AEROSOL: COME, QUANDO E QUALE???
REGOLE E CONSIGLI GENERALI:
Non usate apparecchi vecchi e rumorosi e lenti . Acquistate
un buon apparecchio per aerosol
Per vari motivi (uso con tutti i tipi di farmaco, pulizia,
durata e affidabilità) consigliato un aerosol classico (pneumatico). Meno un apparecchio
ad ultrasuoni (spiegazioni qui sotto) NON ADATTI PER ALCUNI CORTISONICI IN SOSPENSIONE,
A seconda del motivo per cui si somministra il farmaco usare
nebulizzatori o altri dispositivi (per le alte vie respiratorie il Rinowash per
esempio).
CONSIGLI PER FARE BENE AEROSOL CON NEBULIZZATORE:
·
La durata dovrebbe essere intorno tra i 5 e i 10
minuti
·
La quantità di liquido da mettere nell’ampolla:
3 ml per nebulizzatore “meccanico” (pneumatico), 5 ml per aerosol ad ultrasuoni
·
Se il bambino dorme o piange l’aerosol è molto
meno efficace
·
Dopo aver fatto aerosol lavare con acqua calda e
lasciar asciugare all’aria
COME FARE AEROSOL SE IL BAMBINO COLLABORA
·
Far respirare con il naso per le infezioni delle
alte vie respiratorie
·
Far respirare con la bocca per le infezioni
delle basse vie respiratorie
·
Mettere il boccaglio tra i denti e chiudere bene
le labbra, Se si usa la mascherina tenerla ben aderente al volto
·
Inspirare lentamente e a fondo
·
Trattenere il respiro per vari secondi (da 4 a
10)
·
Espirare lentamente
·
Dopo aver fatto aerosol risciacquare la bocca
per togliere residui di farmaco
La terapia inalatoria è la modalità terapeutica più efficace
e sicura per la cura delle patologie respiratorie, in quanto consente al
farmaco impiegato di agire direttamente sull’organo bersaglio, evitando il
ricorso alla somministrazione per via generale (per bocca) e offrendo l’opportunità di ottenere lo
stesso effetto terapeutico con un dosaggio minore di quello richiesto da una
terapia orale o parenterale.
In base alla dimensione delle particelle i farmaci inalatori
si depositeranno in diverse aree del tratto respiratorio.
Tanto minore è la grandezza delle particelle di aerosol,
tanto maggiore è la loro capacità penetrativa nell’albero bronchiale. Le
particelle di dimensioni <1 micron hanno più probabilità di raggiungere le
vie aeree periferiche e gli alveoli o di essere espirate; le particelle di
dimensioni 1-5 micron si depositeranno nelle vie aeree più alte.
Ne consegue che se vogliamo “curare”
una infezione delle basse vie respiratorie (broncodisplasia o pneumopatia cronica del
prematuro, bronchite, bronchiolite, broncopolmonite, broncospasmo ricorrente in
cor-so d’infezioni, soprattutto virali, e asma bronchiale) è necessario un aerosol che produca
particelle piccole.
Se invece usiamo l’ aerosol per una infezione delle alte vie respiratorie
(rinite, sinusite, laringite, tracheite) le particelle debbono essere più
grosse.
Infine, vi sono diversi fattori legati alle modalità di
respirazione del paziente che possono influenzare la deposizione delle
particelle. Bassi flussi inspiratori e bassa frequenza respiratoria promuovono
la deposizione di aerosol nelle vie aeree inferiori, mentre le frequenze più
elevate aumentano la quantità di particelle che si depositano nell’orofaringe
e nelle vie aeree superiori. Allo stesso modo, il volume di aria inspirata può
influenzare la quantità e la profondità di deposizione delle particelle nelle
vie aeree inferiori.
Infine, è importante considerare per quanto tempo si trattiene il respiro; trattenere il respiro da 4 a 10 secondi determina una deposizione ottimale delle particelle.
Infine, è importante considerare per quanto tempo si trattiene il respiro; trattenere il respiro da 4 a 10 secondi determina una deposizione ottimale delle particelle.
TIPI DI AEROSOL
·
Inalatori pressurizzati predosati (pMDI), (cosìdetti
spruzzini) da usare con un DISTANZIATORE
·
Inalatori a polvere secca (DPI) (non adatti nel bambino piccolo)
·
Nebulizzatori
Parlerò degli “spruzzini” e dei distanziatori in un prossimo
articolo. Sono meccanismi validi ed
efficaci e molto comodi e rapidi in varie situazioni come, e anche di più, dei nebulizzatori.
Gli apparecchi per aerosol tradizionali sono rappresentati
dai
·
Nebulizzatori pneumatici a flusso continuo (a
membrana, i più economici, a pistone, a microprocessore)
·
Nebulizzatori pneumatici “open vent”, che
consentono alle particelle di essere aerosolizzate molto più velocemente, a
parità di compressore, e quindi di ridurre il tempo di erogazione e migliorare
la compliance, che, specie nel bambino, determina in maniera critica
l’efficacia della terapia.
·
Nebulizzatori ad ultrasuoni.
·
Nuove generazioni di nebulizzatori (smart
nebulizer) dotati di una maggiore efficienza di somministrazione. Un’interessante
innovazione nel campo dei nebulizzatori pneumatici è costituita dalle ampolle
attivate con il respiro (breath activated) che generano l’aerosol solo durante
l’inspirazione,
·
Nebulizzatori mesh: sono portatili, silenziosi e
veloci;
·
Nebulizzatori “intelligenti”, si adattano al
respiro del paziente senza spreco di farmaco durante l’espirazione,
ALCUNI NEBULIZZATORI PNEUMATICI:
- a microcompressore: Clenny
- a pistone Nebula
- mesh: Kiwi
RIFERIMENTI:
REGOLE E CONSIGLI GENERALI:
Non usate apparecchi vecchi e rumorosi e lenti . Acquistate
un buon apparecchio per aerosol
Per vari motivi (uso con tutti i tipi di farmaco, pulizia,
durata e affidabilità) consigliato un aerosol classico (pneumatico). Meno un apparecchio
ad ultrasuoni (spiegazioni qui sotto)
A seconda del motivo per cui si somministra il farmaco usare
nebulizzatori o altri dispositivi (per le alte vie respiratorie il Rinowash per
esempio).
