Usciamo un po' dal tema vaccini (quanto si parla, anche io, tanto del poco) e Parliamo un po’ di politica e di elezioni: pensiamo ai nostri figli sia come genitori che come persone
INIZIATE A PENSARE CHE FACILITAZIONI O SERVIZI AVETE AVUTO SUL LAVORO QUANDO AVETE UN FIGLIO!!!!!!
Qualcuno ha recentemente affermato che “La più grande sfida del nostro tempo non riguarda il lavoro, né la democrazia, né l’ambiente, ma il modo in cui i genitori si relazionano ai propri figli, perché da questo dipende in buona parte tutto il resto”. E QUESTO DIPENDE ANCHE DA QUANTO LA SOCIETA’ INVESTE SULLE FAMIGLIE E SUI BAMBINI
Cari Genitori
In un recentissimo lavoro pubblicato sulla Rivista medico e
bambino viene illustrato come la stimolazione dei bambini si accompagni a
migliore sviluppo psicomotorio. E quale miglior stimo affettivo e sensoriale di
quello dei genitori? Che sostegno abbiamo i
Italia per i bambini e le famiglie? Quando tutti parlano dell’importanza
della famiglia cosa si fa in Italia per le famiglie e per i bambini?
“L’itinerario di vita di un bambino può essere
modificato da interventi anche semplici che possono rendere un genitore più
consapevole, più attrezzato, più sicuro di sé, e un bambino più competente e
pronto a cogliere e a dare il meglio. C’è molto che si può fare, con poche
risorse necessarie …….. offrire una buona partenza a tutti i bambini, offrendo
informazioni, supporto e guida ai loro genitori.
“In Italia, le politiche
per le famiglie e l’infanzia, sia di sostegno economico sia tramite fornitura
di servizi, sono in ritardo rispetto alla media degli altri Paesi. Nel 2010 le
prestazioni sociali per famiglia, abita-zione ed esclusione sociale erano appena l’1,4% del prodotto interno
lordo, rispetto a una media del 3,3% nell’UE; tra i Paesi comunitari,
solo la Polonia aveva un valore più basso. Inoltre,
nel periodo 2008-12 gli stanziamenti per famiglie e infanzia si sono ridotti da
oltre un miliardo a 200 milioni29. Benefits alle famiglie esistono a livello locale (regioni e comuni),
portando anche qui a una giungla di diversità e di diseguaglianze.… molte
amministrazioni, soprattutto nel Centro-Nord, hanno da tempo imboccato la
strada di investire su bambini e famiglie, ma ovunque sono in atto tagli e
riduzioni, e in ogni caso queste politiche non sono mai state elevate al rango
di politiche di governo. La crisi ha peggiorato la situazione. A fronte di
un’utenza potenziale di 737.000, i posti fruibili nei nidi in Italia sono
163.000: mezzo milione di bambini non ricevono i benefici derivanti dalla
frequenza di nidi di qualità. La situazione migliora molto con la scuola dell’infanzia,
dove i bambini che vi hanno accesso sono oltre il 90%. Gli interventi non riguardano
solo i nidi. Comprendono, per i motivi descritti in precedenza, il supporto
alle conoscenze e competenze genitoriali tramite servizi in grado di
raggiungere tutte le famiglie, anche a domicilio. Alcune amministrazioni locali
e alcuni settori della società italiana già si muovono in questa direzione, forti
di una tradizione psicopedagogica ed educativa pluridecennale: Centri per le
famiglie, programmi quali “Nati per Leggere”59 e “Nati per la Musica”, programmi quali “Genitori più” promuovono nelle
famiglie italiane, con il supporto di diversi settori quali quello sanitario,
educativo e culturale, pratiche di grande efficacia per lo sviluppo complessivo
del bambino, a partire dalla gravidanza e per i primissimi anni di vita. Gli
stessi pediatri sono chiamati a richiamare l’attenzione dei Governi e delle
Amministrazioni locali per inter venti a favore delle famiglie e dell’infanzia
……..”
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