Il 12 luglio un bambino di 5 anni è annegato in Sicilia: era al mare insieme ai genitori :-( :
Secondo le prime ricostruzioni, i genitori si sarebbero distratti soltanto per qualche minuto, che purtroppo si è rivelato fatale. Articolo qui:
http://www.siciliafan.it/unaltra-vittima-del-mare-muore-bimbo-di-cinque-anni-a-palma-di-montechiaro/
Sapete che molti non sanno riconoscere se una persona sta annegando?
Abbiamo già parlato di cibo e bagno: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2016/06/si-puo-fare-bagno-dopo-mangiato.html
ANNEGAMENTO
Secondo le prime ricostruzioni, i genitori si sarebbero distratti soltanto per qualche minuto, che purtroppo si è rivelato fatale. Articolo qui:
http://www.siciliafan.it/unaltra-vittima-del-mare-muore-bimbo-di-cinque-anni-a-palma-di-montechiaro/
Sapete che molti non sanno riconoscere se una persona sta annegando?
Innanzitutto è fondamentale sapere che chi sta annegando non grida per chiamare aiuto o agita le braccia.
Le ragioni sono ovvie: il sistema respiratorio ha come funzione basilare quella di respirare, la parola è una funzione secondaria. Prima di poter gridare, bisogna riuscire a respirare. In secondo luogo, è impossibile per un individuo che stia annegando agitare le braccia per richiamare l’attenzione. Le braccia infatti reagiscono involontariamente e si pongono allargate sotto la superficie dell’acqua. Questo permette alla persona di rispuntare fuori dal filo dell’acqua per qualche secondo per cercare ossigeno prima di scomparire. Il bambino più piccolo, sotto ai 6 anni, quando immerso nell’acqua non riesce a sollevare bene la testa in quanto è più pesante rispetto al corpo È per questo assume un galleggiamento in posizione prona con il volto immerso.
Il bambino di età superiore ai 6 anni tende invece ad avere un galleggiamento verticale e con le braccia allargate batte sull’acqua (potrebbe dare l’idea di giocare).
Riconoscere l’annegamento è quindi cruciale: la metà dei bambini che annega ogni anno sono in prossimità dei genitori E circa nel 10% dei casi l’adulto li sta effettivamente guardando, spesso senza avere la minima idea di ciò che sta accadendo.Annegamento: come evitarlo, come riconoscerlo e cosa fareAbbiamo già parlato di cibo e bagno: http://ferrandoalberto.blogspot.it/2016/06/si-puo-fare-bagno-dopo-mangiato.html
ANNEGAMENTO
Gli annegamenti e i semi-annegamenti sono eventi molto gravi che
spesso riguardano la
fascia di popolazione più giovane, con la più lunga attesa di vita,
ed è ai primi posti tra le cause di morte per incidente dopo gli incidenti
stradali, le cadute.
Nel mondo, i tassi più
alti di annegamento riguardano i bambini di età compresa fra 1 e 4 anni,
seguiti dai bambini di 5-9 anni di età.
La mancanza di sorveglianza da parte degli adulti è il
principale fattore favorente gli incidenti di annegamento dei bambini.
Ricordate che sono descritti annegamenti nei bambini anche in
piccole quantità di acqua (pozze, piscinette dei giardini, torrenti di acqua).
I fattori principali associati all’annegamento sono:
1. La presenza di una piscina privata in una casa dove ci sono
bambini fra 1 a 4 anni.
2. Non aver imparato a nuotare dopo i 4-5 anni
3. La mancanza di barriere che impediscano ai bambini di accedere
alla piscina
4. La mancanza di supervisione costante sui bambini
5. Per i ragazzi al di sopra dei 15 anni, invece, l’annegamento è
più probabile in acque di fiume, mare o lago, a causa di comportamenti incauti
(fare il bagno in condizioni climatiche avverse (coll’acqua agitata ec.),
andare troppo al largo e stancarsi eccessivamente nuotando ecc.)
6. Il mancato uso di giubbotti di salvataggio sulle imbarcazioni
7. L’uso di alcol. A questo proposito, i ragazzi italiani
cominciano ad essere sempre più consumatori problematici di questa sostanza!
8. La presenza di epilessia o disturbi neurologici analoghi.
L’evento deve essere trattato come un
qualsiasi caso di arresto cardiaco. Si deve
chiamare il prima possibile il 118/112 e procedere secondo le indicazioni
BLS (Basic Life Support):
·
Se la vittima respira metterla nella posizione laterale di sicurezza (vedi
Rianimazione cardiopolmonare)
·
Se la vittima non respira eseguire il massaggio cardiaco preceduto da 5 ventilazioni
La posizione laterale di sicurezza non si
adotta in caso di trauma cranico/cervicale, per esempio la vittima ha eseguito
un tuffo; in questo caso è meglio tenere sempre la colonna cervicale in asse
rispetto al busto.
·
Sarebbe meglio far uscire la
vittima dall’acqua in posizione orizzontale (sollevarlo in verticale può
causare, se non è ancora in arresto cardiaco, una grave ipotensione se non
l’arresto cardiaco stesso).
·
Chi non è impegnato nella
rianimazione può pensare a togliere i vestiti bagnati e coprire con molte
coperte per prevenire le gravi ipotermie conseguenti alla immobilità in acqua.
Tentare
di far uscire l’acqua dai polmoni con i metodi usati in passato è inutile in
quanto sempre gli annegati non hanno molta
acqua nei polmoni (vi è un riflesso di laringospasmo che blocca l’aspirazione
di acqua) perché la cosa può far perdere secondi preziosi di rianimazione e può
scatenare il vomito.
Le 5 ventilazioni sono previste specificatamente per annegamento? Il PBLS prevede di partire con compressioni. Grazie
RispondiEliminaConfermo, in presenza di sindrome da sommersione (arresto cardiaco annegamento) prima delle manovre di Rianimazione Cardio Polmonare, occorre effettuare 5 insufflazioni...poi iniziare normalmente il "30 a 2".
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