Un "vecchio" articolo qui: http://www.det.it/maggio09-4.html, altro qui: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2012/07/sole-e-bimbi-meduse.html
Acqua di mare. Sicuramente il “pericolo” più frequente viene dalle meduse.
L’incontro con questo animale marino non è certamente dei più piacevoli
(provate a chiedere a chi lo ha speri- mentato), i suoi tentacoli contengono
una sostanza molto urticante che al contatto con la pelle determina estre- mo
dolore e bruciore, lasciando spesso la loro impronta. I rimedi naturali consigliati sono dati dall’ammoniaca
(attenzione! potenzialmente pericolosa se usata male), da impacchi con pomate
antiistamini-che e taluni riportano anche i benefici dell’aceto. RIMUOVETE I TENTACOLI SE PRESENTI E
RICORDATE CHE La tossina della medusa è “termolabile” (viene neutralizzata
dal calore), si possono pertanto ottenere buoni risultati applicando del calore
(come con le pietre riscaldate dal sole stando attenti che non ustionino) sulle
lesioni cutanee. NON IL FREDDO!!!!!! In mare poi si può fare conoscenza
anche con la spina dorsale della tracina, un pesce che di solito vive in
fondali bassi (spesso a riva) e sabbiosi. Nell’aculeo della spina è contenuto
un veleno potentissimo che nell’uomo, fortunatamente non è letale, causa un
dolore tanto intenso da poter determinare, anche se raramente, una breve
perdita di conoscenza, più frequentemente il piede colpito diventerà molto
gonfio e dolorosissimo. Stesso discorso per lo scorfano, anche se in questo
caso il contatto diretto è più difficile vivendo in fondali più profondi e
scogliosi. In effetti è più facile pungersi con la spina del capo dello
scorfano mentre si sta preparando una succulenta zuppa di mare che camminando
in mare.
I rimedi per la puntura di questi
pesci sono rappresentati essenzialmente dall’immersione
della parte colpita in acqua salata calda per un periodo non inferiore ai 60
minuti.
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