CONSIGLI PER FARE BENE AEROSOL CON NEBULIZZATORE:
·
La durata dovrebbe essere intorno tra i 5 e i 10
minuti
·
La quantità di liquido da mettere nell’ampolla:
3 ml per nebulizzatore “meccanico” (pneumatico), 5 ml per aerosol ad ultrasuoni
·
Se il bambino dorme o piange l’aerosol è molto
meno efficace
·
Dopo aver fatto aerosol lavare con acqua calda e
lasciar asciugare all’aria
COME FARE AEROSOL SE IL BAMBINO COLLABORA
·
Far respirare con il naso per le infezioni delle
alte vie respiratorie
·
Far respirare con la bocca per le infezioni
delle basse vie respiratorie
·
Mettere il boccaglio tra i denti e chiudere bene
le labbra, Se si usa la mascherina tenerla ben aderente al volto
·
Inspirare lentamente e a fondo
·
Trattenere il respiro per vari secondi (da 4 a
10)
·
Espirare lentamente
·
Dopo aver fatto aerosol risciacquare la bocca
per togliere residui di farmaco
La terapia inalatoria è la modalità terapeutica più efficace
e sicura per la cura delle patologie respiratorie, in quanto consente al
farmaco impiegato di agire direttamente sull’organo bersaglio, evitando il
ricorso alla somministrazione per via generale (per bocca) e offrendo l’opportunità di ottenere lo
stesso effetto terapeutico con un dosaggio minore di quello richiesto da una
terapia orale o parenterale.
In base alla dimensione delle particelle i farmaci inalatori
si depositeranno in diverse aree del tratto respiratorio.
Tanto minore è la grandezza delle particelle di aerosol,
tanto maggiore è la loro capacità penetrativa nell’albero bronchiale. Le
particelle di dimensioni <1 micron hanno più probabilità di raggiungere le
vie aeree periferiche e gli alveoli o di essere espirate; le particelle di
dimensioni 1-5 micron si depositeranno nelle vie aeree più alte.
Ne consegue che se vogliamo “curare”
una infezione delle basse vie respiratorie (broncodisplasia o pneumopatia cronica del
prematuro, bronchite, bronchiolite, broncopolmonite, broncospasmo ricorrente in
cor-so d’infezioni, soprattutto virali, e asma bronchiale) è necessario un aerosol che produca
particelle piccole.
Se invece usiamo l’ aerosol per una infezione delle alte vie respiratorie
(rinite, sinusite, laringite, tracheite) le particelle debbono essere più
grosse.
Infine, vi sono diversi fattori legati alle modalità di
respirazione del paziente che possono influenzare la deposizione delle
particelle. Bassi flussi inspiratori e bassa frequenza respiratoria promuovono
la deposizione di aerosol nelle vie aeree inferiori, mentre le frequenze più
elevate aumentano la quantità di particelle che si depositano nell’orofaringe
e nelle vie aeree superiori. Allo stesso modo, il volume di aria inspirata può
influenzare la quantità e la profondità di deposizione delle particelle nelle
vie aeree inferiori.
Infine, è importante considerare per quanto tempo si trattiene il respiro; trattenere il respiro da 4 a 10 secondi determina una deposizione ottimale delle particelle.
Infine, è importante considerare per quanto tempo si trattiene il respiro; trattenere il respiro da 4 a 10 secondi determina una deposizione ottimale delle particelle.
TIPI DI AEROSOL
·
Inalatori pressurizzati predosati (pMDI), (cosìdetti
spruzzini) da usare con un DISTANZIATORE
·
Inalatori a polvere secca (DPI) (non adatti nel bambino piccolo)
·
Nebulizzatori
Parlerò degli “spruzzini” e dei distanziatori in un prossimo
articolo. Sono meccanismi validi ed
efficaci e molto comodi e rapidi in varie situazioni come, e anche di più, dei nebulizzatori.
Gli apparecchi per aerosol tradizionali sono rappresentati
dai
·
Nebulizzatori pneumatici a flusso continuo (a
membrana, i più economici, a pistone, a microprocessore)
·
Nebulizzatori pneumatici “open vent”, che
consentono alle particelle di essere aerosolizzate molto più velocemente, a
parità di compressore, e quindi di ridurre il tempo di erogazione e migliorare
la compliance, che, specie nel bambino, determina in maniera critica
l’efficacia della terapia.
·
Nebulizzatori ad ultrasuoni.
·
Nuove generazioni di nebulizzatori (smart
nebulizer) dotati di una maggiore efficienza di somministrazione. Un’interessante
innovazione nel campo dei nebulizzatori pneumatici è costituita dalle ampolle
attivate con il respiro (breath activated) che generano l’aerosol solo durante
l’inspirazione,
·
Nebulizzatori mesh: sono portatili, silenziosi e
veloci;
·
Nebulizzatori “intelligenti”, si adattano al
respiro del paziente senza spreco di farmaco durante l’espirazione,
ALCUNI NEBULIZZATORI PNEUMATICI:
- a microcompressore: Clenny
- a pistone Nebula
- mesh: Kiwi, Beurer
RIFERIMENTI:
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