sabato 14 marzo 2015

AIUTO MIO FIGLIO HA UN SOFFIO AL CUORE: I SOFFI INNOCENTI

AIUTO MIO FIGLIO  HA UN SOFFIO AL CUORE: I SOFFI INNOCENTIIl soffio al cuore (Il termine IMPURITA’? NON ESISTE)

In molti bambini viene riscontrato, durante una visita, un soffio al cuore che molto spesso sparisce da solo con lo sviluppo o non si avverte più in visite successive.
A volte avvengono piccoli drammi: il soffio viene riscontrato in vacanza, quando per una febbriciattola il bimbo viene visitato da un altro medico. O a casa propria, quando un altro specialista (magari il medico privato che viene a casa per il raffreddore) visita il piccolo e rivolge la fatidica osservazione: “Ma questo bambino ha un soffio al cuore… non ve l’aveva mai detto il vostro pediatra?” No, non l’aveva mai detto. Perché?... A questo punto rischia di scattare tutta una serie di esami e di piccoli grandi drammi quasi sempre psicologici.
Preciso subito che:
LA PRESENZA DI UN SOFFIO NON SIGNIFICA CHE E’ PRESENTE UNA CARDIOPATIA. E’ vero anche il contrario: una cardiopatia potrebbe essere presente anche in assenza di un soffio al cuore.
La maggior parte di questi soffi vengono chiamati innocenti in quanto presenti in cuori normali. Non bisogna preoccuparsi, perché il soffio innocente non è un problema di salute. Vediamo insieme di che cosa si tratta

Il cuore (nell’adolescente e nell’adulto) è più o meno è grande come un pugno (nel bambino è più piccolo proporzionalmente all’età e al peso corporeo) , ed è diviso in due parti: la metà destra, più piccola, e quella sinistra. Queste due “metà” unite tra loro sono fatte da un atrio e un ventricolo. Il primo riceve il sangue che arriva al cuore (in quello destro quello che proviene dall’organismo, carico di anidride carbonica che dovrà essere eliminata nei polmoni, e in quello sinistro quello “rinforzato” dall’ossigeno captato nell’apparato respiratorio), il ventricolo lo spinge nei vasi.
Dal ventricolo destro il sangue va verso i polmoni per essere depurato ed arricchito di ossigeno , mentre da quello sinistro viene mandato nell’aorta e poi a tutto il corpo con una pressione molto elevata per portare ossigeno a tutti i tessuti ed organi. Tra gli atri ed in ventricoli nel punto in cui il sangue viene spinto dai ventricoli nei vasi sanguigni si trovano delle valvole, che hanno il compito di regolare il flusso del sangue ed evitarne il viaggio a ritroso )la mitrale tra atrio e ventricolo sinistro e la tricuspide  tra atrio e ventricolo destro).
Nella stragrande maggioranza dei casi il cuore dei bambini, come tutto il loro apparato cardiovascolare, è sano e in grado di produrre le migliori prestazioni. L'anatomia cardiaca è normale, le valvole funzionano perfettamente, il muscolo cardiaco si contrae efficacemente, stimolato da un sistema di produzione e conduzione dello stimolo elettrico efficiente.
Anche le arterie che irrorano il cuore, coronarie,  e tutto l'organismo sono indenni e l'arteriosclerosi, malattia degenerativa dei vasi arteriosi che tanti guai può creare nell'adulto e nell'anziano, non ha ancora iniziato a causare i suoi danni.
Ciò nonostante, in molti bambini (50-60 %) ed oltre il pediatra ausculta un soffio cardiaco. Questo problema può essere talora isolato, per esempio in corso di un episodio febbrile (soffio detto funzionale), ma può anche persistere nel tempo e ripresentarsi a più controlli clinici.

Quando il soffio è “funzionale”
I soffi cardiaci vengono distinti in:
  • Organici (dovuti a patologie cardiache)
  • Funzionali (cuore normale, causati da motivi extracardiaci quali anemia o aumentata velocità del circolo come avviene per la febbre, l’attività fisica o in rare condizioni come il “Beri beri” malattia da carenza di vitamina B)
  • Innocenti: Soffi in cuore e in soggetto normale

Dobbiamo anche ricordare che assenza di soffio non vuol dire assenza di patologia in quanto possono esistere cardiopatie congenite e acquisite senza soffio cardiaco ma sono presenti in genere altri sintomi e segni. Esempi sono le cardiomiopatie, spesso senza soffio, e la malattia aterosclerotica nell’adulto.

I soffi funzionali sono rumori che il sangue fa passando attraverso un cuore sano. Si tratta cioè di turbolenze di flusso che non riconoscono nella loro genesi alcuna anomalia. Possono dipendere da anemia, da aumentata velocità di circolo come, per sempio, febbre o attività fisica. Diagnosticare un soffio funzionale equivale a dire che il cuore non ha alcun problema e la causa del soffio può dipendere da altre cause (anemia ad esempio oppure che il b. ha un soffio  "innocente" , cioè un soffio cardiaco in un cuore normale, termine quest'ultimo che se ben spiegato tranquillizza ogni genitore).
Il pediatra esperto, osservando le caratteristiche auscultatorie del soffio, riconosce subito se si tratta di un soffio innocente.. I soffi innocenti sono di grado 1-2 anche se a volte possono essere di grado 3. viene richiesta la consulenza del cardiologo pediatra, il quale, visitando il bambino e valutando, se ritiene anche esami strumentali come elettrocardiogramma ed ecocardiografia dirime eventuali dubbo: nella maggior parte dei casi la diagnosi viene confermata, e cioè che il cuore è perfettamente normale.

