L'OMEOPATIA NON FUNZIONA....E TUTTE GLI ALTRI FARMACI O PSEUDOFARMACI SI??
Un'altra dimostrazione della inefficacia della omeopatia arriva dall'Australi. Non è la prima. Ora insorgeranno coloro che dicono che funziona e avremo le solite posizioni pro e contro.
Un solo commento la prima cosa che funziona in medicina è avere una buona relazione tra persone e con il medico in particolare e su questo dobbiamo, come medici ed operatori sanitari ragionare e fare una critica su alcune posizioni rigide, estremiste e poco rispettose. Che poi una terapia funzioni come effetto placebo o funzioni avvero ce lo andremo a vedere e il tempo chiarirà. La medicina è fatta di scoperte di novità e anche ahimè di errori e non è detto che l'approccio "scientifico" possa essere applicato a tutto se al termine medicina attribuiamo anche l'aspetto relazionale, umano e comunicativo. Non difendo l'omeopatia che, chi mi conosce, sa che non pratico e su cui ho sempre espresso perplessità scientifiche. Ma non mi piacciono gli integralisti da nessuna parte e quanti dei farmaci dati per efficaci si riveleranno nel futuro davvero efficaci e meno tossici di quelli che abbiamo? Tra antitumorali, antivirali, nuovi anticoagulanti, antipertensivi ecc??? E tutti gli integratori che si pubblicizzano funzionano???
La notizia della inefficacia della omeopatia la trovate qui sotto e basta che facciate un ricerca su Internet.
INTANTO UN CONSIGLIO. LA "NIENTETERAPIA" NON HA EFFETTI COLLATERALI :-) E MOLTI FARMACI CLASSICI, NATURALI SONO, PER BEN CHE VADA , FATTI PER UN GUADAGNO ECONOMICO E SPESSO CAUSANO UN DANNO ALLA SALUTE. LEGGETE QUESTO LIBRO VERO SCRITTO DA UNA GRANDE PERSONALITA' SCIENTIFICA:
http://www.amazon.it/Deadly-Medicines-Organised-Crime-Healthcare/dp/1846198844
OMEOPATIA NON FUNZIONA
«Non esiste malattia per cui vi sia una prova attendibile dell’efficacia dell’omeopatia». E non c’è ragione fondata per dire che funzioni meglio di una pillola di zucchero. Inoltre, le persone che vi si affidano possono mettere a rischio la propria salute, rifiutando o ritardando trattamenti per i quali esista una buona evidenza di efficacia e sicurezza». Ad affermarlo un rapporto redatto dal National Health and Medical Reseach Council (Nhmrc) australiano, che ha condotto una maxi review su 225 pubblicazioni in tema di omeopatia.
Un'altra dimostrazione della inefficacia della omeopatia arriva dall'Australi. Non è la prima. Ora insorgeranno coloro che dicono che funziona e avremo le solite posizioni pro e contro.
Un solo commento la prima cosa che funziona in medicina è avere una buona relazione tra persone e con il medico in particolare e su questo dobbiamo, come medici ed operatori sanitari ragionare e fare una critica su alcune posizioni rigide, estremiste e poco rispettose. Che poi una terapia funzioni come effetto placebo o funzioni avvero ce lo andremo a vedere e il tempo chiarirà. La medicina è fatta di scoperte di novità e anche ahimè di errori e non è detto che l'approccio "scientifico" possa essere applicato a tutto se al termine medicina attribuiamo anche l'aspetto relazionale, umano e comunicativo. Non difendo l'omeopatia che, chi mi conosce, sa che non pratico e su cui ho sempre espresso perplessità scientifiche. Ma non mi piacciono gli integralisti da nessuna parte e quanti dei farmaci dati per efficaci si riveleranno nel futuro davvero efficaci e meno tossici di quelli che abbiamo? Tra antitumorali, antivirali, nuovi anticoagulanti, antipertensivi ecc??? E tutti gli integratori che si pubblicizzano funzionano???
La notizia della inefficacia della omeopatia la trovate qui sotto e basta che facciate un ricerca su Internet.
