Cari
genitori
Molte
domande, e molta confusione, su un vaccino che viene offerto gratuitamente, in
Liguria a tutte le ragazze e ai ragazzi, all’età di 11 anni. Il vaccino per il papillomavirus. Malattia
trasmessa sessualmente (papà non svenite ma ..è la vita…e dovremmo parlare più
di sessualità e di affettività). Paure, timori, molti dettati dall’ignoranza
(da non conoscere, ignorare, non è una offesa) che a volte vuol dire addirittura negare
l’esistenza di un problema perché non sperimentato di persona o sui propri
cari. Tipica la frase “non ho fatto il
vaccino per il morbillo ma non ho avuto problemi”… Vuol dire negare tutto quello
che non è capitato a noi. Neanche io ho mai avuto (finora e tocchiamo ferro) uno
scontro frontale ma non posso dire che allora non esiste L
I
dati di efficacia e di sicurezza ci sono e qui sotto allego una sintesi di un
grande lavoro che potete sfogliare integralmente in prima pagina sul sito www.apel-pediatri.it CENTO DOMANDE
SU HPV 2015
Inizio
con la parte del vaccino e sotto troverete utili notizie per tutte e tutti
IL
VACCINO CONTRO IL VIRUS HPV
1)
Si può prevenire l’infezione da virus HPV (Human PapillomaVirus), ?
_ L’unico
metodo per prevenire l’infezione da HPV è la vaccinazione. L’infezione infatti
è molto
comune,
soprattutto fra le persone giovani, e il preservativo non garantisce una
protezione
al
100%
_ C’è
ora un vaccino contro i due tipi di virus responsabili di più del 70% dei
tumori del collo
dell’utero.
_ In
tutte le Regioni italiane nel 2008 è partita la campagna di vaccinazione
gratuita per le
ragazze
nel 12° anno di vita (cioè che hanno compiuto 11 anni). In molte Regioni la
vaccinazione ha coinvolto anche ragazze di altre fasce d’età. Maggiori dettagli
si possono trovare seguendo questo link: www.epicentro.iss.it/problemi/hpv/aggiornamenti.asp.
2 Di
che vaccino si tratta?
In
Italia dal 2007 è stato autorizzato l’uso di due vaccini:
_ il
Gardasil®, rivolto contro quattro tipi di virus HPV (vaccino quadrivalente):
due di questi
virus
sono tra i responsabili del tumore del collo dell’utero (16 e 18); gli altri
due (6 e 11)
sono
responsabili dei condilomi genitali;
_ il
Cervarix®, efficace solo contro due tipi di HPV (16 e 18) che sono tra i
responsabili del
tumore
del collo dell’utero (vaccino bivalente).
_ Il
vaccino serve a prevenire le infezioni ma non a curarle.
3 I
vaccini sono efficaci?
_ Il
Gardasil® e il Cervarix® si sono dimostrati molto efficaci (quasi al 100%) nei
confronti delle lesioni provocate dai due tipi di papilloma virus contro cui
sono diretti: il 16 e il 18, nelle
donne
che non sono state ancora infettate da questi tipi di HPV.
_ Questi
due tipi sono responsabili di oltre il 70% dei casi di tumori del collo
dell’utero.
_ Rimane
una parte di tumori dovuta ad altri tipi contro cui questi vaccini non sono
efficaci
o
possono avere al massimo una parziale efficacia. Molti studi hanno infatti
dimostrato che
i due
vaccini forniscono un certo grado di protezione anche verso l’infezione
provocata da
alcuni
tipi di HPV non contenuti nei vaccini.
_ Il
Gardasil® serve anche a prevenire quasi il 100% dei condilomi genitali (vedi
6.3).
4 Ho
40 anni: devo fare il vaccino?
_ Il
vaccino previene l’infezione: la sua efficacia è massima in chi non ha ancora
avuto l’infezione,
e
quindi nelle donne che non hanno ancora avuto rapporti sessuali. L’efficacia
nelle
donne che hanno già avuto rapporti sessuali è minore, perché è maggiore la
probabilità
che
abbiano un’infezione con il virus HPV. Le donne che hanno un’infezione con
un
tipo di HPV contenuto nel vaccino saranno comunque protette dall’infezione
provocata
dagli
altri tipi di HPV prevenuti dal vaccino.