  • Scala di intensità dei soffi, detta di Levine, ove si attribuisce un numero, da 1 a 6 in base alla intensità del soffio: 1 appena percettibile in stanza silenziosa e dopo un po’ che si ascolta, 3 che si apprezza subito appena si ausculta il cuore fino al grado 6 che si ascola nell’ambiente senza dover auscultare il cuore


Come si distingue da quello patologico
Il soffio al cuore non deve essere considerato una malattia, ma semplicemente un rumore: è in pratica, il suono che si sente ascoltando il cuore con il fonendoscopio. Nella maggior parte dei casi il soffio è innocente o funzionale, altre volte invece indica che vi è qualche disturbo più serio. E’ il medico che grazie alla sua esperienza, sa distinguere i vari tipi.
Il soffio innocente si caratterizza da:
  • Il suono: dolce e non brusco, in genere è debole e varia a seconda della respirazione e con la posizione. Il soffio funzionale cresce di intensità quando aumenta la frequenza cardiaca, come in caso di febbre o sforzo fisico. Il soffio innocente spesso si riduce o scompare con l’attività fisica
  • La zona: il soffio funzionale non si irradia ed è tendenzialmente ubiquitario, cioè si percepisce su tutti i punti standard di ascoltazione, anche se si percepisce meglio al margine medio-inferiore dello sterno (l’osso al centro del torace).
  • La fase cardiaca: il soffio fisiologico è solo sistolico. Il cuore, cioè, compie continuamente un ciclo di contrazioni (sistole) in cui il sangue è spinto verso l’aorta e l’arteria polmonare e di rilasciamento (diastole), in cui il cuore si distende e si riempie di sangue. Non ci si deve preoccupare se il rumore è percepito soltanto nella fase di contrazione, mentre la successiva non è accompagnata da suoni particolari.

Quando va controllato
Sono davvero rari i casi in cui il soffio al cuore nasconde problemi più seri. I problemi che può nascondere variano in base all’età del piccolo.
Fino a sei mesi: la maggior parte delle cardiopatie congenite di una certa entità  danno sintomi entro 7-10 giorni di vita. Tuttavia può capitare che si evidenzino più tardi, nei primi mesi. Queste anomalie sono dovute a uno sviluppo imperfetto dell’organo già durante la crescita in utero: la gestione di queste cardiopatia varia da caso a caso, anche per la stessa patologia. Un esempio è il Difetto del setto interventricolare (“buco” tra il ventricolo sinistro e destro) che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente ma che, in alcuni casi richiede un intervento di chiusura chirurgico). Altre cardiopatie congenite debbono essere sottoposte subito ad un intervento come nel caso della trasposizione dei grossi vasi e della tetralogia di fallot (spesso è necessario intervenire chirurgicamente, altre volte, passano da sole).
Dopo i sei mesi: dopo questa età il soffio al cuore non è quasi mai la spia di un problema serio ma deve essere interpretato e inquadrato correttamente dal pediatra curante e, nel dubbio, dal cardiologo pediatra. (Può presentare semmai una cardiopatia minore, cioè assolutamente innocua e priva di gravi disturbi che possono peggiorare in futuro).

Passa con la crescita ?
Il soffio al cuore funzionale, cioè normale, è un fenomeno comune e nella maggioranza dei casi, ma non sempre, si risolve da sé con la crescita. Non occorrono cure non essendo una malattia, e passa con lo sviluppo perché il rumore dello scorrimento del sangue viene trasmesso con più difficoltà all’esterno della gabbia toracica (la struttura ossea che protegge il cuore), che diventa più grande con la crescita. Il soffio non è quindi più ascoltabile, ma non è detto che sia sparito.
In alcuni casi tuttavia permane e anzi, in alcune persone la gabbia toracica può anche fungere da “cassa di risonanza” e amplificare il suono del soffio: non occorre in ogni caso preoccuparsi.
  
Perché è frequente tra i bambini
Nel bambino sono presenti alcune caratteristiche che favoriscono l'insorgenza del fenomeno: innanzi tutto l'elasticità della gabbia toracica, l'assenza di alterazioni del contenuto aereo dei polmoni, l'esilità delle strutture che separano il cuore dall'orecchio dell'auscultatore fanno si che sia possibile percepire anche rumori molto deboli.
Inoltre l'elevata frequenza cardiaca tipica dell'età pediatrica e la minor viscosità del sangue dei bambini, dovuta alla relativa e fisiologica, in alcune età,’ anemia (basso contenuto di globuli rossi, fanno si che si creino più facilmente delle turbolenze che generano i nostri famosi soffi funzionali.

Gli esami utili
L’esame più utile…è la vista e l’accurata ascoltazione del cuore. In alcuni casi dubbi (entità del soffio, durata dello stesso, ecc.) sono due gli accertamenti che il pediatra può eseguire o far eseguire, in modo da individuare la vera natura del soffio:
L’elettrocardiogramma (ECG): registra l’attività del cuore e la visualizza tramite un tracciato grafico. E’ il primo controllo che si esegue, in quanto è un esame di facile esecuzione, non dannoso e di basso costo. Consente di valutare l’attività “elettrica” del cuore ed identificare alcune cardiopatie. La “normalità” dell’esame ECG è una ulteriore dimostrazione della “innocenza” di un soffio cardiaco (perché permette di chiarire ogni dubbio.
L’ecocardiogramma associato al doppler pulsato e al color doppler: è un’ecografia che permette di osservare il cuore e le cavità cardiache, le valvole e il loro movimento, i flussi del sangue all’interno del cuore. Si esegue dopo l’elettrocardiogramma su richiesta del cardiologo o del pediatra, per fare ulteriori accertamenti.

In breve

E’ un fenomeno molto comune, destinato quasi sempre a risolversi da solo con la crescita senza lasciare conseguenze. Il pediatra può individuare alcuni casi in cui il soffio al cuore può essere la spia di un problema .




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