Le
nuove tecnologie e il futuro dei nostri figli: cosa dobbiamo sapere
Pensiamoci quando regaliamo uno strumento recniologic o aiuto nostri figli. Prendiamo c consapevolezza dei possibili rischi, variabili a seconda dell'età e nel momento in cui noi adulti regaliamo
ai nostri figli uno strumento tecnologico che sia uno smartphone, un tablet o
un PC dobbiamo anche necessariamente dar loro istruzioni su come utilizzarli al
meglio, tenendo bene a mente le
possibili conseguenze che possono avere sullo stato fisico, psicologico e sull’apprendimento dei bambini e degli adolescenti, in particolare per quanto
riguarda la loro capacità di concentrazione. Infatti,
uno studio recente realizzato dalla Microsoft ha rivelato che a causa di applicazioni e siti internet
studiati per catturare l’attenzione vi è stato un peggioramento della soglia di attenzione che è
scesa a otto secondi, peggio di un pesce rosso che è capace di concentrarsi per
nove secondi.
Oggi i giovanissimi socializzano quasi
esclusivamente attraverso gli smartphone e questa forma di comunicazione incide
sulla loro salute non solo da un punto
di vista fisica ma particolarmente mentale.
Un
tempo i giovani avevano la necessità di
vedersi, stare insieme, parlare, abbracciarsi, guardarsi negli occhi, emozionarsi. Ora la maggior parte di loro,
sono concentrati su uno schermo, e sono
connessi al mondo intero, spesso, nella
più completa solitudine, senza limiti temporali. Ora un giovane può conoscere
amici, fare esperienze, stando chiuso
nella sua stanza, al sicuro, senza mettersi in gioco, senza rischiare nulla. Chiudersi in camera o in casa diventa una scelta difensiva:
piuttosto che sentirsi giudicati o criticati ci si rifugia su Internet, uno spazio che
permette di costruire altri mondi. Alcuni ragazzini iniziano già dalla
preadolescenza a chiudersi in casa,spesso
davanti al PC, rifiutando la scuola
e le relazioni reali perché non si sentono all’altezza degli standard sociali,
per mancanza di stimoli o per sfuggire al bullismo. (Vedere il “fenomeno”
Hikikomori”).
Ma
attenzione, giorno dopo giorno questo adolescente diventa adulto ed è
“naturale” per lui o per lei non uscire più dalla stanza: lì è il suo mondo, lì
vi sono le sue certezze e la sua tranquillità. La quotidianità diventa quindi
una necessità alla quale non può sottrarsi e da lì il passo è breve verso una
china che difficilmente un genitore può
fermare.
In
particolare ricordiamo che i bambini, già dal primo anno, imparano da
quanto vedono e sentono succedere intorno a loro.
I genitori devono partire da
questo dato di fatto e ricordare che il modo migliore per educare i bambini a
un uso appropriato delle tecnologie digitali
è di farne un uso appropriato loro stessi, soprattutto quando stanno con
loro e condividere con loro altre attività o giochi.
Osserviamo quindi i
nostri figli, i loro comportamenti devono farci riflettere. Aiutiamoli a
crescere, a uscire dal bozzolo e spingiamoli verso la vita, bella o brutta che
sia deve esser vissuta.
Vademecum
sulle tecnologie digitali
I
rischi principali di un uso inappropriato...
•
Riduzione delle interazioni di qualità, verbali e non, tra genitori e bambini
•
Aumento dei disturbi del sonno
•
Interferenza con lo sviluppo del linguaggio
•
Ostacolo all’attenzione, alla concentrazione, alla lettura profonda, e quindi
all’apprendimento, alla riflessione e alla capacità critica
•
Aumento dei disturbi di comportamento
•
Aumento di isolamento e depressione
•
Amplificazione di atteggiamenti di aggressione, discriminazione e bullismo
•
Rischi per l’incolumità fisica e psicologica, l’identità e la privacy
•
Dipendenza dalla tecnologia in sé e da aspetti specifici da questa veicolati
(pornografia, gioco d’azzardo)
•
Aumento del rischio cardiovascolare, osteoarticolare, metabolico a lungo termine
•
Possibili effetti nocivi da onde elettromagnetiche
...
e come evitarli
•
Date il buon esempio limitando l'uso dei dispositivi digitali (e della TV!) quando
siete assieme ai bambini (da prima della nascita,
e
soprattutto nei primi anni); evitate in particolare di utilizzarli a tavola
•
Non ci sono motivi validi per utilizzare le tecnologie digitali prima dei 2
anni (come suggeriscono i pediatri americani) o dei 3 anni (come pensiamo noi)
•
Dopo i 3 anni, app e videogiochi vanno scelti con cura (esiste una
classificazione europea, la PEGI, ed esistono siti ed esperti a cui chiedere
consiglio)
•
Aiutate i bambini fin da piccoli a riconoscere e dare un nome alle proprie
emozioni
•
I tempi massimi di utilizzo delle tecnologie digitali vanno definiti assieme ai
vostri figli, ma non vi sono motivi per un utilizzo superiore all’ora, o alla
durata di un film, fino agli 8-9 anni
•
Sono raccomandate interruzioni ogni 30 minuti per consentire a occhi, cervello,
muscoli e articolazioni di liberarsi
•
Di notte, le tecnologie digitali vanno disattivate e tenute lontano dal letto.
Di
giorno, vanno tenute nello zainetto o sul tavolo ma non in tasca. A scuola possono
essere usate in classe solo se le attività scolastiche lo richiedono
•
Discutete i pericoli che si possono incontrare navigando in rete e utilizzando
i social network
•
Aiutate i bambini a capire le conseguenze di ogni azione e le responsabilità
che comportano
•
Usate password e filtri di controllo parentale
• Non
mettete i bambini di fronte all’alternativa tra libri o monitor, tra quotidiani
e loro sintesi online, tra carta stampata e altri media digitali
DA UPPA (Un Pediatra Per Amico) bambini e tecnologia
a cura di Giorgio Tamburlini e Valeria Balbinot, Centro per la
Salute
del
Bambino e Giacomo Toffol, pediatra
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