giovedì 30 agosto 2018

MALATTIA DEI GENITORI: LO DICO AI FIGLI?

MALATTIA DEI GENITORI: LO DICO AI FIGLI?
In questi giorni mi è stato chiesto consiglio su come comportarsi per una malattia grave di una mamma. Il quesito era: lo diciamo ai figlio di10 e 15 anni o  no?
Per chi non volesse andare avanti e volesse una risposta sintetica dico subito che bisogna informare i figli correttamente  della malattia di un loro caro.
Chiaramente bisogna avere elaborato noi adulti la cosa per fare una comunicazione senza essere troppo angosciati.
Quanto scrivo è stato tratto dal sito AIMAC: www.aimac.it/ (Associazione Italiana Malati di Cancro, Parenti e Amici):
La tendenza di ogni genitore è, istintivamente, di tutelare, non comunicando, i figli per evitare dolore e sofferenza ma  una buona comunicazione è più terapeutica dell’assenza di comunicazione, perché fa sentire i figli più coinvolti, più partecipi e meno trascurati e abbandonati. Alcuni si sentono poco rispettati se non si comunica la, pur dura, verità e anche traditi dai propri cari per essere stati tenuti all'oscuro.
Non dobbiamo dimenticare inoltre che i bambini, fin da piccoli, capiscono quanto sta avvenendo e, potrebbero vivere ancora più male quanto sta succedendo. Infatti una malattia, a maggior ragione una malattia grave ‘parla’ da sola, attraverso cambiamenti, assenze, malessere, e  la non comprensione di quanto accade può far sentire i bambini in colpa, potrebbero sentirsi abbandonati o non  abbastanza amati, oltre che indurli a farsi un’idea a volte peggiore della realtà.
Ai genitori spetta un compito non facile, e nessuno può rimproverarli se non ci riescono per il troppo amore che nutrono per i propri figli.
E’ dunque importante coinvolgere i propri figli in un percorso di malattia.
I bambini hanno il diritto di conoscere tutto ciò che accade in famiglia, quindi anche di sapere che il padre o la madre ha una malattia seria come un tumore.
Sarebbe bene che i figli venissero informati dai genitori stessi, ma in caso di difficoltà (cosa dico ai miei figli?) è opportuno chiedere aiuto al proprio medico o a uno psicologo o psicoterapeuta.
Il percorso di una malattia può essere lungo e con incertezze e  incognite.
Convivere con l’incertezza è un aspetto della malattia.
Tutte le malattie importanti influenzano il clima emotivo di tutta la famiglia, benché per alcuni mostrare i propri sentimenti sarà più facile che per altri.
Inoltre l'aspetto fisico potrebbe cambiare, così come l'attività svolta può cambiare. Le fasi che attraversate voi incredulità, rabbia, riorganizzazione, speranza e accettazione avvengono anche in loro.
Comunicare la malattia aiuta a vivere meglio la quotidianità e a valorizzare i gesti e le attività quotidiane, dalla routine della spesa, al far da mangiare, guardare un film ecc.
Se avviene un ricovero poi la. comunicazione diventa ancora più importante perchè non dire la verità a un bambino lo mette in crisi ma ancora di più raccontare, pur pensando di farlo a fini di bene, delle "non verità".
Parlatene tra voi e con l'equipe che segue la malattia e con il vostro medico.


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