domenica 12 aprile 2015

AEROSOL: COME, QUANDO, QUALE??


AEROSOL: COME, QUANDO E QUALE???
REGOLE E CONSIGLI GENERALI:
Non usate apparecchi vecchi e rumorosi e lenti . Acquistate un buon apparecchio per aerosol
Per vari motivi (uso con tutti i tipi di farmaco, pulizia, durata e affidabilità) consigliato un aerosol classico (pneumatico). Meno un apparecchio ad ultrasuoni (spiegazioni qui sotto) NON ADATTI PER ALCUNI CORTISONICI IN SOSPENSIONE,
A seconda del motivo per cui si somministra il farmaco usare nebulizzatori o altri dispositivi (per le alte vie respiratorie il Rinowash per esempio).
CONSIGLI PER FARE BENE AEROSOL CON NEBULIZZATORE:
·      La durata dovrebbe essere intorno tra i 5 e i 10 minuti
·      La quantità di liquido da mettere nell’ampolla: 3 ml per nebulizzatore “meccanico” (pneumatico), 5 ml per aerosol ad ultrasuoni
·      Se il bambino dorme o piange l’aerosol è molto meno efficace
·      Dopo aver fatto aerosol lavare con acqua calda e lasciar asciugare all’aria

COME FARE AEROSOL SE IL BAMBINO COLLABORA
·      Far respirare con il naso per le infezioni delle alte vie respiratorie
·      Far respirare con la bocca per le infezioni delle basse vie respiratorie
·      Mettere il boccaglio tra i denti e chiudere bene le labbra, Se si usa la mascherina tenerla ben aderente al volto
·      Inspirare lentamente e a fondo
·      Trattenere il respiro per vari secondi (da 4 a 10)
·      Espirare lentamente
·      Dopo aver fatto aerosol risciacquare la bocca per togliere residui di farmaco

La terapia inalatoria è la modalità terapeutica più efficace e sicura per la cura delle patologie respiratorie, in quanto consente al farmaco impiegato di agire direttamente sull’organo bersaglio, evitando il ricorso alla somministrazione per via generale (per bocca)  e offrendo l’opportunità di ottenere lo stesso effetto terapeutico con un dosaggio minore di quello richiesto da una terapia orale o parenterale.
In base alla dimensione delle particelle i farmaci inalatori si depositeranno in diverse aree del tratto respiratorio.
Tanto minore è la grandezza delle particelle di aerosol, tanto maggiore è la loro capacità penetrativa nell’albero bronchiale. Le particelle di dimensioni <1 micron hanno più probabilità di raggiungere le vie aeree periferiche e gli alveoli o di essere espirate; le particelle di dimensioni 1-5 micron si depositeranno nelle vie aeree più alte.
Ne consegue che se vogliamo curare una infezione delle basse vie respiratorie     (broncodisplasia o pneumopatia cronica del prematuro, bronchite, bronchiolite, broncopolmonite, broncospasmo ricorrente in cor-so d’infezioni, soprattutto virali, e asma bronchiale)  è necessario un aerosol che produca particelle piccole.
Se invece usiamo l’ aerosol  per una infezione delle alte vie respiratorie (rinite, sinusite, laringite, tracheite) le particelle debbono essere più grosse.
Infine, vi sono diversi fattori legati alle modalità di respirazione del paziente che possono influenzare la deposizione delle particelle. Bassi flussi inspiratori e bassa frequenza respiratoria promuovono la deposizione di aerosol nelle vie aeree inferiori, mentre le frequenze più elevate aumentano la quantità di particelle che si depositano nell’orofaringe e nelle vie aeree superiori. Allo stesso modo, il volume di aria inspirata può influenzare la quantità e la profondità di deposizione delle particelle nelle vie aeree inferiori.
Infine, è importante considerare per quanto tempo si trattiene il respiro; trattenere il respiro da 4 a 10 secondi determina una deposizione ottimale delle particelle.


TIPI DI AEROSOL
·      Inalatori pressurizzati predosati (pMDI), (cosìdetti spruzzini) da usare con un DISTANZIATORE
·      Inalatori a polvere secca (DPI)  (non adatti nel bambino piccolo)
·      Nebulizzatori
Parlerò degli “spruzzini” e dei distanziatori in un prossimo articolo. Sono meccanismi validi ed efficaci e molto comodi e rapidi in varie situazioni  come, e anche di più, dei nebulizzatori.
Gli apparecchi per aerosol tradizionali sono rappresentati dai
·      Nebulizzatori pneumatici a flusso continuo (a membrana, i più economici, a pistone, a microprocessore)
·      Nebulizzatori pneumatici “open vent”, che consentono alle particelle di essere aerosolizzate molto più velocemente, a parità di compressore, e quindi di ridurre il tempo di erogazione e migliorare la compliance, che, specie nel bambino, determina in maniera critica l’efficacia della terapia.
·      Nebulizzatori ad ultrasuoni.
·      Nuove generazioni di nebulizzatori (smart nebulizer) dotati di una maggiore efficienza di somministrazione. Un’interessante innovazione nel campo dei nebulizzatori pneumatici è costituita dalle ampolle attivate con il respiro (breath activated) che generano l’aerosol solo durante l’inspirazione,
·      Nebulizzatori mesh: sono portatili, silenziosi e veloci;
·      Nebulizzatori “intelligenti”, si adattano al respiro del paziente senza spreco di farmaco durante l’espirazione,

