martedì 25 agosto 2015

RIENTRO A SCUOLA, SCELTA DELLA SCUOLA: AFFRONTIAMOLO AL MEGLIO PRIMO GIORNO DI SCUOLA

RIENTRO A SCUOLA: AFFRONTIAMOLO AL MEGLIO
PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Cari Genitori  e ragazze e ragazzi

In un post precedente ho risposto alla domanda, frequente, sui “cosìdetti” farmaci immunostimolanti in quanto tra poco incominciano scuole, asili e Nido (NON SPARATEMI E’ MEGLIO ENTARE NELL’OTTICA E PREPARARSI ADEGUATAMENTE) e il timore è LA SCELTA DELLA SCUOLA  e il timore delle malattie sono..MA NON SOLO…. Alcuni bambini manifestano disturbi vari “da adattamento” da uno stile di vita vacanziero a quello scolastico. Soprattutto il risveglio.
Inizio con un consiglio fondamentale: abituate e abituatevi gradualmente ad andare a letto prima per evitare che dopo una settimana di risvegli mattutini precoci i vostri figli diventino nervosi, agitati, intrattabili, oppositivi e con faccine da zombies. In questi casi a nulla servono vitamine, minacce, ricostituenti, esami eccet.

A breve si ritorna sui banchi di scuola e per qualcuno sarà la prima volta, un emozione che rimarrà fissata indelebilmente nella mente per tutta la vita. Ormai la maggior parte dei bimbi arriva a questo appuntamento  dopo aver fatto esperienza all’asilo nido e alla scuola materna sapendo di ritrovare in classe qualche amichetto con cui condividere questa nuova esperienza. Tuttavia l’ansia del nuovo ambiente, delle nuove “regole” e la paura di non essere in grado di imparare a leggere e scrivere possono prendere il sopravvento, e allora che fare? Mamma e papà dovrebbero aiutare il bambino evidenziando gli aspetti positivi: “diventi grande, imparerai un sacco di cose, sarai tu a leggere i libri alla mamma..” e stimolando la curiosità.. Sono da evitare le frasi “è finita la pacchia, finalmente qualcuno che ti mette in riga..” perchè si attribuisce alla scuola un ruolo punitivo.
Per i bimbi che, comunque, incontrano molte difficoltà ad inserirsi nel nuovo ambiente, prima di decidere di cambiare scuola occorre confrontarsi con il proprio pediatra o con una persona competente di fiducia (pedagogista, psicologo, psichiatra infantile, insegnante con esperienza ecc..) e capirne il motivo.  La scuola esige un dispendio di energie non da poco, per cui abituiamo i bambini ad andare a letto presto alla sera e a fare una buona colazione al mattino, riposati affronteranno meglio la giornata. Creiamo, magari, delle piccole ritualità per cui alla sera leggiamo storie di bambini o animali che partono e ritornano e al mattino e inventiamoci un saluto davanti alla scuola tutto nostro, una mamma mi racconta che nella scuola delle sue bimbe è abitudine  x  i bimbi salutare le mamme dal finestrone delle scale del primo piano prima di entrare in classe. La preoccupazione dei genitori, ricade sul tipo di scuola da far frequentare ai figli, tempo pieno, o solo mezza giornata con qualche rientro? E ancora scuola italiana o scuola tedesca o internazionale sul modello americano? La bontà di una scuola dipende da vari fattori ma, soprattutto dalle persone che vi lavorano. La scuola, prima ancora che nelle sue formule e nelle sue organizzazioni, è quello che è per le persone che la realizzano, dal direttore didattico al bidello e ,soprattutto, per gli insegnanti, che con i loro modi, i loro gesti, i loro desideri e soprattutto con la voglia di “educare” forgiano gli adulti di domani. MAI PARLARE MALE DELLA SCUOLA O DEGLI INSEGNANTI DAVANTI AI BAMBINI.
Ogni tipo di scuola, poi, offre il proprio modello e sta a noi genitori capire quello che più si adatta al carattere di nostro figlio. Per le scuole che prevedono un educazione bilingue, inoltre, spesso la scelta va fatta già all’asilo dove i bambini, sotto forma di gioco, iniziano a confrontarsi quotidianamente con una lingua diversa da quella di mamma e papà.
Per i bambini che pranzano a scuola, spesso, si aggiunge il problema della dieta alimentare. Premesso che i bambini allergici o intolleranti ad alcuni alimenti hanno diritto ad avere diete speciali, per tutti gli altri vige la dieta ufficiale, compilata da esperti dietologi, forse non tutti i giorni sarà servita la pietanza preferita, tuttavia dobbiamo stimolare i nostri figli ad assaggiare tutto, evitando di chiedere al pediatra certificati di diete speciali quanto mai folcloristicHE.. “il bambino non può mangiare carne di maiale, mangiA però prosciutto, wurstel”…per fare un esempio.. MA SULLA ALIMENTAZIONE TORNEREMO





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