giovedì 5 gennaio 2012

MAMMA BATTE BABBO NATALE 1 – 0.


Voglio collegarmi ad un lavoro del 7 ottobre relativo alla crisi economica scritto dal Dott. Ferrando, per raccontare la mia esperienza.



Premetto che quando ero bimba, era normale scendere “in piazzetta” sotto casa, passavamo interi pomeriggi a giocare a pampano, correre in bici, giocare all’elastico, ecc


In inverno, quando non si poteva uscire, i pomeriggi scorrevano a casa di uno o dell’altro a fare i compiti, far merenda e giocare fino all’ora di cena.


Ero anche fortunata, Cinzia, mia amica e compagna di banco dalla prima elementare, abitava nell’appartamento sopra il mio.


Eravamo inseparabili, tornate da scuola, pranzavamo e poi, un giorno a casa mia, un giorno a casa sua, facevamo i compiti, mentre le nostre mamme ci preparavano la torta, i biscotti, il budino, gli struffoli e le zeppole (lei è di origine napoletana!) che buoni! sento ancora il profumo! e quando il dolce era pronto facevamo merenda e giocavamo fino all’ora di cena.


Quanto ci divertivamo!!!


Questo era possibile grazie al fatto che le nostre mamme non lavoravano. Mia madre ha smesso di lavorare quando sono nata per dedicarsi a me.


Oggi purtroppo (o per fortuna visti i tempi) noi mamme lavoriamo e siamo fuori casa tutto il giorno, i bimbi in piazzetta non scendono più, un po’ perché i pericoli sono aumentati, un po’ perché noi non siamo più li a vigilare dalla finestra, e per i nostri figli passare i pomeriggi a casa a fare i compiti e a giocare con i propri amichetti è diventata una rarità.



Visto il desiderio di Roby, il mio bimbo di 5 anni, e dei suoi amichetti, che ogni volta che li incontro mi saltano addosso per chiedermi: “Quando è che Roby viene a casa mia?!?”, quest’anno ho deciso di prendermi un giorno di ferie da dedicare a questo “progetto”.



Il 27 dicembre alle 14.00, sono andata a prendere Francy, un amichetto di Roby, per portarlo a casa nostra.



I due erano esaltatissimi già dalla sera precedente, incontenibili direi. Francy si è presentato con uno zainetto pesantissimo pieno di giochi e l’avventura è cominciata.



Hanno giocato tutto il giorno benissimo, hanno fatto merenda, ed hanno continuato a giocare fino alle 19.00, quando, la mamma di Francy è arrivata a prenderlo.



Ovviamente ci hanno fatto promettere che una sera dormiranno insieme!



Non passa giorno che Roby non mi ringrazi per questo “regalo”, e quando gli chiedono: “Allora, è venuto Babbo Natale, che cosa ti ha portato?”, lui risponde letteralmente: “Il regalo più bello me lo ha fatto la mia mamma bionda più bellissima, perché dato che sono stato bravo ha fatto venire Francy a casa mia!”



Che dire, eppure Babbo Natale lo abbiamo visto veramente a mezzanotte del 24 mentre riponeva i regali sotto l’albero; Roby ne è rimasto affascinato, ma anche terrorizzato come il nostro gatto, pronto all’attacco di quell’estraneo tutto rosso, e pacchi ne ha lasciati tanti.



Eppure è bastato un gesto semplice per far felice un bimbo di cinque anni…



Pensare che ci siamo rotti la testa per decidere i regali da scrivere sulla letterina di Babbo Natale! A saperlo, forse avrei dato ferie a Babbo Natale e risparmiato.



Con la promessa di farlo più spesso, per quest’anno il mio regalo più grande è la soddisfazione di vedere mio figlio illuminato da una felicità diversa dal solito, quasi indescrivibile.



Caro Babbo Natale quest’anno ho vinto io.



Chissà se riuscirò a battere anche la Befana!! (Spero proprio di si)




Mamma Daniela





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