lunedì 28 aprile 2014

BASTA ESAMI E VISITE INUTILI. POSIZIONE DEI PEDIATRI SU INIZIATIVA NATIVITY

BASTA ESAMI E VISITE INUTILI. POSIZIONE DEI PEDIATRI SU INIZIATIVA NATIVITY 
Qui sotto il Comunicato della FIMP sull'iniziativa Nativity. Si parla anche dell'iniziativa: "Fare di più non significa fare meglio"  e di Slow Medicine.
E alla raccolta forme qui: 

Alberto Ferrando
Prot. n.  1713-P-445-2014-U                                   Roma, 28 Aprile 2014
                                                       


Ai  Segretari Provinciali
Ai Segretari Regionali
Ai Componenti della Segreteria Nazionale
Al Collegio dei Revisori dei Conti
Al Collegio dei Probiviri
Al Coordinatore della Direzione Nazionale
A tutti gli iscritti

LORO SEDI

Oggetto: Progetto Nativity – comunicazioni.
  
Cari colleghi
urge fare chiarezza sull’iniziativa "Nativity" che nei giorni 9-10 maggio 2014 verrà replicata in Calabria, dopo la prima edizione avvenuta a Roma nel 2013 durante la quale sono stati effettuati 1800 controlli “gratuiti” ai bambini.

Per scelta ponderata, sia in quella che in questa circostanza, FIMP non compare fra i protagonisti attivi, anzi ha sollevato alcune motivate criticità.
L’iniziativa desta dubbi e qualche preoccupazione in quanto uno dei problemi in aumento nell'assistenza pediatrica è l’accesso non motivato ai servizi sanitari e l'esuberante richiesta di visite per falsi problemi con pressanti richieste di esami superflui o terapie inappropriate indotte da criteri di medicina difensiva, a cui non sempre il medico riesce a sottrarsi.

Suscita forti perplessità mettere in piazza l’offerta “gratuita” di visite specialistiche ai bambini, auto prescritta dai genitori, in un paese ove esiste la Pediatria di Famiglia che quotidianamente svolge, nell'ambito del rapporto fiduciario, un ruolo assistenziale capillarmente offerto sulla base delle necessità di salute poste giorno per giorno  dalla famiglia. Il progetto Nativity in pratica  bypassa il referente istituzionale del bambino, che è il Pediatra di Famiglia, con un'offerta spot di prestazione individuale accessoria da parte di qualsivoglia pediatra, contribuendo a rafforzare il fenomeno, già noto e molto abusato nel nostro paese, del “consumismo” sanitario responsabile di un aumento dei costi senza reali benefici per i cittadini.
E’ noto che l’offerta in sanità causa aumenti di richieste e che l’esecuzione di esami, visite o terapie non filtrate dal medico curante, oltre a determinare dei costi indiretti al cittadino ed essere una fonte di ansia e di malessere, è responsabile del 20-40% della spesa sanitaria (secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità), togliendo risorse ad altri  servizi essenziali.

A maggior ragione in un periodo in cui proprio il Ministero della Salute spinge le Regioni verso una medicina “sobria, rispettosa e giusta”.

Ovviamente concordiamo sulla utilità di incontrare le famiglie anche in riunioni “aperte” per la promozione di campagne di prevenzione sui vari temi della salute come le malattie infettive, la nutrizione, l'attività fisica, gli stili di vita oppure sugli screening neuro-sensoriali, le malattie croniche o rare, i disturbi legati all'ambiente e altre tematiche importanti di promozione della salute, ma questo avviene già in molte realtà, organizzate dai servizi di medicina territoriale del SSN: pediatra di famiglia e medico di medicina generale che operano QUOTIDIANAMENTE a contatto con le famiglie e non “una tantum” come nella iniziativa citata che, tra l’altro, è accompagnata anche  da  sponsorizzazioni di vario tipo.

Sul sito di Nativity appaiono patrocini istituzionali e risulta singolare che in un periodo di riduzione delle risorse con ridimensionamento del SSN si patrocinino iniziative di offerte di prestazioni sanitarie, non coordinate, non organizzate ed auto prescritte dalle famiglie, in un paese dove esiste una medicina territoriale che sta operando per offrire una assistenza migliore con risorse sempre minori.

Ad esemplificazione di un percorso più virtuoso ed efficace possiamo citare esperienze sostenute con convinzione da FIMP come il Movimento denominato Slow medicine per quella medicina “Sobria”, “Rispettosa” e “Giusta” citata sopra. All'interno di questo movimento si è sviluppata l'iniziativa "Fare di più non significa fare meglio" a cui la Fimp ha aderito formando un gruppo di lavoro coordinato dal dott. Alberto Ferrando.

Tale iniziativa si propone di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari in Italia attraverso la riduzione di esami diagnostici e di trattamenti che spesso non sono efficaci e rischiano di essere addirittura dannosi.
Il messaggio che questa iniziativa intende lanciare all’opinione pubblica, e cioè che in sanità a volte è meglio fare meno nello stesso interesse del paziente, corre il forte rischio di essere vanificato da iniziative del tutto antitetiche come Nativity.
Infine, per necessità di chiarezza devo informarVi, ad evitare inutili strumentalizzazioni, che l'iniziativa in oggetto è stata adottata nelle attività della "Fondazione Pediatria e Famiglia - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale ONLUS "  costituita il 18 febbraio 2014, pur essendo il progetto Nativity  antecedente.

Sottolineo questo aspetto perché FIMP compare all'articolo 24 dello statuto di questa Fondazione, nell'elenco delle cinque Associazioni che possono esprimere un proprio membro nel Consiglio Direttivo, possibilità che interpreto come atto di attenzione nei confronti della nostra sigla che rappresenta oltre il 70% dei pediatri di famiglia italiani e non come diretto coinvolgimento, non avendo partecipato a nessuna fase costituente della Fondazione stessa (quantomeno a mia conoscenza, dato lo stretto intervallo con la mia nomina a Presidente avvenuta il 16/2/14).

Naturalmente il connubio e la relazione con le famiglie ci interessa, proprio come Pediatria di Famiglia, e potremmo sviluppare insieme significativi progetti, purché preliminarmente discussi e partecipati, cosa non avvenuta per Nativity.
Cordiali saluti.
       
                                                               F.I.M.P. – Federazione Italiana Medici Pediatri
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Dott. Giampietro Chiamenti
                                                                                         

Nessun commento:

Posta un commento