_ Inoltre,
sappiamo che l’efficacia del vaccino diminuisce con il crescere dell’età. Gli
studi che
hanno
dimostrato l’efficacia del vaccino sono stati fatti prevalentemente in donne
tra i 16 e i
25/26
anni, ma ora sappiamo che i vaccini sono efficaci anche nelle donne dai 26 ai
45 anni.
_ In
conclusione: riteniamo che il fatto di fare o meno il vaccino sopra i 25 anni
sia una scelta
individuale,
che la donna può prendere dopo che ha consultato il proprio medico ed è
consapevole
che la protezione offerta dal vaccino potrebbe essere minore rispetto a quella
offerta
dal vaccino nelle ragazze.
5
Insomma chi deve fare il vaccino?
_ Per
i motivi che abbiamo detto sopra, la vaccinazione è raccomandata e gratuita per
le
ragazzine
che hanno compiuto 11 anni.
_ Il
vaccino è inoltre molto efficace anche per le ragazze fino a 25/26 anni che non
hanno
avuto
rapporti sessuali.
_ Quindi
le ragazze e le donne che hanno già avuto rapporti sessuali potranno avere un
beneficio
parziale
perché potrebbero avere un’infezione con un tipo di HPV contenuto nel vaccino.
Riteniamo
che l’opportunità di fare o meno il vaccino vada discussa col proprio medico.
6
Quanto dura l’efficacia del vaccino?
_ Per
ora sappiamo che la protezione data dal vaccino dura almeno 8-9 anni, ovvero
per tutto
il
periodo di osservazione fatto finora.
7
Dopo il vaccino non bisogna più fare lo screening?
_ No,
dopo aver fatto il vaccino sarà importante continuare a fare lo screening,
perché il vaccino
previene
più del 70% dei tumori del collo dell’utero, ma non il 100%.
8
Come si fa il vaccino?
_ Ambedue
i vaccini hanno recentemente cambiato schedula vaccinale, che varia in funzione
dell’età
della donna.
_ Cervarix®:
fino a 14 anni è somministrato in due dosi, con un intervallo di 6 mesi tra la
prima
e la seconda dose. Dai 15 anni è somministrato in tre dosi, lasciando
trascorrere
un
intervallo di 1 mese tra la prima e la seconda dose e un intervallo di 5 mesi
tra la seconda
e la
terza.
_ Gardasil®:
fino a 13 anni può essere somministrato in due dosi con un intervallo di 6 mesi
fra
la prima e la seconda dose. In alternativa può essere somministrato in tre dosi
con la
schedula
classica. Dai 14 anni viene somministrato in tre dosi, lasciando trascorrere un
intervallo
di 2 mesi tra la prima e la seconda dose e un intervallo di 4 mesi tra la
seconda
e la
terza.
_ Sia
per Cervarix® sia per Gradasil® è necessario che l’intervallo fra le due dosi
sia di almeno
6
mesi, se l’intervallo è inferiore è necessario fare anche una terza dose.
_ Preferibilmente
l’iniezione deve essere fatta nella parte alta del braccio.
9 E’
sicuro questo vaccino?
_ Sì,
perché per fare entrambi i vaccini si usa solo il guscio vuoto del virus che
non contiene il
materiale
genetico (DNA) indispensabile per permettere al virus di riprodursi e causare
una
infezione.
In questo modo non c’è nessuna possibilità che il vaccino provochi l’infezione.
10
Che reazioni si possono avere dopo aver fatto il vaccino?
_ Il
vaccino provoca abbastanza spesso alcuni sintomi come febbre, dolore, gonfiore
e arrossamento
nella
zona dove è stata fatta l’iniezione, oppure mal di testa o dolori muscolari.
Questi
sintomi vanno via da soli in pochi giorni.
_ Il
vaccino è stato sperimentato su migliaia di donne e si è dimostrato sicuro. Ma,
come
per
tutti i nuovi farmaci, non sappiamo se può provocare delle reazioni molto rare
quando
verrà
usato in un numero molto più grande di persone. Per questo motivo è importante
segnalare
al proprio medico eventuali sintomi particolari.
11
Il vaccino è obbligatorio? E’ gratuito?
_ No,
il vaccino non è obbligatorio. E’ raccomandato e gratuito per le ragazzine che
sono
nel
12° anno di vita (cioè che hanno compiuto 11 anni). In alcune Regioni il
vaccino è gratuito
anche
per altre fasce di età al di sotto dei 25 anni (vedi 5.21).
