SI PUO' FARE BAGNO DOPO MANGIATO?? SICUREZZA IN ACQUA
Molti genitori chiedono se possono fare il bagnetto in casa
dopo mangiato. La risposta è si in quanto il bagnetto si fa a temperatura
corporea. Ma, e mi porto avanti per l'estate ormai in arrivo, si può fare, CON
GIUDIZIO e con alcuni criteri che scrivo qui sotto anche al mare (o lago o
fiume) nella stagione opportuna, dopo mangiato.
Si debbono rispettare alcune norme di buon senso, ovviamente,
e ricordo che a stomaco pieno nessuna attività fisica intensa è
consigliata, neanche il nuoto.
Ma soprattutto NON VANNO TRASCURATI I RISCHI
DELL'ANNEGAMENTO, ANCHE A STOMACO VUOTO, TENENDO CONTO CHE LA PRIMA CAUSA è
L'IMPRUDENZA E LO SCARSO CONTROLLO (e altro che trovate qui sotto). Una ,
quasi, battuta: per stare al mare per 2-3 ore senza fare il bagno perché non
fare dell'altro? :-). E aggiungo imparate a fare rianimazione cardiopolmonare,
almeno imparate le manovre antisoffocamento.
SICUREZZA IN MARE: ATTENTI ALL’ANNEGAMENTO: non fate
prendere dei colpi di sole o di calore:
Estate, finalmente, si spera nel tempo bello e di andare al
mare, di sole. Sulle spiagge si sente il solito ritornello che , almeno a me , aveva rovinato nell’infanzia, oltre 50
anni fa, le vacanze al mare: "Non fare il bagno dopo mangiato. Devi
aspettare 3 ore” (i più buoni 2 ore).
Attesa sotto i raggi infuocati ad aspettare mentre aumenta il malessere
e si rischia un colpo di calore. Ma perché non mi portano in campagna si chiede
il bambino?
Fare il bagno dopo ore dal pasto…..Si tratta di una bufala?
"Non esiste
un'esigenza scientifica che prescriva di aspettare prima di fare il
bagno".
OVVIAMENTE SI DOVREBBE USARE IL BUON SENSO E NON USARE
FORMULE ASSOLUTE: Se avete mangiato come una mandria di bufali non bastano neanche
3 ore (il tonno ad esempio ci mette 360 minuti, 6 ore, ad essere digerito, così
come i grassi). Se la temperatura dell’acqua è fredda non ci si tuffa accaldati.
“Ci sono degli accorgimenti che si possono prendere?
1) "Non bisogna
abbuffarsi, quindi il primo suggerimento che posso dare è di evitare
pranzi pantagruelici prima di fare degli sforzi, attività fisica intensa come
una nuotata fatta in modo energico. Gli adulti, inoltre, non devono assumere
sostanze alcoliche.
2) La cosa più importante è che l'immersione in acqua sia
graduale. Bisogna evitare i tuffi da accaldati, non tanto per il rischio di
congestione ma più per quello di sincope".
Quali possono essere le conseguenze di un'immersione troppo
rapida?
"Ci può essere uno shock termico che può generare crisi
vagali con conseguente svenimento in acqua".
RICORDO CHE L’ANNEGAMENTO è LA SECONDA CAUSA DI MORTE, IN
ETA’ PEDIATRICA, DA INCIDENTI (DOPO GLI INCIDENTI DA TRAFFICO) e appare molto limitativo preoccuparci per la
digestione.
Le cause principali di morte in acqua sono le seguenti:
1. La presenza di una piscina privata in una casa dove ci
sono bambini fra 1 a 4 anni.
2. Non aver imparato a nuotare
3. La mancanza di barriere che impediscano ai bambini di
accedere alla piscina
4. La mancanza di supervisione costante sui bambini
5. Per i ragazzi al di sopra dei 15 anni, invece,
l’annegamento è più probabile in acque di fiume, mare o lago, a causa di
comportamenti incauti (fare il bagno in condizioni climatiche avverse
(coll’acqua agitata ec.), andare troppo al largo e stancarsi eccessivamente
nuotando ecc.)
6. Il mancato uso di giubbotti di salvataggio sulle
imbarcazioni
7. L’uso di alcol. A questo proposito, i ragazzi italiani
cominciano ad essere sempre più consumatori problematici di questa sostanza!
8. La presenza di epilessia o disturbi neurologici analoghi.
Torniamo alla congestione.
Quanto tempo ci vuole per digerire? Tempo fa, uno studio condotto alla
New York University School of Medicine (Usa) provò a smentire la convinzione
secondo cui bisogna far passare diverse ore prima del bagno dopo mangiato.
Secondo i ricercatori americani, nuotare subito dopo mangiato non aumenta il
rischio di annegamento, a meno che non ci siano di mezzo delle bevande
alcoliche.
Come regolarsi se nonostante tutto avete dei dubbi?
Uno evitate di stare al mare dopo mangiato oppure usate
cautela : evitate pasti copiosi ricchi di grassi, sughi e vino che richiedono
anche quattro o cinque ore di digestione. Se mangiate uno snack leggero, un
frutto o un panino le supposte
ridistribuzioni del volume sanguigno non richiedono particolari cautele.
Analizzando invece la letteratura internazionale non vi è
supporto scientifico a questa tesi, né linee guida ufficiali che impongano un
tempo definito tra pasto e abluzione.
Una delle ragioni riferite dalla “vox populi” a
giustificazione del ritardare il bagno dopo il pasto, farebbe riferimento al
dirottamento dell’afflusso sanguigno verso l’intestino in digestione, a
discapito del muscolo impegnato nel nuoto, con conseguente affaticamento e
crampi. Di fatto il nostro apparato cardiovascolare è perfettamente in grado di
fare fronte alle due necessità contemporaneamente. È evidente che poi a fare la
differenza è il tipo di attività fisica che ci disponiamo ad attuare. In tal
senso, direi che subito dopo un pasto abbondante non è il caso per un bimbo di
10 anni di fare una gara con il fratellino di 7 a chi arriva prima alla boa, ma
giocare sulla battigia e nuoticchiare non ha realmente controindicazioni.
La seconda motivazione addotta è quella della cosiddetta
congestione, ovvero un blocco intestinale legato al cambiamento repentino di
temperatura entrando in acqua, che può abbinarsi o meno al riflesso vagale
causato dallo shock termico che porta fino alla perdita di coscienza. Anche in
questo caso, non è tanto la distanza dal pasto, quanto il tipo di pasto, la
temperatura dell’acqua rispetto a quella esterna e la rapidità d’immersione che
contano. A questo scopo, probabilmente, l’indicazione più giusta è di non fare
pasti troppo ricchi in grassi e proteine (che necessitano una digestione lunga
e laboriosa), ma preferire carboidrati, come un piatto di pasta semplice o un
bel panino con i pomodori.
Fate attenzione a:
- non perdere
mai di vista i bambini quando sono in acqua, specialmente se non hanno ancora
una buona acquaticità e sono sotto i 4-5 anni anni
- far bagnare i
piccoli gradualmente, in particolare modo nel caso di acqua fredda
Nessun commento:
Posta un commento