Cari amici,
questa vignetta è strepitosa... divertente ma al tempo stesso molto amara..Io ricordo che davo del "lei" alla mia maestra e non sapevo neanche il suo nome, era la signora maestra.. Era dolce, gentile ma mai ci saremmo permessi, noi alunni, di andare oltre..
Noi oggi siamo genitori, cresciuti nel segno del rispetto e dell'autorità, perchè non siamo riusciti a trasmettere questi valori ai nostri bimbi?
Paola
E' un bello spunto, Paola, che da insegnante, mi si offre alla meditazione ogni giorno. Sì, meditazione, perché quando esco da certe classi è l'unica cosa che mi salva dalla follia, o dall'ira funesta. La risposta che mi dò è diversa di volta in volta, ma un fil rouge c'è sempre. Come genitori, la maggior parte di noi non riconosce profondamente l'autorità, nemmeno la nostra. Per contrasto forse rispetto ai nostri genitori, che ci zittivano sempre, e, pur amandoci, ci facevano sentire sempre e comunque l'ultima ruota del carro, oggi ai nostri figli diamo l'impressione - da un lato - di potere decidere tutto: che sport fare, che cosa guardare alla TV ( che magari, per inciso, hanno in camera, cosa a mio parere abominevole), come vestire, dove andare in vacanza, quando e come farsi ricaricare il cellulare... . Dall'altro, invece, li trattiamo come poppanti, non in grado di un vero pensiero, o indegni delle nostre vere attenzioni (che a volte passano anche per un brutto volto a scuola, grande campanello fungene da richiesta di attenzioni). Le nostre risposte non sono in questi casi sempre adeguate: ce la prendiamo con loro, pretendiamo, sgridiamno, puniamo...oppure ce la prendiamo con gli insegnanti, con i compagni, con il governo....Insomma, o miniamo la nostra di autorevolezza (perché seguire i figli nello studio e invogliarli è nostro compito) o quella degli altri, incapaci, a nostro pensare, di "interessare e stimolare" i nostri piccoli genietti.
RispondiEliminaE' naturale, parlo per iperboli. Esistono ancora i ragazzi educati, che si applicano con piacere e danno soddisfazione a mamme e papà (oltre che agli insegnanti). Ma sono davvero pochi, troppo pochi. E la colpa, oltre che delle persone che hanno a casa, è sicuramente anche degli stimoli negativi che ricevono (ancora una volta) dagli adulti del mondo esterno....Perché,lasciatemelo dire, se la TV è piena zeppa di ignoranti, maleducati e improvvisati che guadagnano con una serata quello che un laureato guadagna in due mesi....beh, hai voglia, a parlare di valore dello studio e della cultura!!!! Quando ero piccola, c'era forse più ipocrisia, ma molta meno vera maleducazione. Non era facile vedere in Tv qualcuno che non sapeva fare nulla, e i film di serie B erano appunto considerati tali, non capolavori da rivalutare. I giornalisti sapevano scrivere, le ballerine ballare, i politici mantenere la dignità, almeno formalmente.
In questo senso sì, tantissimo è cambiato, e oltre alla moda, bisognerebbe rispolverare il valore della "qualità", anche se in forma "vintage". Proprio per dare un senso agli sforzi dei nostri figli, e un valore al valore (scusate il bisticcio...)