tronco.
Applicate 5 colpi fra le due scapole utilizzando il palmo della mano, a distanza di un paio di secondi uno dall’altro, afferrando bene il bambino con la vostra mano. Per quanto riguarda l’intensità della forza da applicare, sappiate che la gabbia toracica del lattante è molto elastica e quindi può sopportare dei colpi piuttosto energici che hanno lo scopo di permettergli di respirare spostando il corpo estraneo. Manovre di disostruzione paccheSe la manovra non sortisce effetto, posizionate il bambino su un piano rigido a pancia in alto, come nella seconda figura con la mano sinistra estendete il capo del bambino poggiate due dita della mano destra sul torace a metà fra i due capezzoli eseguite nuovamente 5 compressioni (una ogni 2 o 3 secondi) come evidenziato dalla seconda figura sottostante. l’intero ciclo può essere ripetuto in caso di insuccesso  (da:  http://www.kataweb.salute.it)  
QUINDI ALLEGATE QUESTI FOGLI INFORMATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA CHE RIGUARDA IL VOSTRO BAMBINO, VI POTRÀ SEMPRE ESSERE UTILE ANCHE IN SEGUITO O POTRÀ ESSERE UTILE A QUALCHE ALTRO GENITORE O ADULTO
Trovate anche qui: http://andrea.sharedby.co/jTLhx5

mercoledì 4 dicembre 2013

Mi mangia, ma quanto mi mangia? Mangia troppo, troppo poco, ANORESSIA, BULIMIA, BIGORESSIA, ORTORESSIA

Cari genitori
Qui sotto due notizie di stampa di oggi. Entrambe poco edificanti
1) 1 bambino su 3 mangia davanti alla TV....COMPLIMENTI AI GENITORI :-(
2) In aumento i disturbi del comportamento alimentare fin dagli 8 anni. TRA QUESTI ANORESSIA E BULIMIA SOPRATTUTTO MA  anche Ortoressia, Bigoressia o Vigoressia, Drunkoressia (cliccate per vedere cosa sono).
UN CONSIGLIO IMPORTANTE FIN DAI PRIMI MESI: lasciate che vostro figlio mangi quello che vuole e secondo la quantità che vuole. O almeno non forzatelo a mangiare e se digiuna??? Lacsiatelo digiunare. Le basi per mangiare BENE SI VEDONO FIN DAI PRIMI ANNI DI VITA
Quanti bambini seguo che per anni non mangiano, poi diventano cicciotti e poi per tutta la vita faranno dieta, bambini, e adulti,modello palloncino (gonfio/sgonfio).
A questo indirizzo trovate un mio "vecchio" articolo "AIUTO NON MI MANGIA" Leggetelo e fatelo leggere ai nonni, alle tate....e anche negli asili e scuole OVE IN ALCUNI CASI SI INSISTE PER FAR MANGIARE I BAMBINI O SI DA' IL PRIMO DUE-TRE VOLTE

