domenica 1 giugno 2014

Parliamo un po’ di politica e di elezioni: pensiamo ai nostri figli come genitori e come persone

Usciamo un po' dal tema vaccini (quanto si parla, anche io, tanto del poco) e Parliamo un po’ di politica e di elezioni: pensiamo ai nostri figli sia come genitori che come persone
INIZIATE A PENSARE CHE FACILITAZIONI O SERVIZI AVETE AVUTO SUL LAVORO QUANDO AVETE UN FIGLIO!!!!!!
Qualcuno ha recentemente affermato che “La più grande sfida del nostro tempo non riguarda il lavoro, né la democrazia, né l’ambiente, ma il modo in cui i genitori si relazionano ai propri figli, perché da questo dipende in buona parte tutto il resto”. E QUESTO DIPENDE ANCHE DA QUANTO LA SOCIETA’ INVESTE SULLE FAMIGLIE E SUI BAMBINI
Cari Genitori
In un recentissimo lavoro pubblicato sulla Rivista medico e bambino viene illustrato come la stimolazione dei bambini si accompagni a migliore sviluppo psicomotorio. E quale miglior stimo affettivo e sensoriale di quello dei genitori? Che sostegno abbiamo i  Italia per i bambini e le famiglie? Quando tutti parlano dell’importanza della famiglia cosa si fa in Italia per le famiglie e per i bambini?
“L’itinerario di vita di un bambino può essere modificato da interventi anche semplici che possono rendere un genitore più consapevole, più attrezzato, più sicuro di sé, e un bambino più competente e pronto a cogliere e a dare il meglio. C’è molto che si può fare, con poche risorse necessarie …….. offrire una buona partenza a tutti i bambini, offrendo informazioni, supporto e guida ai loro genitori. 
La SITUAZIONE DA NOI IN ITALIA???  (A parte che siamo il paese dove si fa meno attività fisica e il secondo per eccesso ponderale :-) )
In Italia, le politiche per le famiglie e l’infanzia, sia di sostegno economico sia tramite fornitura di servizi, sono in ritardo rispetto alla media degli altri Paesi. Nel 2010 le prestazioni sociali per famiglia, abita-zione ed esclusione sociale erano appena l’1,4% del prodotto interno lordo, rispetto a una media del 3,3% nell’UE; tra i Paesi comunitari, solo la Polonia aveva un valore più basso. Inoltre, nel periodo 2008-12 gli stanziamenti per famiglie e infanzia si sono ridotti da oltre un miliardo a 200 milioni29. Benefits alle famiglie esistono a livello locale (regioni e comuni), portando anche qui a una giungla di diversità e di diseguaglianze.… molte amministrazioni, soprattutto nel Centro-Nord, hanno da tempo imboccato la strada di investire su bambini e famiglie, ma ovunque sono in atto tagli e riduzioni, e in ogni caso queste politiche non sono mai state elevate al rango di politiche di governo. La crisi ha peggiorato la situazione. A fronte di un’utenza potenziale di 737.000, i posti fruibili nei nidi in Italia sono 163.000: mezzo milione di bambini non ricevono i benefici derivanti dalla frequenza di nidi di qualità. La situazione migliora molto con la scuola dell’infanzia, dove i bambini che vi hanno accesso sono oltre il 90%. Gli interventi non riguardano solo i nidi. Comprendono, per i motivi descritti in precedenza, il supporto alle conoscenze e competenze genitoriali tramite servizi in grado di raggiungere tutte le famiglie, anche a domicilio. Alcune amministrazioni locali e alcuni settori della società italiana già si muovono in questa direzione, forti di una tradizione psicopedagogica ed educativa pluridecennale: Centri per le famiglie, programmi quali “Nati per Leggere”59 e “Nati per la Musica”, programmi quali “Genitori più” promuovono nelle famiglie italiane, con il supporto di diversi settori quali quello sanitario, educativo e culturale, pratiche di grande efficacia per lo sviluppo complessivo del bambino, a partire dalla gravidanza e per i primissimi anni di vita. Gli stessi pediatri sono chiamati a richiamare l’attenzione dei Governi e delle Amministrazioni locali per inter venti a favore delle famiglie e dell’infanzia ……..”

GENITORI CHIEDETELO E CHIEDETE A  CHI VI PROMETTE E SPESSO CI PRENDE ...... 

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