venerdì 9 febbraio 2018

Doping, ragazzi e, ahimè, genitori

SPORT E DOPING a ragazzi e adolescenti. Ruolo dei genitori:
Notizia di questi giorni: ragazzi del ciclismo dopati da Società e con genitori consenzientiL. Riportata partecipazione attiva: “Doping tra ciclisti dilettanti (anche bambini): la nonna faceva la spesa di carne, frutta, insulina e ormoni”.
Lo sport deve essere divertimento e attività fisica e relax. Leggi anche qui: https://ferrandoalberto.blogspot.it/search?q=doping
Alcuni decenni fa’ l’uso di sostanze dopanti era prerogativa degli atleti professionistici, poi questa pratica si è progressivamente diffusa nel mondo sportivo dilettantistico e amatoriale e, per motivi diversi anche in altri strati di popolazione, basti pensare al doping cosmetico ovvero l’uso di farmaci per migliorare l’aspetto fisico. Nel corso di questi anni si sono conosciuti i vari effetti collaterali a breve e lungo termine legati all’assunzione di sostanze dopanti. La letteratura scientifica di questi ultimi anni ha messo in evidenza che l’uso abuso di sostanze dopanti comincia già in età adolescenziale con gravi ripercussioni sulla salute costituendo così non solo un esempio di illecito sportivo ma anche un problema di sanità pubblica e di educazione “malata”.
Lo sport viene considerato importante perché rappresenta non solo un mezzo con cui socializzare e divertirsi ma anche un momento educativo per i ragazzi. Infatti esso dovrebbe insegnare il rispetto delle regole, a fronteggiare e superare gli ostacoli, a mettersi in discussione con gli altri, a riconoscere i propri limiti e in ultimo acquisire fiducia in se stessi. Un’altra analisi riguarda le figure che accompagnano i ragazzi  nelle loro pratiche sportive: i compagni, l’allenatore e gli stessi genitori. I compagni sono coloro con cui si segue un percorso e ci si confronta agonisticamente. La socializzazione, soprattutto negli sport di squadra, è qui un aspetto fondamentale. Nei giochi di squadra tutti danno il proprio contributo per raggiungere un risultato, i compagni sono coloro con cui condividere vittorie e sconfitte; si viene a creare uno spirito di gruppo e la vittoria o la sconfitta è della squadra e non del singolo. Anche gli allenatori vengono considerati importanti per il loro ruolo di aggregazione dei giovani ed educatori della cultura sportiva. I genitori, pur sottolineando i vantaggi della pratica sportiva, si considerano ovviamente importanti non tanto nel ruolo di educatori ma per coloro che danno un sostegno economico, per incoraggiare e aiutare nei momenti critici e infine per dare un giusto valore allo sport. Qualche genitore ha però sottolineato come sia radicalmente cambiato il mondo dello sport in questi ultimi anni diventando molto competitivo ed evidenziando tutte le conseguenze negative, dai falsi miti al doping. Dai dati ottenuti risulta che questo fenomeno è un tema poco trattato in famiglia e tra i coetanei e solo superficialmente se ne parla a scuola o con gli allenatori. Le maggiori informazioni sul fenomeno si hanno dai mass media in occasione di scandali che coinvolgono personaggi famosi o per fare audience sorvolando a volte sulla realtà del fenomeno. Gli stessi genitori ammettono di  saper poco o nulla del doping e la loro conoscenza sul doping è soprattutto fonte di notizie riportate dalla cronaca. Il timore che i ragazzi possano assumere sostanze è presente nei genitori, d’altro canto li considerano troppo piccoli per doparsi. Unanime è invece la convinzione che i farmaci devono essere usati solo per scopi terapeutici e se prescritti dai medici.
Importante illustrare e spiegare ai ragazzi il doping, i pericoli ad esso connessi e i danni derivanti dal cattivo uso dei  farmaci. Un  ruolo importante viene svolto dalla scuola dove i ragazzi passano la maggior parte del tempo, ruolo privilegiato per educare i ragazzi ad un sano stile di vita.






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