1) Mangiare o guardare la televisione. Bisogna scegliere, dal momento che la proliferazione di schermi nella nostra vita e' un problema che influenza l'alimentazione dei bambini. Uno studio francese realizzato dall'Unione di alimenti per l'infanzia (Ccfjs) ha invece rilevato che quasi un bambino su tre mangia davanti a uno schermo, un'abitudine che spinge i ragazzini a ingurgitare piu' cibo.
La ricerca, commissionata da una grande multinazionale, e' stato condotta intervistando 1.188 madri di bambini di eta' compresa tra 15 giorni e tre mesi.
Secondo il rapporto il 15% dei neonati da quindici giorni a tre mesi mangia gia' davanti alla tv. Una percentuale che aumenta con l'eta' e sfiora il 30% considerando la fascia 0-3 anni. Il bambino che mangia concentrando la sua attenzione su uno schermo - scrive il pediatra Alain Bocquet nello studio - e' portato a consumare piu' cibo, perche' ingurgita i bocconi meccanicamente senza assaporare il pasto. 2) Anoressia e bulimia, ma anche disturbi minori come ortoressia o bigoressia, sono in costante crescita: in Italia due milioni di giovani soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Non solo, le patologie di tipo anoressico e bulimico rappresentano, per i giovani, la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Il 40% di questi problemi si manifesta tra i 15 e i 19 anni, ma e' presente gia' a 8-12 anni. Inoltre i genitori tendono a sottovalutare fenomeni come la dieta e il vomito pensando che possano rappresentare un rimedio adeguato alla gestione del peso corporeo. Per questa ragione, la Sima, Societa' italiana di medicina dell'adolescenza ha organizzato a Bologna, un corso nazionale. Un meeting che chiama pediatri, psicologi, ma anche endocrinologi, ginecologi, esperti in malattie metaboliche e diabetologia, dietetica, scienza dell'alimentazione a confrontarsi con un problema sempre piu' pressante e a discutere dei numerosi fattori di rischio, oltre che l'occasione per presentare la 'Monografia sui disturbi del comportamento alimentare negli adolescenti'. Una scelta, quest'ultima, che nasce dal fatto che "vi e' una sottostima del fenomeno clinico, relativo soprattutto al mancato riconoscimento di quei disturbi che costituiscono, spesso, la causa d'ingresso, non riconosciuta verso comportamenti patologici strutturati", spiega il presidente della Sima Piernicola Garofalo. "Tra gli aspetti di salute pubblica ed adolescenziale, un aspetto che sta crescendo a dismisura, sia per l'entita' sia per le comorbidita' associate, e' il disturbo del comportamento alimentare", spiega il presidente della Sima. Cosa si intende per disturbo alimentare? "Non soltanto l'anoressia o la bulimia, che sono notoriamente piu' rilevabili, ma tutte quelle forme che costituiscono la porta d'ingresso e che chiamiamo minori, come ortoressia o bigoressia e che possono poi esitare in un disturbo conclamato".
Si guarisce dai disturbi alimentari? "L'aspetto della guarigione e' complesso- risponde il presidente Garofalo- dipende in prima istanza dal momento in cui viene posta la diagnosi e in cui il ragazzo e' avviato a un trattamento terapeutico. Prima si interviene, maggiore e' la probabilita'. Nei casi avanzati, purtroppo, i dati non sono del tutto incoraggianti. Ecco perche' bisogna battersi per una diagnosi precoce e una gestione oculata e tempestiva".
Importante e' anche tenere conto dei segnali che possono caratterizzare l'insorgenza di un disturbo del comportamento alimentare, come la preoccupazione per il cibo e il peso, una dieta eccessiva, il conto delle calorie, la tendenza a pesarsi piu' volte al giorno. E ancora, la nascita del senso di colpa e di vergogna sull'alimentazione, i comportamenti bulimici e di eliminazione, il sentirsi grassi pur avendo un peso normale, l'eccessiva attenzione all'esterriorita', l'ipersensibilita' verso qualsiasi tipo di critica, repentini cambiamenti emotivi.


Prevenzione e presa in carico di situazioni di maltrattamento ed abuso nell’infanzia e nell’adolescenza: percorsi operativi


DOMANI MATTINA:PRESENTAZIONE LINEE GUIDA
Prevenzione e presa in carico di situazioni di maltrattamento ed abuso nell’infanzia e nell’adolescenza: percorsi operativi
Giovedì 5 Dicembre 2013
MUNICIPIO VI Medio Ponente AUDITORIUM EX MANIFATTURA TABACCHI Via Bottino 8
Dalle ore 8,30 alle 13,00

Ore 8.30 registrazione partecipanti Ore 9.00 apertura lavori
saluti e presentazione giornata Segretario Municipale Antonella Gardella Presidente del Municipio Giuseppe Spatola Past-President del Rotary Club Mario Pestarino
INTERVENTI
Garante dell’Infanzia UNICEF A. Ferrando
Il punto di vista del serv. terr. Coordinatrice Ambito Territoriale Sociale 36 Ornella Fasce
Presentazione delle Linee Guida per operatori sociali, sanitari, scolastici, educativi Responsabile progetto Arianna e Tavolo Amaltea Maria Adele Serra
L’esperienza del GTI Medio Ponente “Da un incubo ad una realtà da sognoCoordinatrice GTI Medio Ponente Silvia Malvezzo
Attenzione ... al silenzio Dirigente Scolastico Nadia Culotta
La competenza della Polizia Giudiziaria Primo Dirigente Polizia di Stato Olga Crocco Egineta
L’importanza del ruolo del Pediatra Famiglia nella rete di protezione contro il maltrattamento e abuso del minore Giorgio Conforti
Il ruolo dell’Ospedale Pediatrico, il Pronto Soccorso dell’istituto G. Gaslini Anna Sonja Tramaglino L’attività clinica del Centro Sovradistrettuale sull’abuso ed il maltrattamento ai minori ASL 3 Genovese Liliana Pedevilla
Dibattito
Moderatore:
Stefania Alma Coord. GTI Medio Ponente Progetto Arianna
Organizzazione GTI progetto Arianna - Medio Ponente. Coordinamento: Stefania Alma, Giuseppina. Guido e Silvia. Malvezzo Referente Informatico Alessio Sommariva


