Domanda di mamma: ALGA TOSSICA: COSA E' E COSA FARE?
Caro dottore leggo su Internet
".....primi possibili casi di intossicazione da ostreopsis ovata, la cosiddetta “alga tossica” potrebbero essersi verificati a Quinto, nella spiaggia libera di Quinto Bagnara,
L’allarme si sta diffondendo sulle pagine Facebook del quartiere che riportano il racconto di una famiglia di 4 persone che domenica ha trascorso la giornata al mare su quella spiaggia e già dalla sera ha manifestato sintomi che ricordano quelli registrati alcuni anni fa nella zona della Foce e del levante". Come mai e cosa si può fare per evitare disturbi da “Alga tossica” che ogni anno viene descritta in Italia e nei nostri mari? Aiuto!!!
Caro dottore leggo su Internet
".....primi possibili casi di intossicazione da ostreopsis ovata, la cosiddetta “alga tossica” potrebbero essersi verificati a Quinto, nella spiaggia libera di Quinto Bagnara,
L’allarme si sta diffondendo sulle pagine Facebook del quartiere che riportano il racconto di una famiglia di 4 persone che domenica ha trascorso la giornata al mare su quella spiaggia e già dalla sera ha manifestato sintomi che ricordano quelli registrati alcuni anni fa nella zona della Foce e del levante". Come mai e cosa si può fare per evitare disturbi da “Alga tossica” che ogni anno viene descritta in Italia e nei nostri mari? Aiuto!!!
Cara mamma
Prima di diffondere allarmismo aspettiamo i controlli Arpal che potranno confermare o meno il fenomeno.
Intanto qualche spiegazione: La così detta “Alga tossica” ( Ostreopsis ovata) è un'alga di provenienza tropicale che ha contaminato anche i fondali del Mediterraneo. Da noi ha causato dei problemi fin dal 2005.
Prima di diffondere allarmismo aspettiamo i controlli Arpal che potranno confermare o meno il fenomeno.
Intanto qualche spiegazione: La così detta “Alga tossica” ( Ostreopsis ovata) è un'alga di provenienza tropicale che ha contaminato anche i fondali del Mediterraneo. Da noi ha causato dei problemi fin dal 2005.
Non si vede a occhio nudo, quindi non illudutevi che non sia
presente se non vedete nulla: è microscopica e vive sulle alghe, che si trovano nei fondali rocciosi,
sotto costa, soprattutto nei primi metri d’acqua dalla riva.
Alcuni segnali visibili a occhio nudo possono far sospettare
la presenza della ostreopsis quali: schiuma
e materiale gelatinoso e sott'acqua, pellicola bruna che riveste gli scogli e
tutto quel che si trova sul fondo.
Durante la fioritura le alghe proliferano e se
raggiungono alte concentrazioni possono
conferire all’acqua una colorazione diversa (rosa, rossa, verde, brunastra).
Il suo “habitat” ideale
è rappresentato da acque calme,
calde per cui state attenti a soggiornare e bagnarsi in tratti di acqua ferma,
piccole insenature chiuse o con “pozze di acqua”.
Condizioni favorevoli alla proliferazione e alla diffusione
dell’alga sono la presenza di fondali
costieri di natura rocciosa, la presenza di barriere artificiali come le barriere frangiflutti e il protrarsi,
come nella situazione attuale di tempo bello, senza piogge, di alta tempretaura
dell’acqua e di mare (o tratti di mare), calmi.
I sintomi dovuti alla tossina prodotta dall’alga possono
comparire per contatto diretto con l’acqua di mare ma, soprattutto, si realizza
per inalazione di un aerosol marino.
I sintomi si presentano dopo 2 – 6 ore dall’esposizione e
regrediscono, di norma, dopo 24 – 48 ore senza ulteriori complicazioni e sono: febbre, mal di gola, lacrimazione, tosse,
difficoltà respiratoria, mal di testa, raffreddore, dermatite, nausea e
vomito.
Tali sintomi sono solitamente transitori e generalmente non
richiedono alcun tipo di trattamento.
L'effetto può durare
per un giorno intero, anche due: in base all'intensità dell'esposizione.
COSA FARE
In presenza di sintomi allontanarsi dalla spiaggia. Talvolta
sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per eliminare o attenuare
i malesseri. I disturbi, avolte, scompaiono rapidamente soggiornando in locali
dotati di aria condizionata.
Particolare attenzione ai bambini, agli anziani e le persone
affette da patologie dell’apparato respiratorio (asma, enfisema).
Comunque sintomi sono
in genere transitori, scompaionoi spontaneamente nel giro di poche ore; ma se
persistessero è consigliabile consultare il proprio medico curante.
Il ricorso ai presidi di Pronto soccorso dovrà essere
riservato solo ai casi più gravi e persistenti.
Ultimo consiglio: Evitare di stare vicini alle coste
rocciose durante le mareggiate dopo periodi di calma, poche piogge e caldo.
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