sabato 22 dicembre 2012

LE BASI DI UNA EDUCAZIONE SUFFICIENTEMENTE BUONA - 6 E ULTIMA PUNTATA: L'ADOLESCENZA

Cari Genitori

Con questo articolo sulle regole pedagogiche si conclude, arrivati alla adolescenza, il ciclo di consigli tratti dal Pedagogista Daniele Novara. Trovate i consigli per le altre età nei post precedenti.
Si conclude anche l'invio di mail informative da parte mia anche se le mailing rimarranno in funzione ma esclusivamente per comunicazioni di servizio attinenti orari e funzionamento e iniziative dello studio.
Potrete comunque trovare notizie sul blog ferrandoalberto.blogspot.com e sul sito www.ferrandoalberto.eu


BUON NATALE E BUONE FESTE a tutti e ne approfitto per inviare una caro ringraziamento ai tanti  che hanno dimostrato riconoscenza alla attività svolta, oltre che dal sottoscritto, dal personale di studio.

Alberto Ferrando


Notate come l'adolescenza è un periodo lungo. Novara parla di 24/25 anni ma penso che il periodo si stia allungando, soprattutto per noi maschi :-)


L’ADOLESCENZA: L’importanza dei riti
Secondo le teorie tradizionali l’adolescenza si concludeva biologicamente attorno ai 19 anni. Adesso nuove teorie, sulla base delle scoperte delle neuroscienze che hanno osservato l’aumento della massa cerebrale fino ai 24/25 anni, tendono a posticiparla anche dal punto di vista biologico.
Culturalmente noi viviamo in una società dell’adolescenza. Le tendenza narcisistiche ci trattengono nell’adolescenza, il mondo adulto non ha solo paura di invecchiare ma pare non voler proprio crescere. Spesso i genitori si comportano come i figli, condividono attività e interessi. Gli stessi insegnanti si vestono come i loro alunni.
Una volta l’età dei ragazzi e delle ragazze era quella dei “pantaloni corti”, poi si cresceva e si diventava adulti. Oggi i riti di passaggio, come l’acquisizione di un nuovo abbigliamento, non esistono più: sono scomparse le iniziazioni all’età adulta. Forse solo il fatto di prendere la patente segna il passaggio alla maggiore età.
In una società come la nostra, l’adolescenza ha una valenza così importante perché è quella fase della vita in cui hai ancora tutte le possibilità aperte davanti a te, mentre nell’età adulta hai preso le tue strade e hai fatto le tue scelte. Se la logica narcisistica vuole farci credere che tutto sia possibile, è chiaro che diventare adulti appare come una bella fregatura!
Dal punto di vista evolutivo l’adolescenza è una conseguenza dell’infanzia, anche se presenta caratteri diversi. È quindi necessario mantenere una posizione di fermezza educativa se si vuole evitare di perdere il controllo dei figli. Lo stile però che deve caratterizzare questa fase, come la precedente, è quello della negoziazione, senza preoccuparsi troppo se i ragazzi e le ragazze si confidano o meno coi genitori.
Ecco un esempio di negoziazione riferita all’ora di rientro: “Torno a mezzanotte”, “No, è troppo tardi”, “Allora torno prima, va bene alle undici?”, “Si alle undici va bene”.
Non è importante che il genitore raccolga le confidenze del figlio quanto piuttosto che si instauri un rapporto di fiducia e rispetto reciproco che possa favorire la progressiva acquisizione di autonomia e responsabilità.
È molto importante mantenere i riti familiari: la cena assieme, le feste, le ricorrenze, qualche giorno di vacanza assieme. Si tratta di rituali semplici ma indispensabili per sostenere il rapporto e poi rafforzarlo nel passaggio all’età adulta.


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