Ciao
Alberto sono la mamma di C. al
nido c'è stato un caso di pediculosi
le
maestre dicono che tutti i bimbi dovrebbero fare la profilassi
una
mamma diceva che il suo pediatra le ha detto di non fare niente finchè non
escono i pidocchi perchè sarebbe inutile
tu
come la pensi? eventualmente dobbiamo fare qualcosa anche noi? (e il
gatto?!?!!!!)
grazie. Simona
Qualcosa da leggere. Sinteticamente:
1)La profilassi NON ESISTE: esiste una terapia che
va fatta SOLAMENTE se uno ha i pidocchi (anche se si potrebbe , leggi articolo,
fare una terapia manuale). I prodotti per la profilassi servono solo per
vendere. NON ESISTONO PROVE CHE FUNZIONINO.
2) NON FARE TEARAPIE E' CORRETTO. NON FARE NIENTE
NO: bisogna controllare i capelli dei bambini e cercare le uova (lendini) a
distanza di 1 cm dal cuoio capelluto. Passare un pettine fine per cercare
eventuali animaletti vivi
3) Nessuna terapia In famiglia se non avete i pridocchi
4) Al gatto non fare nulla perchè i pidocchi non
amano gli altri anImali di compagnia
Infine VI SEGNALO CHE:
ci sono alcune segnalazioni di
aumento della incidenza di tumori (Leucemie, linfomi) in bambini sottoposti per
lungo periodo a trattamenti con antipediculosici del gruppo dei pesticidi
(malathion e, permetrina, ecc.) http://ehp03.niehs.nih.gov/article/info:doi/10.1289/ehp.10596
e qui sotto:
Qualche notizia su
un insolito animale da compagnia: il pidocchio
Sono iniziate
varie segnalazioni e anno dopo anno il problema è sempre più frequente. Tanto
frequente che un famoso pediatra ha ipotizzato che se un bambino in età scolare
non si "prende" i pidocchi potrebbe essere affetto da un disturbo del
comportamento (disturbi del gruppo di malattie tipo autismo) in quanto i
pidocchi NON saltano e si prendono se sono a contatto le teste dei bambini.
Questo implica gioco a stretto contatto. Battute, o quasi a parte trovate
spiegazioni sul mio sito: www.ferrandoalberto.it (o www.ferrandoalberto.eu) (indirizzo
diretto: http://www.ferrandoalberto.com/Collegamenti/pidocchi.htm )
e qui sotto.
In estrema
sintesi:
1) I pidocchi
adorano il pulito quindi non vergognatevi se Vostro figlio/a li avesse
2) Non servono a
nulla le terapie preventive (anzi possono avere effetti collaterali di
allergie)
3) Serve i
controllo frequente dei capelli alla ricerca di lendini
4) Le lendini
(uova) sebrano forfora ma non si staccano agevolmente dai capelli da prendere
in considerazione sono quelle vicine al cuoio capelluto (massimo 1 cm). Se sono
più lontane sono gusci vuoti
5) NON FATE LA
TERAPIA PREVENTIVAMENTE: rischiate allergie e di determinare resistenza del
pidocchio.
6) La terapia va
fatta con uno dei vari preparati e soprattutto con tanta calma. Buoni risultati
anche con la terapia fisica e nuovi prodotti non tossici (vedi in fondo
all'articolo)
7) Per la scuola
hanno trovato una soluzione all'italiana: il bambino può rientrare dopo
certificato del medico che attesta che è stata fatta terapia disinfestante:
siccome non siamo attrezzati a fare shampoo ecc si attesta quanto dice il
genitore. IN CONCLUSIONE CONTROLLATE LA TESTA DEI VOSTRI FIGLI.
Trovare lendini o
gusci di lendini non prova che ci sia una infestazione in atto.
Un trattamento
con insetticidi andrebbe intrapreso solo al reperimento di insetti vivi.
Non si
dovrebbe fare profilassi con insetticidi.
I metodi fisici (wet combing) e i metodi
alternativi (Dimeticone, schiume soffocanti), possono essere anche più efficaci
dei pediculicidi.
Non ci sono prove scientifiche che i pidocchi possano essere
trasmessi dal vestiario, né che lavare lenzuola e vestiti, o trattare con
insetticidi cuffie, cappelli o mobilio, sia utile per eradicarli.
L’uso
dell’aceto non ha prove scientifiche a sostegno.
Il vero problema è il
controllo e l’eventuale trattamento dei contatti con una stretta collaborazione
tra famiglia, scuola e pediatra.
Prof. Alberto Ferrando
Pediatra di famiglia
Cellulare 3388687583
Prof. a contratto in Pediatria ambulatoriale
Vice Presidente Ordine dei Medici della Provincia
di Genova
Pres. Fed. Reg. Ordini dei Medici della Liguria
Vice Presidente Ass. pediatri LIguri (APEL)
Vice Presidente Soc. Italiana di pediatra, sez.
ligure (SIP)
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