_ Le
donne che desiderano fare il vaccino fuori da queste fasce d’età dovranno
pagarlo.
12
Quanto costa il vaccino?
_ Il
prezzo al pubblico del Gardasil® è di 171,64 euro per dose. Il prezzo al
pubblico del
Cervarix®
è di 156,79 euro per dose.
_ Per
le donne fino ai 26 o fino ai 45 anni (anche in questo caso ci sono variazioni
fra Regioni)
il
vaccino può essere disponibile a un prezzo “agevolato” presso le strutture del
Servizio
sanitario
nazionale deputate all’erogazione delle vaccinazioni. La fascia d’età e il
contributo
variano
da Regione a Regione. I dettagli sono reperibili sul sito dell’Istituto
Superiore di Sanità
(www.epicentro.iss.it/problemi/hpv/2014.asp)
e sul sito dell’Organizzazione Mondiale
della
Sanità (www.who.int/mediacentre/factsheets/fs380/en/#.VT9ylbAJ9JM.mailto).
13 Bisogna
andare dal medico per farsi ordinare il vaccino?
_ No,
per le ragazzine che hanno compiuto 11 anni non è necessario, perché ricevono
l’invito
a
fare il vaccino direttamente dalla propria ASL.
_ Per
le altre fasce d’età per comprare il vaccino occorrerà la richiesta del medico.
Alcune
indicazioni,
però, possono cambiare da Regione a Regione, quindi per avere informazioni
precise
è meglio telefonare ai centri vaccinali della propria ASL.
14
Bisogna fare un test HPV prima di vaccinarsi?
_ Sotto
i 25 anni non si dovrebbe fare il test HPV, infatti a quest’età l’infezione da
HPV è
molto
frequente, e sia l’infezione sia le modificazioni che essa può provocare
tendono a
scomparire
da sole nella maggior parte dei casi. Un test HPV positivo porterebbe ad altri
controlli
e trattamenti non necessari. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità non
consiglia
di fare un test prima di vaccinarsi.
_ Se
una donna ha più di 25 anni e desidera vaccinarsi, non ci sono indicazioni
sull’opportunità
di
fare un test HPV. Anche se fosse positiva ad uno dei virus contro cui è diretto
il
vaccino,
la donna potrebbe avere un certo beneficio vaccinandosi contro gli altri tipi
(vedi
5.3,
5.4). Se risultasse negativa, potrebbe davvero non avere avuto l’infezione in
passato,
oppure
potrebbe averla avuta ed essere guarita. In questo caso il vaccino sarebbe
ancora
efficace,
ma non sappiamo ancora dire quanto.
_ Inoltre,
la donna dovrebbe anche sapere che il test è a suo carico.
15
Dopo il vaccino si devono fare controlli? E se sì, solo con il Pap-test o anche
con
il test HPV?
_ Non
servono controlli specifici per il vaccino. Dato che la vaccinazione non
protegge da
tutti
i tipi di HPV ad alto rischio oncogeno bisogna continuare a fare regolarmente
lo scree
ning
a partire dai 25 anni (ogni tre anni per i programmi che utilizzano il Pap-test
come
test
di screening, ogni 5 anni per i programmi che utilizzano il test HPV) (vedi 5.7
e 2.6).
16
Dopo le prime tre dosi del vaccino bisogna fare dei richiami?
_ Per
ora sappiamo che la protezione data dal vaccino dura almeno 8-9 anni.
_ Nei
prossimi anni sapremo se e quando occorrerà fare dei richiami.
17 Perché
la vaccinazione è offerta gratuitamente ai maschi solo in alcune Regioni?
_ Perché
nell’uomo il virus HPV provoca molto più raramente tumori (in genere all’ano,
al pene
e
alla bocca). Dagli studi più recenti sembra però che questi tumori siano in
aumento.
_ Inoltre,
dagli studi che sono stati fatti sappiamo che per ridurre in futuro il rischio
di tumore
nelle
donne sarebbe sufficiente vaccinare la maggior parte delle ragazzine (vedi 5.3,
5.5).
Quello
che succede, però, è che solo una parte delle ragazzine si vaccina.
_ In
più, occorre considerare che se si vaccinassero anche i maschi aumenterebbero
molto
anche
i costi.
