domenica 18 settembre 2011

servizi asilo in appalto

Ricevo questa mail da una mamma a cui ho risposto:


Che dire?  E' triste vedere svendere quanto si ha, e di non investire nell'ottica di un risparmioa breve termine.
Giro anonimizzata la sua mail ad altri per sollecitare una discussione e sperare di modificare qualcosa

Un Caro Saluto

Alberto Ferrando


Le scrivo per portare la sua attenzione sulla situazione che si sta delineando negli asili nido comunali, considerato quanta attenzione e sensibilità dimostra nei confronti dei diritti dei più piccoli.
 
Abbiamo infatti appreso durante la riunione di inizio anno scolastico all'asilo nido Villa Stalder che il Comune ha intenzione di esternalizzare una parte del servizio.
Chi di noi ha già avuto modo di frequentare il nido l’anno passato, conosce l’elevatissimo livello qualitativo fornito, e sa che questa qualità si ha soprattutto grazie ad un personale preparato, esperto ed altamente motivato, caratteristiche indispensabili nell’interagire positivamente con bambini così piccoli.
I nostri bambini nel tempo hanno imparato a riconoscere nelle proprie educatrici – e in tutto il personale che con loro collabora – dei veri e propri punti di riferimento, quasi come fossero persone di famiglia che si prendono cura di loro, e grazie a questo crescono sereni.
Alcuni di noi hanno avuto modo di riscontrare, durante il servizio estivo, la differenza tra le nostre maestre e il poco esperto personale delle cooperative, che dai nostri bimbi è oltretutto spesso visto come estraneo. Inutile dirLe che bambini così piccoli hanno bisogno di continuità nelle persone che si prendono cura di loro, cosa che non può avvenire con il personale di una cooperativa, che a causa della precarietà e del pessimo trattamento economico resta il minor tempo possibile.
Al momento pare che i più colpiti saranno proprio i più deboli: i piccoli disabili vedranno il servizio di appoggio completamente affidato a cooperative esterne. Inoltre verrà richiesto alle maestre rimanenti di essere "mobili" tra una struttura e l'altra per coprire le assenze, rischiando di minare la continuità di cui si parlava prima. Ma non è detto che la situazione non possa peggiorare: si è già parlato di affidare intere strutture oppure gli orari aggiuntivi alle cooperative.
E' triste vedere come gli effetti di una crisi economica causata dagli adulti ricada infine sui più piccini.

6 commenti:

  1. Cara mamma, leggere la tua lettera sul blog, mi ha intristito.. le mie due bimbe hanno frequentato villa stalder dal nido alla scuola materna..Sono legata a Villa Stalder con particolare affetto. Quando ho inserito Alice a 15 mesi, un pò timorosa, ho capito dal primo giorno di aver fatto la scelta giusta.. affidavo Alice, non solo a persone competenti, ma a vere e proprie seconde mamme, e mi riferisco non solo alle maestre ma anche al personale di appoggio.. per mia figlia erano tutte maestre quindi la cuoca era la maestra della cucina, chi la portava in bagno era la maestra del bagno e così via..Anche l'asilo estivo era interamente lasciato al personale di villa stalder.. Credo che Villa Stalder fosse un'eccellenza, voluta e mantenuta dalla dottoressa Doriana Allgri ed è un peccato che per "miopia" non si esporti questo modello anzichè rovinarlo.. Se avrai la fortuna di scendere alla materna di Villa Stalder.. beh troverai lo stesso calore e la stessa passione..
    Paola

    RispondiElimina
  2. Sì, è davvero triste che si voglia rovinare qualcosa che funziona. Anch'io ero timorosa quando ho inserito Lorenzo a soli 8 mesi, ma ho capito presto che ero stata molto fortunata a riuscire ad entrare proprio lì. Quest'anno le maestre e il personale di appoggio non sono in numero adeguato, tanto che si stanno rimandando gli inserimenti. Maestre che lavoravano da anni nella struttura, cui i bambini erano affezionati sono state mandate via. C'è tanta amarezza sia tra il personale, che nonostante tutto continua a lavorare con la passione di sempre, che tra i genitori.
    Ci siamo attivati per chiedere spiegazioni all'amministrazione comunale.
    Grazie
    Roberta mamma di Lorenzo

    RispondiElimina
  3. Sì, è davvero triste che si voglia rovinare qualcosa che funziona. Anch'io ero timorosa quando ho inserito Lorenzo a soli 8 mesi, ma ho capito presto che ero stata molto fortunata a riuscire ad entrare proprio lì. Quest'anno le maestre e il personale di appoggio non sono in numero adeguato, tanto che si stanno rimandando gli inserimenti. Maestre che lavoravano da anni nella struttura, cui i bambini erano affezionati sono state mandate via. C'è tanta amarezza sia tra il personale, che nonostante tutto continua a lavorare con la passione di sempre, che tra i genitori.
    Ci siamo attivati per chiedere spiegazioni all'amministrazione comunale.
    Grazie
    Roberta mamma di Lorenzo

    RispondiElimina
  4. Il secolo ieri è uscito con un articolo sulla questione:

    http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/09/19/AOvZJs5-maestre_comunali_presidio.shtml

    Luca

    RispondiElimina
  5. Alcuni genitori dell'asilo nido Villa Stalder ed io abbiamo mandato una richiesta di spiegazioni all'assessore. E' arrivata la risposta.

