martedì 19 luglio 2011

"Diario di una schiappa". Scheda del libro a cura di Filippo Dagnino

AUTORE: Jeff Kinney
ANNO: 2008
CASA EDITRICE: Il castoro

PERSONAGGI PRINCIPALI: Gregory Heffley, Frank Heffley, Susan Heffley, Manny Heffley, Rodrick Heffley, Rowley Jefferson,

AMBIENTE: cittadina degli Stati Uniti

LINGUAGGIO: personale

BREVE TRAMA: Gregory Heffley, chiamato più comunemente Greg, è un ragazzo di undici anni che vive in una piccola cittadina degli USA in una famiglia composta da cinque persone: il padre, Frank, la madre, Susan, il fratello maggiore, Rodrick, e quello più piccolo di nome Manny.
Greg inizia a frequentare le medie e cominciano i problemi perché il mestiere del ragazzo per lui è molto complicato.
Prima di tutto c’è la scuola: i suoi compagni sono poco socievoli, i professori molto severi (e Greg non prende dei gran voti) e poi ci sono i bulli.
Con le ragazze Greg non ha un gran successo e a completare il quadro c’è la sua famiglia.
Rodrick, suo fratello maggiore di diciotto anni, ne combina una dietro l'altra, facendo sentire Greg ancora più stupido di quello che è in realtà.
Per quanto riguarda lo sport Greg non ci sente: non pratica sport e odia l'attività fisica, mentre suo padre Frank cerca sempre di convincerlo ad andare un po' a correre.
Greg preferisce giocare ai videogiochi o vedersi con un suo amico un po' strampalato, Rowley, che, comunque, riesce sempre ad andare meglio a scuola e ad aver successo con le ragazze.
Insomma, Greg non è proprio un ragazzo modello, ma prende la vita con molta serenità e cerca anche di divertirsi il più possibile: è questo, infatti, il messaggio dell' autore “divertirsi, con intelligenza e responsabilità, finchè si può”-

COMMENTO PERSONALE: “Diario di una schiappa” sono innanzitutto una trilogia dedicata al triennio delle medie inferiori ( uno per ogni anno).
Sono molto divertenti, scorrevoli nella lettura perché accompagnati anche da bei fumetti e direi molto attuali. I libri infatti, tra una battuta ed un’avventura, toccano comunque problematiche come il bullismo, la dipendenza da videogiochi, cellulari, televisione e la necessità di continuo protagonismo da parte della nostra generazione.

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