MEGLIO UNA
DIETA VEGANA O UNA DIETA ALLA “BELINDICANE”? (modo di dire genovese che vuol dire fatto male)
Il recente
caso della bambina, figlia di genitori vegani, ricoverata all’ospedale Gaslini
di Genova per una gravissima carenza di vitamina B12, ha fatto notizia e
innescato polemiche inutili e basate soprattutto su “non conoscenza” e
sul “preconcetto” e sul poco rispetto associato, spesso, ad autoritarismo:
1)
“non
conoscenza” dei genitori che dietro alla
spinta del ritorno alla natura praticano una dieta “fai da te” e squilibrata e dannosa per mancanza di alcuni
nutrienti.
2) “non conoscenza” di tanti, anche operatori sanitari, che si
lanciano in filippiche contro i vegani contribuendo a creare due fazioni una contro
l’altra armata
3) “non conoscenza” (e soprattutto
non voler vedere) come mangiano male molti bambini che, secondo i genitori,
mangiano normalmente e iniziano con sacchettini di cibo preconfezionato, esagerano
in bevande edulcorate e praticano una alimentazione squilibrata priva di frutta e
verdura. E di questo esiste una ampia casistica: l’epidemia di obesità che si
sta creando ridurrà probabilmente nei prossimi anni l’età media di vita e
soprattutto gli anni di vita sana. Pensate che tra gli alimenti più
frequentemente in causa nel soffocamento dei bambini c’è l’”hot dog”!!!! Ma vi
sembra un cibo genuino per bambini??
4)
Preconcetto
e rispetto: una scelta va rispettata e solo dal confronto e dal colloquio si può
ottenere, valutando e sottoponendo a critica non solo quello che fanno gli
altri ma anche i nostri comportamenti, un miglioramento per tutti. In questo
caso informare delle carenze di alcuni nutrienti nella dieta vegana e
dall’altra del danno di una alimentazione ipercalorica e sbilanciata nel
rapporto tra proteine, zuccheri e grassi.
Arrivando a
quanto è accaduto dobbiamo evitare che accada nuovamente e mi paiono molto
limitati i punti di vista degli intransigenti (frequenti tra gli operatori
sanitari) che vorrebbero che gli altri facessero quello che dicono loro (loro
che magari poi non mangiano correttamente e hanno stili di vita da evitare:
vedi fumo ed eccesso di alcol).
Estremismo: Brutta cosa
essere estremisti e “tranchant” anche perché si corre il rischio che i genitori
non comunichino al pediatra, per il timore di giudizi, di critiche. Possiamo
non condividere certe scelte, ma non è dalla contrapposizione che si aiutano le
persone che fanno una scelta per migliorare la salute. E basta veramente poco
per evitare danni. Forse, anzi sicuramente, è più facile integrare una dieta
vegana che ricominciare a far mangiare adeguatamente un bambino abituato a
mangiare il suo cibo “spazzatura”.
Trovate utili
informazioni sul sito www.uppa.it, www.vegolosi.it.
Cosa fare? Dialogare
senza preconcetti. Parlare di più di alimentazione e, anche se sono già stato
criticato per questo, trovare il modo di informare il pediatra della adozione
di una dieta vegana: per questo motivo finora a Genova abbiamo proposto di
accettare nella mensa del Comune diete vegane su presentazione di
certificazione medica. Il Ministero ha detto di no alla
certificazione..sostituiamola con la conoscenza. Singolare il fatto che a noi
pediatri chiedono certifiati, inutili, per tutto e poi si fa battaglia per una
certificazione “conoscitiva” fatta non per criticare o discriminare ma essere
sicuri che il pediatra è informato e può attuare quelle minime correzioni per
evitare problemi, come è avvenuto. Ma anche di questo possiamo discutere in un
clima di collaborazione e condivisione e “aperto” senza preconcetti.
Comunque
anche io, come tutti, ho dovuto aggiornarmi e la dieta vegana si basa sulla dieta
mediterranea prima del boom economico
delle abitudini alimentari, quando il latte e la carne a disposizione erano
molto limitati.
IL PROBLEMA è
una “corretta educazione alimentare”
ALCUNI
CONCETTI SULLA DIETA VEGANA:
-
Una dieta vegana consiste nell'evitare di mangiare
qualunque tipo di alimento di origine animale. Niente carne, formaggi, uova, latte (come invece fanno i vegetariani).
- L’alimentazione
è fatta da cereali, ortaggi, legumi,
soia
- I bambini rischiano
carenze, soprattutto, di vitamina B12,
ferro e calcio
- L'alimentazione
vegetariana e anche quella vegana sono ritenute, dall'Accademia Americana di
Nutrizione e dall'Accademia Americana di Pediatria, sicure se ben pianificate,
in tutte le fasi della vita dell'uomo: gravidanza, allattamento, prima e
seconda infanzia, adolescenza, età adulta.
-
a volte i genitori vegani sono abbandonati al
proprio destino e questo spiega "Il fai da te” e i danni conseguenti.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7b06fb4e-3277-41aa-a54c-35a23f0d5f2c-tg1.html
Intervista a TG 1 e TG 2 |
Egregio Collega,
RispondiEliminain attesa di indirizzarle uno scritto più completo, e per quanto possibile neutro e pertinente, mi permetto di postare un commento sul suo peraltro interessante blog.