    23 sett
    Gentili genitori,

    la prossima settimana questo Assessorato insieme alla Direzione Politiche Educative inoltreranno una lettera aperta a tutte le famiglie dei piccoli/e utenti dei Nidi e delle Scuole Infanzia comunali per esporre il perché e il come di quanto il Comune sta facendo per garantirne l'avvio e il regolare svolgimento dell'anno educativo e scolastico.

    Ringraziandovi per la sollecitudine e l'attenzione che dimostrate verso i nostri servizi, invio i migliori saluti.

    Paolo Veardo

    22 sett
    Ci dispiace di non avere ancora ricevuto una risposta alla nostra richiesta diinformazioni e aver dovuto apprendere dai giornali che l’Amministrazioneinsiste nell’intenzione di privatizzare una parte del servizio educativo discuole d’infanzia e asili nido lasciando senza lavoro decine di personequalificate, vincitrici di concorso e già conosciute dai nostri bambini.
    Le chiediamo quindi nuovamente le ragioni di una scelta che va a discapito della qualità del servizio.
    Distinti saluti
    Roberta Da Prato

    19sett
    Siamo un gruppo di genitori di bambini che frequentano l’asilo nido Villa Stalder, e siamo molto preoccupati per l’eventualità, sempre più concreta, che una parte del servizio venga esternalizzata.

    Chidi noi ha già avuto modo di frequentare il nido l’anno passato, conoscel’elevatissimo livello qualitativo fornito, e sa che questa qualità si hasoprattutto grazie ad un personale preparato, esperto ed altamente motivato, caratteristiche indispensabili nell’interagire positivamente con bambini così piccoli.

    Inostri bambini nel tempo hanno imparato a riconoscere nelle proprie educatrici– e in tutto il personale che con loro collabora – dei veri e propri punti diriferimento, quasi come fossero persone di famiglia che si prendono cura diloro, e grazie a questo crescono sereni.

    Alcuni di noi hanno avuto modo di riscontrare, durante il servizio estivo, ladifferenza tra le nostre maestre e il poco esperto personale delle cooperative,che oltretutto è spesso visto dai nostri bimbi come estraneo.

    Temiamo che questa situazione – di cui non capiamo il vantaggio economico perl’Amministrazione – possa diventare la norma, e che colpisca chi più ha bisognodi un servizio di qualità e di competenza (vedi appoggio ai disabili).

    Quindi le chiediamo quali siano le intenzioni della Vostra Amministrazione percontinuare a garantire un servizio d’eccellenza.

    Cordiali saluti

    Roberta Da Prato

    RispondiElimina
  6. Ricevo da una mamma che è anche una delle educatrici lasciate a casa questa dettagliata spiegazione della situazione.

    A luglio, in seguito ad un cavillo della finanziaria che inserisce
    nella voce "personale" anche le spese relative al personale di AMIU, AMT e
    ASTER, il comune sfora il 40% delle spese che per il patto di stabilità devono
    essere effettuate per il personale di un Comune (altrimenti Genova era al 36%
    perché non ha mai fatto troppe assunzioni) portandolo al 47%. Questo fa si che
    ora il comune non può più assumere nessuno, per nessun ruolo.
    Ad agosto la Gelmini invece assume per lo Stato, pescando da una vecchissima
    graduatoria, tante maestre per le scuole dell'infanzia statali, molte delle
    quali attualmente dipendenti del Comune e lavoranti in scuole infanzia comunali
    e nidi.
    Il comune di Genova (e non solo) si trova quindi all'improvviso con 47 maestre di scuola dell'infanzia e 37 dei nidi in meno, ma nella condizione di non poterle sostituire per non violare il patto di stabilità.
    I sindaci dei grandi comuni coinvolti in questo caos hanno scritto ai ministri Tremonti e Gelmini, per ottenere una deroga al patto di stabilità almeno per i servizi 0/6, in quanto servizi essenziali
    (http://cittadimilano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=%2Fwps%2Fwcm%2Fconnect%2FContentLibrary%2Fgiornale%2Fgiornale%2Ftutte+le+notizie%2Fsindaco%2Fscuola_letteragelmini_tremonti
    ).
    Purtroppo ad oggi non ha portato a nulla (credo che attualmente ci sia una richiesta alla corte costituzionale di valutare l'eventuale incostituzionalità della
    situazione..).
    Di tutto questo quasi non si parla, nessuno è andato dalla Gelmini a chiedere
    perché visto che ha assunto per le scuole infanzia statali, non ha poi cercato
    di aiutare i comuni che si trovano nel casino che ha creato (basterebbe
    togliere le società di cui ti parlavo dalla voce "personale del comune" nella
    quale le ha inserite credo Brunetta con l'ultima manovra...).
    Il comune dal suo canto di certo non sta alzando la voce, ma affida il tutto alle coop...


    Ciao
    Roberta

    RispondiElimina