INTANTO UN CONSIGLIO. LA "NIENTETERAPIA" NON HA EFFETTI COLLATERALI :-) E MOLTI FARMACI CLASSICI, NATURALI SONO, PER BEN CHE VADA , FATTI PER UN GUADAGNO ECONOMICO E SPESSO CAUSANO UN DANNO ALLA SALUTE. LEGGETE QUESTO LIBRO VERO SCRITTO DA UNA GRANDE PERSONALITA' SCIENTIFICA:
OMEOPATIA NON FUNZIONA
«Non esiste malattia per cui vi sia una prova attendibile dell’efficacia dell’omeopatia». E non c’è ragione fondata per dire che funzioni meglio di una pillola di zucchero. Inoltre, le persone che vi si affidano possono mettere a rischio la propria salute, rifiutando o ritardando trattamenti per i quali esista una buona evidenza di efficacia e sicurezza». Ad affermarlo un rapporto redatto dal National Health and Medical Reseach Council (Nhmrc) australiano, che ha condotto una maxi review su 225 pubblicazioni in tema di omeopatia.
Secondo Paul Glasziou, presidente del Nhmrc Homeopathy Working Committee, «ci saranno persone convinte che tutto questo sia un complotto dell’establishment» per favorire altri interessi a discapito dell’omeopatia, «ma speriamo vi siano anche molte persone ragionevoli che possano riconsiderare la vendita, l’utilizzo e la distribuzione di questi prodotti». Secondo gli autori del rapporto, gli studi dai quali emerge l’efficacia dell’omeopatia sono lavori di scarsa qualità scientifica. Non ci sarebbe nessuna prova che «i prodotti omeopatici funzionino meglio di una pillola di zucchero».
PRATICA CONTROVERSA
La validità dell’omeopatia non è mai stata dimostrata mediante esperimenti o ricerche. Gli studi condotti in base ai principi della scienza medica ne hanno viceversa dimostrato l’inefficacia. Il ricorso a prodotti omeopatici è potenzialmente pericoloso per la salute nella misura in cui può spingere i malati ad abbandonare o ritardare terapie mediche di comprovata efficacia.
Alla base vi è l’indimostrato «principio di similitudine del farmaco» (similia similibus curantur), concetto privo di fondamento scientifico enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche «principio omeopatico», una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati potenza. Allo stato attuale, nessuno studio scientifico pubblicato su riviste mediche di valore riconosciuto ha potuto dimostrare che l’omeopatia presenti, per una qualsiasi malattia, un’efficacia clinica che sia superiore all’effetto placebo. Inoltre, l’omeopatia viene rifiutata dagli scienziati per la sua debolezza teorica (cioè l’incompatibilità dei suoi postulati con le odierne conoscenze chimiche) e per la mancanza di un meccanismo plausibile che ne possa spiegare il funzionamento. Per l’insieme di queste ragioni l’omeopatia è stata definita una pseudoscienza.
La validità dell’omeopatia non è mai stata dimostrata mediante esperimenti o ricerche. Gli studi condotti in base ai principi della scienza medica ne hanno viceversa dimostrato l’inefficacia. Il ricorso a prodotti omeopatici è potenzialmente pericoloso per la salute nella misura in cui può spingere i malati ad abbandonare o ritardare terapie mediche di comprovata efficacia.
Alla base vi è l’indimostrato «principio di similitudine del farmaco» (similia similibus curantur), concetto privo di fondamento scientifico enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche «principio omeopatico», una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati potenza. Allo stato attuale, nessuno studio scientifico pubblicato su riviste mediche di valore riconosciuto ha potuto dimostrare che l’omeopatia presenti, per una qualsiasi malattia, un’efficacia clinica che sia superiore all’effetto placebo. Inoltre, l’omeopatia viene rifiutata dagli scienziati per la sua debolezza teorica (cioè l’incompatibilità dei suoi postulati con le odierne conoscenze chimiche) e per la mancanza di un meccanismo plausibile che ne possa spiegare il funzionamento. Per l’insieme di queste ragioni l’omeopatia è stata definita una pseudoscienza.
LA POSIZIONE DELL’OMS - Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’omeopatia non è una cura e non apporta alcun beneficio, e uno studio australiano condotto nel 2014 non ha riscontrato in essa alcuna efficacia superiore al semplice effetto placebo. Il 13 marzo 2003 il Tribunale penale di Catania ha assolto il giornalista Piero Angela dall’accusa di diffamazione per avere sostenuto in una puntata della trasmissione Superquark andata in onda nel 2001 che «l’omeopatia non è una cosa seria. Il rischio di curarsi con tale medicina non convenzionale è molto grande per i pazienti che hanno malattie gravi e soprattutto progressive». http://attualita.cinquequotidiano.it/salute/2015/03/12/omeopatia-non-funziona-contro-malattie-report-australiano/
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