_ Il
vaccino è efficace anche nei maschi, e per questo motivo alcune Regioni hanno
cominciato
la
vaccinazione nei giovani maschi, mentre altre hanno valutato che fosse più
conveniente
concentrare
le risorse nella vaccinazione delle ragazze. Comunque, come raccomandato
dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) la vaccinazione per le giovani donne
è la
strategia di sanità pubblica che comporta il migliore rapporto tra i costi e i
benefici
contro
il carcinoma della cervice uterina.
_ Ci
sono comunque alcuni gruppi di uomini, in particolare gli omosessuali che hanno
rapporti
sessuali
con molti partner, che hanno un rischio molto alto di sviluppare tumori all’ano
o al
pene, tumori che sono spesso causati dal virus HPV. A questi gruppi di persone
il vaccino
può
portare un vantaggio di salute rilevante.
_ Anche
gli uomini e le donne positivi al virus HIV (responsabile della sindrome da
immunodeficienza
acquisita,
AIDS) dovrebbero essere vaccinati, perché hanno un rischio maggiore
di
sviluppare tumori provocati dal virus HPV.
1. Che
cos’è il virus HPV?
_IL
HPV (Human Papilloma Virsu o papilloma virus umano) è un virus che provoca
un’infezione molto frequente, che la maggior parte delle donne prende almeno
una volta nella vita. Il contatto con il virus in genere non causa alcuna alterazione
e si risolve da sola. Ma in una minoranza di casi provoca delle lesioni a
livello del collo dell’utero che possono guarire da sole o progredire lentamente,
in molti anni, verso forme tumorali.
2.
Come si prende?
_ Si
prende per via sessuale, anche se non necessariamente in seguito ad un rapporto
sessuale
completo.
_ In alcuni casi l’infezione può essere trasmessa da una persona all’altra
molti anni dopo che
una
delle due persone l’ha presa. _ Il fatto di avere l’infezione può quindi non
avere nulla a che fare con l’attuale compagno.
3.
Come si cura?
_ Non
ci sono ancora medicine per curare questa infezione. In particolare, si è visto
che non
servono
gli antibiotici, gli ovuli o le lavande vaginali.
_ La
cosa più importante però è identificare in tempo le alterazioni provocate dal
virus, che
sono
quelle che cerchiamo con il Pap-test.
_ Quindi
partecipare allo screening è la cosa più efficace che una donna possa fare per
proteggersi.
4.
Si può prevenire?
_ E’
molto difficile prevenirla: infatti è un’infezione molto comune, soprattutto
fra le persone
giovani,
e il preservativo non garantisce una prevenzione del 100%.
_ Da
alcuni anni c’è un vaccino contro alcuni tipi di virus responsabili di circa il
70%dei tumori
del
collo dell’utero.
5
L’infezione da virus HPV è più frequente adesso o c’è sempre stata?
_ L’infezione
c’era anche prima, ma solo da pochi anni è stato scoperto che il virus HPV può
causare
il tumore del collo dell’utero e sono stati sviluppati test utili per la sua
diagnosi.
6 Il
virus HPV che causa il tumore del collo dell’utero è lo stesso che fa venire i
condilomi
genitali?
_ Sono
virus della stessa famiglia, ma i virus HPV che causano le verruche e i
condilomi
non
provocano il tumore del collo dell’utero (vedi 6.2).
_ Per
questo motivo i virus HPV che causano il tumore del collo dell’utero sono
chiamati
virus
ad alto rischio oncogeno, e quelli che causano i condilomi genitali sono
chiamati
virus
a basso rischio oncogeno.
_ Il
test HPV che si fa nello screening serve a identificare solo i virus HPV ad
alto rischio
oncogeno
2.5 Perché
lo screening con HPV è raccomandato dopo i 30-35 anni?
_ Lo
screening con HPV e il PAP TEST sono raccomandati dopo i 30-35 anni perché
nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti, ma nella
maggior parte dei casi regrediscono
spontaneamente.
_ Lo
screening con HPV nelle donne sotto i 30-35 anni porta a trovare, e quindi a
trattare,
delle
lesioni che sarebbero regredite spontaneamente.
_ Sotto
i 30-35 anni è raccomandato lo screening con il Pap-test.
7 _ Sì,
spesso i due termini vengono usati per dire la stessa cosa.
_ A
volte però per striscio si intende solo l’esame che si fa per vedere se c’è
un’infezione
vaginale.
8 Posso fare il Pap-test se ho il sospetto di
avere una vaginite?
