VIOLENZA SULLE DONNE, SULLE FAMIGLIE E SUI BAMBINI:
quella istituzionale inizia quando si cercano servizi (Articolo su Il Secolo
XIX da leggere)
Il 25 Novembre è stata la giornata
internazionale contro la violenza sulle donne. Manifestazioni, spesso
autoelogiative e autoreferenziali, ai TG e sui media: prese di posizioni che
proclamano, pontificano, criticano, organizzano manifestazioni, riunioni,
discussioni.
Bene…(si fa per dire) se ne parla.
Qualcosa si sta facendo.
Tanto resta da fare.
INIZIAMO A VEDERE QUANTO E’ MAL-TRATTATA
UNA FAMIGLIA QUANDO HA UN BAMBINO: a partire dalla mancanza di servizi e di
penalizzazione del lavoro di una donna quando ha un bambino: ARTICOLO su Il
Secolo XIX di oggi che consiglio di leggere: QUALCHE INTERVENTO PER LE
FAMIGLIE? INVECE DI PARLARE E SPENDERE PER
IL NULLA????
Per quanto riguarda la violenza incollo
qui un mio vecchio post: “Una volta la violenza (TUTTA) sulle donne, sui
bambini, sui disabili, in tutte le fasce deboli veniva nascosta o negata se non
addirittura giustificata. Lo stesso sui bambini. Consiglio la lettura del libro
“L’infanzia violata” di Mario Storchi (storie degli abusi sui minori in Italia
nell’ottocento nel novecento”). Parlo di bambini perché la violenza non è
“solo” quella fisica ma anche quella psicologica, economica, è anche la violenza
“indiretta”: Ti faccio soffrire maltrattando tuo figlio o figlia. Per i
bambini si parla di violenza assistita (assistere alla violenza fatta alla
madre…violenza che può essere anche una lite o atteggiamenti repressivi o
minacciosi o ricattatori) ma quante donne (e anche alcuni uomini) vengono
sottoposte a violenza maltrattando il figlio o la madre o altri cari??
MA LA VIOLENZA PRINCIPALE, PIU’ FREQUENTE
E DIFFUSA E NON DENUNCIATA E’ QUELLA CHE LA STESSA SOCIETA’ E MOLTI DI NOI
FANNO ALLE DONNE nel quotidiano. Ad iniziare ai commenti e aigesti pers
strada. Non c'è una grande diversità tra chi fa
pesanti apprezzamenti o gesti da chi maltratta fisicamente le donne. Li
accomuna la mancanza di rispetto.
Quanta ipocrisia da parte di una politica
che nulla fa per le donne, i bambini e la famiglia e poi celebra in pompa magna
la giornata della violenza contro le donne. Un
esempio su tutti? La madre che deve tornare al lavoro e deve lasciare il
bambino di pochi mesi, se non ha genitori, all’asilo o la mamma che si deve
licenziare perché non le viene concesso il “part time” per dividersi tra
casa, lavoro e figlio. Guardate che è una situazione frequente e
ho visto le lacrime, a volte trattenute altre no, negli occhi di tante donne.
Seguo bambini le cui mamme hanno dovuto fare così, non per una scelta ma per
obbligo. Per non parlare di mamme messe in condizioni di licenziarsi o di fatto
licenziate. Magari che lavoravano in strutture che dovrebbero tutelare la
famiglia. Direte solita colpa alla Società!! No la Società siamo noi quando non
aiutiamo una neo mamma o una vicina che vediamo in crisi. L’ultima mamma
che ha dovuto licenziarsi lo ha fatto perché le colleghe di lavoro non hanno
accettato di condividere parzialmente il “part time” (io ho dirittiche tu non
hai perché vivo nel mio egoismo)!!!! Storie di ordinaria
violenza le vediamo anche noi. Forse non le vogliamo vedere, forse abbiamo da
pensare ad altro ma se imparassimo a guardare le persone in faccia e
negli occhi potremmo fare qualcosa: capire e offrire la nostra umanità, un
sorriso, una offerta di aiuto. Viviamo in un periodo di anestesia anche
emotiva. Corriamo dalla mattina a sera, affrontiamo la vita di corsa e con
violenza e facendo così facciamo violenza non solo alle donne, anche ai nostri
figli, a noi stessi.
Oltre ai grandi discorsi che grandi
imbonitori fanno con l’ipocrisia tipica dei tempi attuali noi guardiamo
gli altri e cerchiamo di fermare la nostra violenza che può essere anche quella
di non fare niente per le altre donne e per gli altri in generale.
Un caro Saluto
Nessun commento:
Posta un commento