convegnoarianna@comune.genova.it 

domenica 1 dicembre 2013

la salute si fa INSIEME: CON VOI E NON PER VOI

Cari genitori

Il 29-30 Novembre si è svolto a Torino il Convegno Nazionale di “Slow medicine” (www.slowmedicine.it) che non vuol dire medicina lenta ma che le scelte in medicina debbono essere oggetto di riflessione e comunicazione da parte degli operatori sanitari e dei cittadini (se malati pazienti) e altri operatori quali i giornalisti. Il 18 Dicembre all’Ordine dei Medici di Genova, alle 17,30, si svolgerà la prima riunione della SIMEC (Soc. di Medicina ecosostenibile). SIETE INVITATI TUTTI, SOPRATTUTTO I RAPPRESENTANTI DIEI CITTADINI E DEI MEDIA. Trovate su facebook un gruppo di questa neonata Società come di Slow Medicine.
LA SALUTE DI VOSTRO FIGLIO/FIGLIA NON E' "SOLO" CURARE LE MAATTIE, PREVENIRE CON I VACCINI MA E' ANCHE ,E SOPRATTUTTO, EDUCARE CON L'ESEMPIO A CORRETTO STILI DI VITA (FUMOL, ALCOL, DROGHE), A SOPRAVVIVERE NELLA GIUNGLA DEL TRAFFICO E DELLA VITA (PREVENIRE GLI INCIDENTI, IN MOLTI CASI, SI PUO'; MANTENERE E FAR CRESCERE L'AUTOSTIMA E NON MORTIFICARE, SAPER AIUTARE A RIALZARSI DALLE FRUSTRAZIONI CHE FANNO PARTE DELLA VITA (RESILIENZA).
Queste iniziative  hanno una base comune: per la salute stabilire una alleanza tra operatori sanitari, cittadini, media (giornali, TV ecc.) ma non solo anche magistrati, politici, amministrativi. Per una vera medicina veramente olistica, centrata “sulla persona” che sceglie in autonomia cercando di non essere influenzata da scelte di altri: PRINCIPALMENTE DALLA DROGA E DALLA DIPENDENZA PIU' GRANDE CHE ABBIAMO:LA PUBBLICITA’  E LA SPINTA AL MATERIALISMO E AL BENE ECONOMICO (induzione di consumo di alimenti, di mode,di farmaci di esami spesso inutili, se non dannosi). Una medicina  definita da slow Medicine “sobria, “rispettosa” e “giusta”  (*vedete sul sito le defiznioni di questi 3 parole) che si basa sulla relazione tra persone (operatori e cittadini e mass media) e ove l'informazione più completa e accurata è l'unico modo  per stabilire una alleanza con i cittadini per le scelte della loro salute. I principali determinanti della salute non sono gli esami e i farmaci ma gli stili di vita e quando si deve o si vuole fare un esame medico o una terapia (o una dieta o uno sport) bisogna sapere (informazione) da un operatore sanitario (comunicazione) quali scelte fare.  Ci sono esami o a terapie che non danno nessun beneficio, diete e alimenti dannosi, sport da affrontare con metodo. Per esempio  fare uno screening per l'identificazione di malattie che non possono essere curate, o a un intervento chirurgico non indispensabile. Oltre al medico che deve informare spetta  allo stesso cittadino/ paziente, se il medico non lo fa spontaneamente, chiedere: sapere che si ha il diritto di sapere, e saper fare le domande appropriate è un aspetto fondamentale dell'alleanza per una cura di qualità che tutti i cittadini devono cercare» scrivono gli autori di Slow Medicine, i l libro scritto da alcuni fondatori del movimento (e dicui consiglio caldamente la lettura. Non a caso infatti gli studi hanno dimostrato che i medici e i loro famigliari si sottopongono molto meno della popolazione generale a interventi chirurgici e ad esami, proposti invece con maggiore facilità al resto della popolazione.
Un esempio? ...7 luoghi comuni da sconfiggere! (Antonio Bonaldi, presidente di Slow Medicine ha elencato i 7 luoghi comuni da smantellare perchè non suffragati dalle conoscenze scientifiche. 
E da discutere in quanto spesso,se non sempre, errati) 

1. Nuovo è meglio 

2. Tutte le procedure utilizzate nella pratica clinica sono efficaci e sicure 

3. Le nuove tecnologie risolveranno ogni problema di salute 

4. Fare di più aiuta a guarire e migliora la qualità della vita 

5. Scoprire una malattia prima dei sintomi è sempre utile 

6. I fattori di rischio (come ipercolesterolemia, ipertensione, riduzione della densità ossea etc) devono essere trattati con i farmaci 

7. Per controllare emozioni e stati d'animo è utile affidarsi alle cure mediche

·      Giusta: Cure appropriate e di buona qualità.
·      Sobria: Fare di più non vuol dire fare meglio.

·      Rispettosa: Valori, aspettative e desideri delle persone sono diversi e inviolabili.