_ Se
ha il sospetto di avere una vaginite (cioè sente un bruciore intenso e/o molto
prurito
e/o
molte perdite) è sconsigliabile eseguire il Pap-test perché è più difficile
riuscire a interpretarlo
correttamente.
_ E’
preferibile rivolgersi prima al medico di fiducia che prescriverà l’eventuale
terapia.
9
Che cosa si vede facendo il Pap-test?
_ Si
possono vedere eventuali modificazioni cellulari.
10 Con il Pap-test si vede il virus HPV?
_ No,
il virus HPV non si vede con il Pap-test. Però il Pap-test può mostrare le
modificazioni
cellulari
dovute alla presenza del virus.
11 Ci sono esami del sangue specifici per il
virus HPV?
_ No,
nella pratica corrente non ci sono esami del sangue specifici per il virus HPV.
12
All’infezione sono esposte solo le donne?
_ No,
la possono avere sia gli uomini sia le donne.
_ Però
il virus HPV più raramente provoca manifestazioni nell’uomo.
13
Il mio compagno deve fare qualche controllo?
_ No,
non esiste allo stato attuale una indicazione a fare il test HPV nell’uomo,
perché è molto
complicato
fare il prelievo, ma soprattutto perché non è utile
14
Come prende l’infezione un uomo?
_ Generalmente
per via sessuale, come la donna.
15
Ma io quando ho preso il virus HPV?
_ Non
si può conoscere il momento esatto del contagio, che può risalire a molti anni
prima.
Si
può infatti rimanere portatori del virus HPV per molti anni senza avere
sintomi: una persona,
cioè,
non si accorge di avere l’infezione.
_ La
maggior parte delle infezioni scompare spontaneamente, circa il 50% nel corso
di un
anno
e circa l’80% in due anni.
_ Una
persona rimane portatrice finché l’infezione non va via.
16
Esistono portatori sani che trasmettono l’infezione ma non manifestano mai la
malattia?
_ Questo
è proprio il caso più frequente. In genere infatti sia l’uomo sia la donna non
hanno
manifestazioni
evidenti dell’infezione, ma sono in grado di trasmetterla.
17
Se ho avuto un solo compagno da chi ho preso l’infezione?
_ Molto
probabilmente lei ha preso l’infezione dal suo compagno. Ma lui può avere
contratto
il
virus molti anni prima di conoscerla. In qualche caso infatti sia gli uomini
sia le donne possono
rimanere
portatori del virus per molti anni.
18
Devo dire al mio compagno che ho questa infezione, e lui deve fare qualche
controllo?
_ Decida
lei se parlarne con il suo compagno, non è così indispensabile: il virus HPV
molto
raramente
provoca manifestazioni nell’uomo. Il controllo del suo compagno infatti non
aggiunge
informazioni utili né per lei né per lui, perché un test HPV negativo non
significa
che
l’infezione non ci sia stata. L’infezione, infatti, potrebbe essere avvenuta
nel passato
ed
essere già regredita. Inoltre, il prelievo per il test HPV nei maschi è
complesso, in quanto
deve
essere effettuato con più modalità. Quindi, non sembra utile far sottoporre il
compagno
al
test per l’HPV.
19
Come mai nel caso del papilloma virus il preservativo è meno efficace che in
altre
infezioni?
_ Probabilmente
perché il virus HPV si trova anche sulla pelle non protetta dal preservativo,
nella
bocca e sotto le unghie.
20 E’
necesario che cambi le mie abitudini sessuali?
_ Il
fatto di avere un’infezione da HPV non deve portare a un cambiamento delle
abitudini
sessuali.
L’infezione è infatti molto comune, la trasmissione al proprio compagno o
compagna
può
sfuggire a qualsiasi misura che potremmo mettere in atto e, infine, non provoca
alcuna
conseguenza nella maggioranza dei casi.
21
E’ necesario che modifchi il mio stile di vita?
_ Se
fuma deve sapere che il fumo di tabacco è un importante fattore di rischio per
le lesioni
pretumorali
e per il tumore del collo dell’utero, quindi è fondamentale smettere di fumare.
22
Le donne che hanno rapporti sessuali con altre donne e le donne bisessuali
possono
prendere
l’infezione da HPV?
_ Sì,
alcuni studi fatti con donne che avevano rapporti sessuali con altre donne e
con donne
bisessuali
hanno trovato che tra il 3% e il 30% di loro aveva un test HPV positivo.
