domenica 23 marzo 2014

LETTERA AI GENITORI: INFORMAZIONE, DISCUSSIONE, COLLABORAZIONE. VOGLIAMO TUTTI IL BENE DEL BAMBINO

Lettera aperta ai Genitori
Cari Genitori
Abbiamo tutti (Voi genitori, i nonni, i pediatri e tutte le persone che stanno intorno ad un bambino) lo stesso obiettivo: Avere un bambino in buona salute, educato bene a vivere con gli altri e nella Società e con sé stesso. E’ un compito formidabile in una società tesa quasi esclusivamente al bene economico.
Può accadere, e accadrà, che ci si debba confrontare con culture, pensieri ed idee diverse o anche a confrontarsi con idee date in periodi diversi (un esempio: fino al 1990 facevamo dormire i bambini a pancia in giù, da allora vari studi hanno dimostrato che debbono dormire a pancia in su. Ovviamente i nonni rimangono spesso perplessi e ..si discute..a volte si litiga) ma, se abbiamo a cuore la salute del bambino, non avverranno contrapposizioni o liti, o non debbono avvenire, ma confronteremo le nostre idee ed opinioni tenendo sempre comunque conto che chi ha il diritto/dovere di educare e di gestire la salute del bambino è la famiglia.
Il pediatra può consigliare, suggerire in base ai dati della scienza medica, quando esistenti, ma la scelta è sempre della famiglia (salvo situazioni particolari). Questo vale per l’alimentazione, per la prevenzione (vedete la cintura di sicurezza di dimostrata efficacia ma  spesso non utilizzata), per la cura delle malattie. In questi anni stanno aumentando a dismisura, grazie anche a Internet e ai Social network, notizie infondate, talora vere “bufale”, che molti fanno girare aumentando gli effetti collaterali delle notizie errate: paura, stati di ansia e soprattutto non fare cose utili per la salute. C’è chi lo fa per ignoranza e chi lo fa per motivi di facile individuazione legati alla nostra società. Cerchiamo di parlarne ma utilizzate anche voi i vostri filtri di conoscenza e il vostro cervello. Non fate girare bufale o almeno verificate prima. Affidatevi a siti verificati e controllati. Cercate di instaurare un rapporto di fiducia con un medico in carne e ossa e non virtuale. Questo vale per terapie, vaccini, diete di moda ecc. Una tendenza attuale, veramente preoccupante,è quella di affidare la scelta in campo medico alle sentenze, spesso di primo grado, dei tribunali o alle dichiarazioni di qualche professionista delle leggi che utilizzando lo strumento  che conosce, la legge appunto, la applica alla salute che ha altre regole, quelle della scienza. Altro tema che “tira” è “naturale” è bello e buono. Cari Genitori i veleni più validi ed efficaci esistono in natura: diffidate…dietro al naturale spesso si nasconde quello che fa tirare anche altre medicine tra cui le medicine “alternative” che hanno un che di magico oltre che “di naturale”. Ma la vera motivazione che muove tanti (tutti o quasi) è il guadagno economico.
Vi diranno e direte: ma VOI medici guadagnate con le prescrizioni di antibiotici, di vaccini e avete rapporti con le industrie!!! Fate fare tante cose solo per guadagno!!! Per alcuni è così, come per chi fa il “naturale” o l’alternativo ma fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato, oltre che stupido e dannoso.
Mi permetto di scrivere queste poche righe testimoniando anche la mia assenza di alcun interesse, cosa che ho in comune con tanti medici e professionisti della salute. Ma alcuni lo hanno dichiarato: Negli USA e in Francia è stato fatto un “Sunshine act” (alla luce del sole) a breve sarà disponibile per tutti un sito che consentirà di valutare i rapporti tra Industria del farmaco e singolo medico. Aggiungo che chi fa ricerca non può non avere dei rapporti (il pubblico investe poco in ricerca) ma sarebbe anche interessante che venissero pubblicati gli interessi che alcuni medici possono avere con legali, società di prodotti naturali, di cosmesi, omeopatici o alternativi di vario tipo.
Personalmente ho aderito ad una campagna nata negli USA, spontaneamente a partire dai medici, creata da una anestesista americana; Leana WEN, autrice di un libro: “Perché i medici non ascoltano” (Why doctors don’t listen) e che ha creato un fruppo Facebook con un manifesto di trasparenza. Il mio lo trovate qui: http://www.ferrandoalberto.eu/joomla/manifesto-di-trasparenza.html
NON SONO SOLO. Tanti fanno come me. Concludo segnalandovi una iniziativa di cui Vi riparlerò nata all’interno di “Slow Meicine” e che si chiama “Fare di più non significa fare meglio”: per ora in sintesi: non eccediamo in terapie e in esami, non perché costano economicamente ma perché non servono a niente e possono avere effetti collaterali sia pscologici che fisici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che dal 20- al 40% della spesa sanitaria è fatta per esami inutili (aggiungo che fare cose inutili oltre ad una perdita di tempo può essere dannoso).




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