venerdì 29 marzo 2013

Le vaccinazioni non sono un credo, sono un diritto


TORNO sul ma vaccini con questo autorevole contributo:

Vaccinazioni. Frodi, fedi ed evidenze scientifiche


Pier Luigi Lopalco
Chi sono movimenti anti-vaccinisti in Europa? Si tratta di una variegata galassia molto attiva con cui è difficile dialogare perché le motivazioni che sottendono l’atteggiamento “negazionista” sono estremamente diverse e quindi non è quasi mai possibile utilizzare gli stessi argomenti.  

Quando, poche settimane fa, mi è capitato di leggere su questo blog il post “MMR e Autismo. La frode. Atto secondo” , da ingenuo italiano temporaneamente residente all’estero (suona meglio che emigrato), ho pensato si trattasse di un grossolano errore editoriale. Certo, ero stato informato da amici e colleghi sulla vicenda della sentenza del Tribunale di Rimini, ma onestamente giudicavo quell’accaduto come una terribile svista che aveva portato ad un errore di giudizio. Un caso isolato insomma, probabilmente passibile di rettifica nei successivi gradi di giudizio. Chi mai in Europa, mi chiedevo, nel 2012 si sognerebbe di tirare fuori la storia obsoleta che il vaccino triplo morbillo-parotite-rosolia scatena l’autismo? Dopo tonnellate di rigorosi studi scientifici e revisioni sistematiche e la radiazione di Mr. Wakefield dall’albo dei medici del Regno Unito per frode, anche i gruppi anti-vaccinisti più incalliti in Europa avevano abbandonato da tempo questo argomento dirigendo le proprie attenzioni verso altri misfatti, veri o presunti.
Certamente, però, questo fatto  insieme alle lunghe discussioni che ne sono succedute – riaccende l’annoso dibattito intorno alle campagne vaccinali. Dico riaccende perchè la questione non è mai sopita, nè in Italia, nè all’estero.
Quella dei gruppi anti-vaccinisti infatti è una variegata galassia molto attiva in Europa. Essi rappresentano una visione estremamente minoritaria (ne è prova il fatto che le coperture vaccinali in tutti i paesi europei sono mediamente superiori al 90% per tutti i vaccini raccomandati nei programmi di immunizzazione), ma altrettanto attiva. Molti di essi agiscono in comunità chiuse, trattandosi di minoranze religiose o seguaci di particolari filosofie di vita. Per gli altri, l’esplosione del web e dei social network hanno rappresentato un’ottima opportunità per far sentire la propria voce ed amplificare il messaggio.
Dialogare con una così tanto variegata galassia non è semplice. Le motivazioni che sottendono all’atteggiamento anti-vaccini sono infatti estremamente diverse e quindi non è quasi mai possibile utilizzare gli stessi argomenti e lo stesso approccio comunicativo per tutti.
Fra i gruppi religiosi che negli ultimi decenni hanno fatto registrare importanti epidemie di malattie prevenibili da vaccini, spiccano i seguaci delle chiese cristiane riformiste olandesi. Si tratta di comunità religiose piuttosto vaste che in Olanda occupano quella che è stata rinominata “The Bible Belt”. Cristiani riformisti integralisti che in larga misura non accettano alcun intervento umano che possa mutare il destino deciso da Dio; i vaccini rientrano appunto fra quegli interventi che impedirebbero il compiersi di un destino che, in quanto direttamente discendente da Dio, deve essere accettato come tale. I cristiani riformisti olandesi in realtà sono, a loro volta, parte di una costellazione di chiese e catechismi in parte differenti, per cui al loro interno si distinguono gruppi più o meno integralisti nei confronti delle vaccinazioni[1,2]. Pur rappresentando una minoranza, il loro ruolo è comunque rilevante nell’ambito delle strategie di eliminazione. Gli ultimi casi di poliomielite in Europa si sono verificati proprio in queste comunità ed oggi esse rappresentano in Olanda il principale ostacolo all’eliminazione del morbillo.
Ebrei ortodossi e conservatori rappresentano anch’essi una minoranza in Europa (sono più rappresentati in Nord America). Molti di essi rifiutano il ricorso alla medicina moderna e, di conseguenza, sono spesso esclusi dalle campagne di vaccinazione. Negli anni recenti importanti epidemie di morbillo sono state registrate fra gruppi appartenenti a queste confessioni[3].
Molto attivi nelle aree germanofone, ma anche presenti in Scandinavia e in minor misura in sud Europa, sono le comunità antroposofiche. La dottrina antroposofica rappresenta un percorso spirituale e filosofico basato sugli insegnamenti di Rudolf Steiner (1912). Da questa dottrina si è successivamente sviluppata una medicina antroposofica. Questa, non basata sul metodo scientifico, limita l’utilizzo di farmaci e vaccini ritenendo che alcune malattie (fra cui proprio il morbillo) sono indispensabili per il corretto sviluppo psicofisico del bambino. I farmaci utilizzati dai medici antroposofici sono in parte assimilabili a farmaci omeopatici[4].
I gruppi attivisti contro le vaccinazioni fanno proprie alcune affermazioni appena citate (malattia migliore del vaccino, vaccini contenenti sostanze tossiche) ma le coloriscono spesso con elementi complottisti (governi corrotti, case farmaceutiche che vogliono minare lo stato di salute dei bambini per poter meglio vendere i farmaci, etc). Questi attivisti rappresentano una sparuta minoranza, ma molto vocale. Grazie ad internet e ai social media i loro messaggi rimbalzano e si amplificano attraverso un network abbastanza efficiente. Gli argomenti portati a discredito delle vaccinazioni sono spesso completamente infondati: presenza di mercurio o alluminio nei vaccini antimorbillo, connessioni con effetti collaterali gravi di cui si è ampiamente dimostrata ogni infondatezza, etc. Tali inesattezze scientifiche sono comunque spesso mescolate sapientemente con argomenti di sicuro impatto comunicativo. Primo fra tutti, la libertà di decisione su scelte mediche che fa particolarmente presa specialmente dove (come negli Stati Uniti e in molti paesi dell’Est Europa) senza un certificato vaccinale in ordine non si è ammessi alla scuola.
Ma il maggiore impatto di tali movimenti anti-vaccinisti risiede nella capacità di insinuare sospetti, creare confusione nei genitori che cercano di informarsi prima di fare scelte sui loro figli e, non ultimo, indurre un dibattito sulla base credere/non credere nelle vaccinazioni.
Credere nelle vaccinazioni. Nulla di più sbagliato. Nessuno si sognerebbe di dire “io credo negli antibiotici” o “credo negli antipertensivi”. Eppure, quando si tocca il tema della profilassi vaccinale,capita anche ai migliori di cadere nel tranello di affrontare l’argomento con un senso di trasporto messianico. Pro o contro. Con me o contro di me.
A parziale discolpa degli apostoli delle vaccinazioni è doveroso menzionare la frequenza e la violenza dei continui attacchi cui il mondo della sanità pubblica viene sottoposto da parte degli attivisti anti-vaccinisti e dei loro fiancheggiatori più o meno inconsapevoli. Molto spesso la stampa, infatti, non fa un gran servizio e indugia amplificando sospetti e teorie complottiste. Non solo, le scelte vaccinali spesso coinvolgono non solo i propri figli, ma anche i figli degli altri. Questo aspetto sociale e solidaristico delle vaccinazioni è spesso purtroppo dimenticato e scelte individuali possono mettere a rischio intere strategie di sanità pubblica.
Mi piacerebbe davvero che nessuno avesse la necessità di credere nelle vaccinazioni. I medici e i genitori sono alleati in questa scelta. Per dipanare la confusione spesso creata dagli allarmismi basta poco: una chiara e semplice comunicazione basata sulle evidenze scientifiche. Davanti alle evidenze nessun genitore sceglierebbe di porre il proprio figlio davanti a rischi inutili.
Il medico non deve credere nelle vaccinazioni. Deve solo tenere fede al giuramento di Ippocrate e consolidare l’alleanza con i propri utenti e pazienti guidandoli verso le scelte più giuste, basandosi esclusivamente sulla migliore evidenza scientifica disponibile. Deve confidare nel metodo scientifico, nella consapevolezza che esso, pur non essendo infallibile, rappresenta l’unica garanzia contro l’errore e la superstizione.