_ Quindi
l’infezione da HPV si può prendere anche attraverso rapporti sessuali tra
donne,
anche
se il rischio di prenderla attraverso rapporti sessuali con uomini è
probabilmente
maggiore.
23
Come mai anche le donne che non hanno rapporti sessuali con uomini possono
avere
l’infezione da HPV?
_ Si
pensa che sia dovuto al fatto che l’infezione si può trasmettere non solo con
lo sperma,
ma
anche attraverso un contatto con la pelle e le mucose dei genitali e della
bocca
_ Inoltre,
si è visto che molte donne che hanno rapporti sessuali con altre donne, o le
loro
compagne,
in passato hanno avuto rapporti sessuali con uomini.
24
Come posso avere altre informazioni su questo argomento?
_ Può
guardare nel sito dello screening inglese:
un opuscolo informativo per le donne lesbiche
e bisessuali: NHS Cervical Screening Programme.
Cervical
screening for lesbian and bisexual women.
www.cancerscreening.nhs.uk/cervical/publications/lesbian-bisexual-leaflet-sep09.pdf
(ultimo
accesso 26 aprile 2015).
• uno
studio della letteratura su questo argomento: Fish, J (2009). Cervical
screening in lesbian
and
bisexual women: a review of the worldwide literature using systematic methods.
De
Montfort University, Leicester.
www.cancerscreening.nhs.uk/cervical/publications/lesbian-bi-literature-review.html
(ultimo
accesso 26 aprile 2015).
• un
articolo nel rapporto annuale dello screening inglese: Dispelling the myths:
cervical
screening
and lesbians.
www.cancerscreening.nhs.uk/cervical/publications/cervical-annual-review-2009.pdf
25
Dopo la menopausa si può prendere ancora l’infezione da HPV?
_ Sì,
anche se l’infezione è molto più rara dopo la menopausa, sia perché le
occasioni di contagio
sono
meno frequenti, sia perché la conformazione del collo dell’utero cambia
rendendolo
meno
esposto alle infezioni.
26
Se ho il virus HPV in caso di gravidanza ci sono rischi per il bambino?
_ No,
finora non è stato dimostrato alcun rischio per il bambino.
_ Se
durante la gravidanza le trovassero delle lesioni del collo dell’utero, potrà
tenerle controllate,
e
rimandare la terapia dopo il parto (vedi 4.2).
27
Se ho il virus HPV posso allattare il mio bambino?
_ Sì,
se ha il virus HPV può allattare lo stesso il suo bambino.
28
Se ho il virus HPV posso donare il sangue?
_ Sì,
perché il virus non si trova nel sangue.
29
Mi hanno tolto l’utero: devo fare il test HPV?
_ No,
perché i tumori della vagina, che possono essere provocati dal virus, sono
molto rari.
30
Come si cura il virus HPV?
_ Non
ci sono ancora medicine per curare l’infezione da HPV. Possiamo però trattare,
se
necessario,
le lesioni provocate dal virus HPV (vedi 1.4).
31
Come si trattano le lesioni?
_ Generalmente
le lesioni sono trattate con piccoli interventi chirurgici, fatti in
ambulatorio
e
con un’anestesia locale.
32
Dopo il trattamento la vita sessuale sarà come prima? La donna potrà ancora
rimanere
incinta?
In caso di gravidanza ci saranno problemi?
_ Il
trattamento non ha conseguenze sulla futura vita sessuale e, nella maggioranza
dei casi,
neanche
per le gravidanze successive.
_ In
particolare, le tecniche chirurgiche usate attualmente (chiamate tecniche di
escissione
con
ansa diatermica-LEEP) sono meno invasive e non sembrano aumentare
significativamente
i
rischi in una gravidanza successiva, a meno che non sia stato necessario
ripetere
più
volte i trattamenti o non sia stata effettuata un’ asportazione di una parte
del collo dell’utero
a
forma di cono (“conizzazione”) particolarmente estesa.
_ Infatti,
da molti studi emerge che è la quantità di tessuto rimossa dalla cervice che
influenza
il
rischio di parto prima del termine e, di conseguenza, di partorire bambini di
basso
peso
alla nascita. Tali condizioni possono però essere trattate con adeguata
assistenza
ostetrica
durante la gravidanza e assistenza neonatologica alla nascita. E’ necessario
pertanto
comunicare
sempre al proprio ginecologo se in passato sono stati fatti dei trattamenti
al
collo dell’utero.
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