Come è
importante dormire bene.: chi comincia bene è a metà dell'opera
i genitori debbono avere spazi perse stessi, e questo va senza dubbio a vantaggio di tutta la famiglia.
Fin dai primi giorni in camera con NON ma non nel VOSTRO letto (vedi immagine)
Uno dei
problemi che assillano molti genitori riguarda gli orari del sonno
dei bambini, insieme alle regole e ai rituali che spesso sono necessari per
questo delicato momento della giornata.
Anche se spesso mettere a letto un bambino può essere
un’impresa, soprattutto con i più piccoli, mamma e papà debbono sforzarsi per
dare ai figli una routine per il momento della nanna, facendoli dormire sempre
più o meno alla stessa ora anche se sull’orario di
messa a letto dei bambini c’è grande varietà: troviamo la mamma che si lamenta
del fatto che il figlio non dorme prima di mezzanotte e quella che allo
scoccare delle 20 può dedicarsi ad altro perché dorme tranquillamente.
In questo casi
chi ha ragione? Premesso che ogni bimbo è fatto a modo suo (e dunque
anche la quantità di sonno necessaria può essere diversa), vari studi hanno
sottolineato che andare a letto presto è davvero utile per il benessere dei
bimbi e li aiuterà perfino quando saranno più grandicelli. “C’è una
correlazione evidente fra il momento della nanna e problemi comportamentali. La
mancanza di regolarità altera i ritmi circadiani, facilita la deprivazione di
sonno e in ultima analisi compromette un corretto sviluppo cerebrale. Non avere
una routine e un orario “fisso” per dormire provoca una specie di jet lag nei
più piccoli e questo non è positivo per il cervello, il suo funzionamento e il
suo sviluppo».” Su come, quanto deve dormire e su relative strategie esiste
ampia letteratura e tanti studi…che non concordano tra loro per cui il
consiglio è quello di cercare di parlare con il proprio pediatra e di trovare
soluzioni personalizzate e vitando gli estremi che sono da una parte lasciarlo
urlare fino a sfinimeto o assecondare completamente e rinunciare a dei momenti
per se e per la coppia.
Dormire è importante, se un
bambino dorme meno, ne risente anche duramte la giornata. Il sonno ridotto può
determinare conseguenze nella quotidianità, soprattutto nel rendimento
scolastico, nella capacità di concentrazione, così come dal punto di vista
comportamentale: i ragazzini che non dormono vanno incontro a uno stato
d’iperattività e, spesso, sono considerati “ragazzi difficili”, mentre
semplicemente non riposano abbastanza.
Inoltre, la
deprivazione di sonno incide anche sull’alimentazione: studi fatti negli ultimi
anni hanno evidenziato che durante il sonno, viene prodotto un ormone che si
chiama leptina, che regola il nostro senso di sazietà. Se una persona dorme
poco si abbassa la produzione aumenta il senso di fame. La deprivazione
di sonno comporta un maggior uso del cosiddetto ‘cibo spazzatura’, che tende a
farli ingrassare, con conseguente aumento dell’obesità.
CHE COSA FARE
- Orari
regolari
- pasti
regolari
- regole: ritmi tranquilli alla sera, lettura, non videogiochi né giochi di movimento
Innanzitutto l'orario della nanna serale
dovrebbe essere orientativamente verso le 21:00, protraendosi un poco, per i
bambini più grandi e, qualora, si presentasse il problema parlarne con il pediatra visto che lo sviluppo cerebrale nei primi anni di vita ha
evidenti ripercussioni sul benessere a lungo termine, per cui è essenziale
procedere nel migliore dei modi.
Non
dimenticare che i bambini hanno bisogno di regole e orari che scandiscano le
loro giornate: in questo modo avremo bambini più sereni e meno inclini ai
capricci.
Anche
l'orario dei pasti dovrà essere regolare e precedere l'orario del riposo
pomeridiano e quello serale.
Spesso
per la nanna il piccolo richiederà il suo ciuccio o magari il suo pupazzo
preferito che non andrà mai dimenticato. In genere i bambini, anche quando non
lo mostrano, desiderano avere regole e orari perché li pongono in sintonia con
se stessi. Un bimbo riposato, ed abituato ad aspettarsi i pasti ed il riposo in
determinati orari, è più sereno e obbediente.
Per facilitare il sonno ogni genitore potrà
scegliere il modo più consono: si possono leggere fiabe (vedi Nati per legger) ,
far ascoltare musiche rilassanti (Nati per la musica) oppure, se il bimbo è
piccolo, si può conciliare il sonno con l'ultima poppata.
Non bisogna cedere ai capricci dei bimbi
che non vogliono andare a letto per poi vederli crollare sfiniti in tarda
serata. In realtà spesso i capricci sono proprio sintomi di stanchezza.
Dare buone abitudini, agendo con regolarità
sin da subito, si eviterà di incappare in problematiche legate al sonno, senza contare che se i bambini vanno a letto presto, i genitori hanno
qualche ora da dedicare a se stessi, e questo va senza dubbio a vantaggio di
tutta la famiglia.
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