ALCUNI NEBULIZZATORI PNEUMATICI:
- a microcompressore: Clenny
- a pistone Nebula
- mesh: Kiwi

RIFERIMENTI:



REGOLE E CONSIGLI GENERALI:
Non usate apparecchi vecchi e rumorosi e lenti . Acquistate un buon apparecchio per aerosol
Per vari motivi (uso con tutti i tipi di farmaco, pulizia, durata e affidabilità) consigliato un aerosol classico (pneumatico). Meno un apparecchio ad ultrasuoni (spiegazioni qui sotto)
A seconda del motivo per cui si somministra il farmaco usare nebulizzatori o altri dispositivi (per le alte vie respiratorie il Rinowash per esempio).
CONSIGLI PER FARE BENE AEROSOL CON NEBULIZZATORE:
·      La durata dovrebbe essere intorno tra i 5 e i 10 minuti
·      La quantità di liquido da mettere nell’ampolla: 3 ml per nebulizzatore “meccanico” (pneumatico), 5 ml per aerosol ad ultrasuoni
·      Se il bambino dorme o piange l’aerosol è molto meno efficace
·      Dopo aver fatto aerosol lavare con acqua calda e lasciar asciugare all’aria

COME FARE AEROSOL SE IL BAMBINO COLLABORA
·      Far respirare con il naso per le infezioni delle alte vie respiratorie
·      Far respirare con la bocca per le infezioni delle basse vie respiratorie
·      Mettere il boccaglio tra i denti e chiudere bene le labbra, Se si usa la mascherina tenerla ben aderente al volto
·      Inspirare lentamente e a fondo
·      Trattenere il respiro per vari secondi (da 4 a 10)
·      Espirare lentamente
·      Dopo aver fatto aerosol risciacquare la bocca per togliere residui di farmaco

La terapia inalatoria è la modalità terapeutica più efficace e sicura per la cura delle patologie respiratorie, in quanto consente al farmaco impiegato di agire direttamente sull’organo bersaglio, evitando il ricorso alla somministrazione per via generale (per bocca)  e offrendo l’opportunità di ottenere lo stesso effetto terapeutico con un dosaggio minore di quello richiesto da una terapia orale o parenterale.
In base alla dimensione delle particelle i farmaci inalatori si depositeranno in diverse aree del tratto respiratorio.
Tanto minore è la grandezza delle particelle di aerosol, tanto maggiore è la loro capacità penetrativa nell’albero bronchiale. Le particelle di dimensioni <1 micron hanno più probabilità di raggiungere le vie aeree periferiche e gli alveoli o di essere espirate; le particelle di dimensioni 1-5 micron si depositeranno nelle vie aeree più alte.
Ne consegue che se vogliamo curare una infezione delle basse vie respiratorie     (broncodisplasia o pneumopatia cronica del prematuro, bronchite, bronchiolite, broncopolmonite, broncospasmo ricorrente in cor-so d’infezioni, soprattutto virali, e asma bronchiale)  è necessario un aerosol che produca particelle piccole.
Se invece usiamo l’ aerosol  per una infezione delle alte vie respiratorie (rinite, sinusite, laringite, tracheite) le particelle debbono essere più grosse.
Infine, vi sono diversi fattori legati alle modalità di respirazione del paziente che possono influenzare la deposizione delle particelle. Bassi flussi inspiratori e bassa frequenza respiratoria promuovono la deposizione di aerosol nelle vie aeree inferiori, mentre le frequenze più elevate aumentano la quantità di particelle che si depositano nell’orofaringe e nelle vie aeree superiori. Allo stesso modo, il volume di aria inspirata può influenzare la quantità e la profondità di deposizione delle particelle nelle vie aeree inferiori.
Infine, è importante considerare per quanto tempo si trattiene il respiro; trattenere il respiro da 4 a 10 secondi determina una deposizione ottimale delle particelle.

TIPI DI AEROSOL
·      Inalatori pressurizzati predosati (pMDI), (cosìdetti spruzzini) da usare con un DISTANZIATORE
·      Inalatori a polvere secca (DPI)  (non adatti nel bambino piccolo)
·      Nebulizzatori
Parlerò degli “spruzzini” e dei distanziatori in un prossimo articolo. Sono meccanismi validi ed efficaci e molto comodi e rapidi in varie situazioni  come, e anche di più, dei nebulizzatori.
Gli apparecchi per aerosol tradizionali sono rappresentati dai
·      Nebulizzatori pneumatici a flusso continuo (a membrana, i più economici, a pistone, a microprocessore)
·      Nebulizzatori pneumatici “open vent”, che consentono alle particelle di essere aerosolizzate molto più velocemente, a parità di compressore, e quindi di ridurre il tempo di erogazione e migliorare la compliance, che, specie nel bambino, determina in maniera critica l’efficacia della terapia.
·      Nebulizzatori ad ultrasuoni.
·      Nuove generazioni di nebulizzatori (smart nebulizer) dotati di una maggiore efficienza di somministrazione. Un’interessante innovazione nel campo dei nebulizzatori pneumatici è costituita dalle ampolle attivate con il respiro (breath activated) che generano l’aerosol solo durante l’inspirazione,
·      Nebulizzatori mesh: sono portatili, silenziosi e veloci;
·      Nebulizzatori “intelligenti”, si adattano al respiro del paziente senza spreco di farmaco durante l’espirazione,

ALCUNI NEBULIZZATORI PNEUMATICI:
- a microcompressore: Clenny
- a pistone Nebula
- mesh: Kiwi, Beurer

RIFERIMENTI:




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