venerdì 11 ottobre 2013

NON USATE I BAMBINI PER LITIGARE TRA VOI


NON USATE I BAMBINI PER LITIGARE TRA VOI, Soffrono già abbastanza anche se non li mettete a mezzo
Cari genitori
Come pediatra sempre più spesso osservo situazioni di disagio del bambino creati dalle persone che più lo amano o dovrebbero amarlo: i genitori o i nonni o altri parenti!
Questo avviene in occasione di separazioni quando il bambino diventa, in alcuni, sempre più frequenti, casi, oggetto di rivalsa tra genitori. Sì "OGGETTO" e strumento per far del male al coniuge. Senza pensare che così facendo si danneggia e si fa del male soprattutto al bambino.
Ormai 2-3 volte all'anno vengo convocato dalle forze dell'Ordine per informazioni su bambini contesi (e spesso allontanati poi dai genitori). Che tristezza.
ALTRA TRISTE RIFLESSIONE E' LA MANCANZA IN LIGURIA DEL GARANTE DELL'INFANZIA E DELLA ADOLESCENZA e purtroppo come dice il Garante Nazionale dell'Infanzia e della adolescenza, Spadafora,
"I bambini non votano, non hanno sindacati, non hanno voce, e quindi vengono per ultimi". Provate a cercare la parola "bambino" in una delle tante agende di questa campagna elettorale. Non la troverete, se non per vaghi accenni alla necessità di investire sui giovani (che è un'altra cosa) o tutelare la famiglia (altra cosa ancora). Quanti bambini vittime della guerra tra genitori, la maggior parte degli oltre 29 mila minori che vivono lontani dalle famiglie. Riporto alcune frasi su cui meditare TUTTI: operatori sanitari, genitori e famiglie sia che stiano insieme che in corso di separazione, nonni ecc.


il figlio come oggetto di scambio o di scontro tra genitori divisi non solo dalla legge ma anche dal rancore. "Sta crescendo il numero di affidi giudiziari rispetto a quelli consensuali, il che significa che sempre più giudici sono costretti a fare le veci dei genitori".
…. il 95 per cento di questi "bambini altrove" è costretto a esserlo per problemi dei genitori: inadeguatezza, maltrattamenti e incuria, alcolismo o tossicodipendenza, "importanti guasti relazionali tra il padre e la madre" ). Di conseguenza, prima i genitori rinsaviscono e prima i bambini tornano. Le statistiche però dicono che, in quasi la metà dei casi, la permanenza fuori va dai 2 ai 4 anni e oltre.

...... Smettere di essere scambiato per un campo di battaglia, per esempio.

I bambini di oggi sono condannati all'invisibilità.
Il problema, quasi sempre, è che quei genitori non vedono la sofferenza del figlio.

LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA?: 
A inizio 2011, quelli fuori dalla famiglie di origine erano 29.309: metà in famiglie con la formula dell'affido temporaneo, metà in una delle 2.766 comunità riconosciute dallo Stato e gestite da onlus, associazioni religiose, il famoso "privato sociale". Alla fine degli anni Novanta, il totale era di circa 25 mila: a far crescere la cifra sono stati soprattutto gli affidi, cresciuti del 50 per cento. Raddoppio anche per i minori stranieri: dal 10 al 22 per cento.


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