Ho letto attentamente i suoi argomenti e comincio con un'analisi positiva: da medico concordo che l'accompagnamento ed il dialogo con le famiglie sono ben più efficaci della suddivisione binaria della realtà.
Occorre giustamente aiutare i genitori ad operare le scelte migliori per i loro figli.
Non condivido le crociate aprioristiche, e la dieta vegana non è il demonio, almeno non più di quanto non lo siano altre condotte alimentari scorrette o quantomeno bizzarre.
Da ex-Nutrizionista ho avuto modo di seguire diversi eventi, tra le mie esperienze più interessanti ricordo certamente quella all'Istituto nazionale dei Tumori di Milano, mentre ho avuto poche occasioni di affiancare la Dott.ssa Ruggero, pediatra nutrizionista di Monza, che ha una discreta fama credo.
Oggi, mi occupo di Cure Palliative, ma non disdegno aggiornamenti in tema di nutrizione, anche se si tratta di questioni spesso legate al fine vita.
Detto questo, vorrà scusarmi se mi permetto un paio di critiche, sintetiche dal momento che mi sono ripromesso di scrivere qualcosa di più organizzato.
Se mi consente, il paragone che lei propone con la pericolosissima dieta di hot dog zuccheri grassi a volontà (n'importequoi in Francese, mi piace di più) un pochino binario lo è, non trova?
Nel senso, ci sono svariati comportamenti alimentari bizzarri e con potenziali conseguenze, non solo l'estremo che conduce a patologie sicuramente note e di una certa gravità.
La mia critica sta in questo: sappiamo benissimo ormai l'impatto dell'obesità infantile, abbiamo molti dati della letteratura.
Ne sappiamo sicuramente meno in termini di dieta vegana e sue conseguenze potenzialmente negative, dovute a scarso controllo medico, scarsa informazione, etc.. pertanto una prudenza eccezionale è a mio parere dovuta.
Trasmettere il messaggio che "si spara contro i vegani quando la maggior parte di noi mangia a cazzo" non mi pare essere la migliore strategia.
Non so, non credo che siano queste le sue intenzioni, ma in certi passaggi del suo scritto, traspare.
La seconda critica, sta nell'analisi del comportamento umano e nelle capacità ricettive di una parte della popolazione, disinformata e tendenzialmente restia a seguire i consigli dei medici.
Lo sa meglio di me, la nostra reputazione non è certo in crescita, da quando fenomeni come il Dott Alberico Lemme (il farmacista di Desio che prescrive diete da delirio) o Dukan etc. pubblicano risultati mirabolanti.
Siamo diventati NOIOSI.
Spero che non sia la ragione per la quale dovremmo diventare appetibili aderendo in parte a scuole di pensiero diverse e sicuramente meno solide in quando a riproducibilità dei dati ( a proposito, sulla dieta vegana, che tipi di metologie hanno gli studi? )
Di fatto, abbiamo cosi' tanta conoscenza che estrarre delle Linee Guida e Raccomandazioni non dovrebbe essere un problema.
Allora mi sarebbe piaciuto leggere una dichiarazione del tipo
"La dieta normovariata bilanciata è ad oggi la condotta alimentare più sicura e non necessita di controlli medici salvo presenza di patologie nutrizionali. La dieta binge eating è pericolosa e conduce ad obesità e malattie cardiovascolari e metaboliche gravi. La dieta vegana, è sconsigliabile, dal momento che per seguirla come si deve, occorrono misure eccezionali, supplementazioni, insomma... l'uomo è animale onnivoro e le sue radici culturali e la sua adattabilità millenaria lo ha portato a fare queste scelte. E noi le condividiamo.
In attesa di una sua risposta, le auguro buon lavoro.
Cordialmente,
Dott Marco A Gambirasio
Unité de Médecine Palliative
CHU de Rouen
France
Salve dottor Ferrando, mi chiamo Giuseppe e vorrei se possibile, avere qualche chiarimento sulla vicenda in oggetto. La notizia della bimba ricoverata per gravi carenze, col passare dei giorni si e' arricchita di nuovi particolari. Un giorno si dice che i genitori vegani la nutrivano seguendo appunto una dieta vegana. Il giorno dopo inizia a circolare la notizia che mangiava parmigiano. Piu' tardi che forse anche la madre ne mangiava.. Il giorno ancora dopo che il padre mangia pesce ed uova. Nel frattempo c'e' stato l'intervento del senatore Lello Ciampolillo che dice di aver parlato col direttore sanitario del Gaslini e da lui ha avuto la conferma che la bimba non era vegana. Mi pare che vi siano cose che non quadrano. Dove sta la verita'?
RispondiEliminaConsiderato che lei e' stato intervistato in merito al Tg, presumo che quantomeno abbia visitato la bimba e sentito i loro genitori. Ci puo' informare piu' dettagliatamente ed in maniera esaustiva sull'intera faccenda? La ringrazio anticipatamente. Giuseppe Di Carluccio Caserta