Pier Luigi Lopalco, Capo del programma malattie prevenibili da vaccino, ECDC – Stoccolma,  Professore Associato di Igiene – Università di Bari

Bibliografia
  1. Netherlands Reformed Church Resource: Web Site
  2. Ruijs WLM, et al. Religious subgroups influencing vaccination coverage in the Dutch Bible belt: an ecological study. BMC Public Health, 2011, 11: 102
  3. Muscat M, et al. Measles in Europe: an epidemiological assessment. Lancet 2009; 373:383
  4. La medicina antroposofica

http://www.saluteinternazionale.info/2012/10/vaccinazioni-frodi-fedi-ed-evidenze-scientifiche/

2 commenti:

  1. Buonasera Dottore, io non sono un medico, non sono nemmeno un antivaccinista, sono solo un genitore che cerca le informazioni corrette per fare le scelte migliori per i miei figli. Perchè ho cercato di informarmi al di la' della Asl? perchè alla Asl il medico vaccinatore non mi ha dato nessuna informazione circa le reazioni avverse, minimizzando i rischi e facendomi firmare il famoso consenso informato velocissimamente senza darmi possibilità di leggerlo a fondo. Gli unici effetti collaterali, mi disse, possono essere shock anafilattico , altrimenti solo febbre e gonfiore locale. Quando lei afferma: "Gli argomenti portati a discredito delle vaccinazioni sono spesso completamente infondati: presenza di mercurio o alluminio nei vaccini antimorbillo, connessioni con effetti collaterali gravi di cui si è ampiamente dimostrata ogni infondatezza, etc. " io leggo nel bugiardino che effetti gravi esistono e infatti sono indicati, e parliamo di encefaliti ed encefalopatie, la cui frequenza è non nota ma non è esclusa, e ho idea che la frequenza non sia nota perchè si chiede a genitori e pediatri di segnalare reazioni avverse solo nelle prime 48 ore , mentre in alcuni casi i problemi insorgono dopo molti giorni, e non vengono segnalati. Tutto qui. Noi genitori dobbiamo affrontare sempre scelte difficili, ma ci piacerebbe che tutti i medici ci dessero informazioni complete per poter effettuare scelte serene, e non che ci liquidassero come ignoranti o peggio, non curanti della salute dei nostri figli. grazie per l'attenzione.

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  2. Cara mamma HA RAGIONE. Il consenso informato ottenuto frettolosamente e senza informazione non ha alcun valore. Per quanto riguarda effetti gravi non esiste farmaco, e quindi nenache vaccini che non possano averlo (e anche cibi). MI RIFERIVO A DANNI PAVENTATI QUALI AUTISMO, DIABETE CHE SONO STATI SMENTITI. Per i vaccini se chiede di segnalare tutto quanto avviene perchèun intervento preventivo per eccellenza non deve causare problemi. Prima di fare i prossimi vaccini ne parli con il suo pediatra e se dubbi chieda anche documentazione e segnalazione di siti affidabili. Un Caro Saluto

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